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Report da Amman #8 Palestina/Iraq

Publie le mercredi 23 avril 2003 par Open-Publishing
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Raids Israeliano nel Campo di Gaza, 5 morti.
di Rosarita Catani
da Shafa Badran
(Amman)
Giordania

Le forze d’occupazione israeliane hanno ucciso 5 palestinesi e ferito circa
70 persone, molti di loro sono civili, in un raid fatto nel campo profughi
di Rafah vicino Gaza.Le persone residenti a Rafah dichiarano che l’assalto
è stato attuato con 40 carri armati israeliani tra I più potenti spinti
all’interno del campo, perché un palestinese ha promosso circa 30 mesi fa.I
palestinesi gravemente feriti sono stati trasportati al Naser Hospital che
lavora in tandem con European hospital, I quali hanno messo a disposizione
medici ed autoambulanze per aiutare I feriti, dice il Dr. Ali Moussa,
direttore dell’Ospedale Abu Youssef Al-Nagar a Rafah. Il Dr. Moussa da la
lista dei morti : Hussan Zaanu, 17, Sayeed el Masri, 19, Mohamed al-Hamayda,
20, Nahed al-Nawajha, 29 e Mahmud Abu Koch, 15. Il Dr. Moussa, afferma che
le forze d’occupazione israeliane, fermavano le autoambulanze con a bordo I
feriti che intimavano ai residenti di restare nelle loro case per paura di
nuovo massacro israeliano.I palestinesi speravano nel neo primo ministro
Mahmoud Abbas designato dal Presidente Yasser Arafat.Mark Sofer, il
portavoce del Ministero degli Esteri Israeliano, affermava che il governo
israeliano sperava nella formazione del nuovo governo palestinese per
riaprire I negoziati di Pace. Il primo Ministro Ariel Sharon si è reso
disponibile per incontrare Abbas nel suo ufficio.Commentando, però,
sull’incursione a Rafah, il Ministro di Gabinetto Palestinese Saeb Erekat
dichiara : " L’attacco israeliano è mirata ad una sola cosa : sabotare il
processo di Pace". Otto case - inclusa la casa di Mahmoud Abu Shmallah, il
leader del partito islamico di Hamas in Rafah - sono state demolite. "Rafah
è l’esempio della buona volontà di gestione israeliana", dice Abdel Haziz
Al Rantissi il portavoce di Hamas. I medici palestinesi sostengono che due
delle cinque persone uccise erano civili un ragazzo di 14 anni ed un uomo
di 32, un poliziotto ed un ragazzo indifeso. Settanta i feriti inclusi
donne e bambini.

REPORT N. 8

di Rosarita Catani
da Shafa Badran
(Amman)
Giordania

AMMAN I soldati giordani si accingono a costruire un campo ospedaliero per
dare aiuti all’Iraq. I soldati giordani da domenica che lavorano al campo
di Khaw, vicino ad Amman, per dare assistenza a coloro che si accingono a
lasciare l’Iraq. In direttiva con le indicazioni date dal Re Hussein di
Giordania, i militari giordani hanno dichiarato di offrire assistenza
medica agli iracheni.L’ospedale da campo avrà anche 30 psicanalisti e 50
infermiere che provvederanno ad offrire assistenza medica. BAGDA Bagdad. I
soldati americani hanno arrestato ed imprigionato uno Sceicco shiita Al
Faltousi.Centinaia di persona sono scese di nuovo per la strada per
manifestare contro quest’arresto illegale."Non stiamo zitti gridano i
dimostranti".Se voi ci bastonate, anche noi vi bastoniamo. Non potete
tapparci la bocca.Ci vendicheremo urlano ancora i manifestanti." Secondo
fonti locali lo sceicco è stato arrestato poiché si opponeva all’invasione
americana. All’Ospedale di Yarmouk chiedono assistenza ed aiuto. I medici
non fanno altro che richiedere di ripristinare l’energia elettrica.
Occorrono medicinali. Per le strade ancora desolazione e degrado. In alcuni
quartieri si vedono bambini scalzi. Portano delle scatole in mano con
qualche cianfrusaglia che forse cercheranno di vendere per comprarsi un po’
di cibo.Si deve continuare a vivere a Bagdad.

Messages

  • Per gli irakeni la vera guerra comincia ora ; una lunga guerra di resistenza contro l’invasore il quale spiegherà la sua forza sproporzionata per soffocarla, ma, non essendo spettacolare, non verrà mediatizzata e la nostra smobilitazione diventerà sempre più palese mentre verranno ancora e sempre calpestati i più elementari diritti umani.
    Grazie, quindi, a chi, con questi rapporti, mantiene viva l’attenzione, ma non basta ; noi, qui all’ovest, dovremmo cercare di organizzare mostre fotografiche, montare films ; chiamare a dibattiti pubblici animati da testimoni ed "esperti" ; raccogliere fondi ; mantenere vivo l’appoggio al popolo irakeno nella sua difficile strada verso la vera libertà per non è cadere dal governo di un tiranno al governo delle multinazionali che vanno a "ricostruire" (per meglio impossessarsene) quello che gli americani e soci hanno distrutto con la guerra del Golfo, anni di embargo e con l’ultima violenta agressione le cui ferite fisiche e psicologiche potranno essere rimarginate solo fra qualche generazione e a condizione che il popolo irakeno possa esprimere se stesso.
    L’Irak agli irakeni !
    La Palestina ai palestinesi !
    La Pace per tutti ! Questa sarà possibile solo quando sulla Terra non ci sarà più un solo essere umano che soffra per mano di un altro essere umano.
    mavi