Accueil > corrispondenze da amman di Rosarita Catani

corrispondenze da amman di Rosarita Catani

Publie le dimanche 13 avril 2003 par Open-Publishing

Ragazzi, qui si combatte ancora. Ci sono ancora i bombardamenti. La guerra non è finita.
La resistenza irachena non si da per vinta. Un centinaio di persone solo è scesa a far festa agli americani su 5 milioni di abitanti nella capitale irachena. Un centinaio di persone comprate con acqua e cibo. Il resto della popolazione non vede l’ora che gli americani vadano via. Mentre per le televisioni internazionali si vedono queste immaggini dall’altra parte della città si continua a sparare. I soldati americani ingiuriano le persone. Si legge l’odio nei loro occhi. L’odio per aver ammazzato i loro figli. L’odio per aver distrutto le loro case. L’odio per averli umiliati.
I soldati della forza di coalizione stanno commettendo dei crimini di guerra. Questi crimini non vengono ripresi da nessuna televisione occidentale.
Io dico BASTA. Sono stufa.
Scusate. In Iraq c’è un’emergenza. Ogni giorno viene inviato un appello. I medici oggi hanno detto in nome di Dio, per pietà, dateci medicine. Acqua e cibo per i malati. Non riusciamo a salvare i sopravvissuti.
Questa è la situazione.
Nessun soldato nè americano nè inglese ha prestato aiuto alla popolazione. Hanno dato solo calci a chi si trovava sulla propria strada.