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Contributo contro la guerra

Publie le mercredi 26 février 2003 par Open-Publishing

Contributo contro la guerra a cura del GLT "Nonviolenza e Conflitti" della Rete di Lilliput

E ora, che fare ??

 Contributo contro la guerra a cura del GLT "Nonviolenza e Conflitti"
della Rete di Lilliput -

"La macchina da guerra si incepperà e si fermerà se noi rifiutiamo di
comprare quello che i signori della guerra ci vendono : le loro paure,
la
loro versione della storia, le loro armi, il loro concetto di
inevitabilità, il loro stile di vita opulento e il loro stato di
privilegio
assunto a valore di democrazia e di libertà. Noi siamo tanti e loro
sono
pochi. Hanno più bisogno loro di noi di quanto noi ne abbiamo di loro.
Questa guerra tutti insieme la possiamo fermare, un mondo senz’armi è
possibile".

(Floriana, "Parole e Musica contro la guerra", Milano febbraio 2003)

Il ricorso alla guerra come mezzo per battere il terrorismo
internazionale
è incongruo ed irrazionale : il terrorismo è una forma di violenza
politica
che si caratterizza per la sua imprevedibilità e per il carattere
indiscriminato delle vittime, immancabilmente innocenti ; la guerra,
come
risposta ad esso, è violenza parimenti indiscriminata, che produce la
quasi
totalità delle vittime tra le popolazioni civili ed alimenta la spirale
di
odio, madre di tutti i terrorismi.

Stiamo assistendo alla rilegittimazione della guerra come strumento di
governo del mondo, preannunciata dal documento strategico americano del
17
settembre 2001.

Per contrapporsi alla logica della guerra, Rete di Lilliput ha
partecipato
convinta, alla grande giornata di mobilitazione mondiale per la Pace
del 15
febbraio a Roma per dire a chi ci governa con la forza inequivocabile e
ineludibile di tre milioni di persone (SOLO A ROMA) che la maggioranza
degli Italiani è contraria a questa guerra.

Ma ora ?? Come sfruttare l’incredibile carica energetica donataci
dall’aver
vissuto questa storica giornata per la Pace ??

Il 15 febbraio non è stato e non deve essere considerato come un punto
di
arrivo nella nostra lotta di opposizione alla guerra. Il 15 febbraio è
solo
parte del nostro percorso verso un mondo senz’armi e senza guerre. Rete
Lilliput continuerà ad essere presente con il suo apporto agli incontri
con
altri soggetti attivi nel movimento contro la guerra. Il coordinamento
di
associazioni (www.fermiamolaguerra.it )che ha organizzato la grande
manifestazione di Roma intende andare avanti con altre proposte di
opposizione collettiva alla guerra. Girano già varie idee, sarà premura
del
GLT-NV tenere prontamente informate/i le lillipuziane e i lillipuziani.

Ma ora : che fare ??

Ancora una volta la guerra è una mera rappresentazione sotto forma di
violenza diretta della quotidiana violenza strutturale e culturale
generate
dalla società attuale. Condannando l’enorme violenza diretta usata dal
terrorismo, non dimentichiamo però che nel mondo c’è una più profonda
violenza strutturale che si esercita nell’oppressione politica, nello
sfruttamento e nell’ingiustizia economica.

Siamo convinti che solo attraverso la lenta via del dialogo e della
riconciliazione, si possano cambiare le cose in questo mondo.

Ecco perché Rete Lilliput tutta ha deciso di incamminarsi verso la
difficile strada della nonviolenza. Nonviolenza che è un percorso, sia
di
formazione e di cambiamento personale, che di comunicazione e confronto
verso altri soggetti esterni alla Rete. In questa doppia ottica si
inseriscono le campagne emerse all’Assemblea programmatica di Vico
Equense
e le proposte elaborate all’ultima riunione del GLT a Firenze. Per
aiutare
i nodi ad applicare le campagne scelte a Vico, sono stati creati dei
gruppi
di lavoro e dei referenti per ogni campagna che saranno a disposizione
ed a
supporto dei lillipuziani, si è inoltre proposto che all’interno di
ogni
nodo ci sia un referente di collegamento per le campagne che il nodo
sceglierà di seguire.

Il percorso di formazione alla nonviolenza è fondamentale, ed a tal
proposito, è stato inserito sul sito nazionale un elenco di formatori

(http://www.retelilliput.org/articolo.asp?ARID={67D005A1-14E4-4B25-9BDB-3227
E1463E61}
&BC=C8FFAF ),

che potranno aiutare i nodi nel loro lavoro.

Le Campagne :

1) STOP ESSO WAR www.stopessowar.org

Dobbiamo continuare ad evidenziare la sporca connessione tra guerra e
petrolio, che mai come in questo conflitto è evidente, essendo l’Iraq
il
secondo produttore al mondo di petrolio. Proprio per questo motivo Rete
Lilliput ha deciso di essere promotrice (assieme a Greenpeace, Bilanci
di
Giustizia, Centro Nuovo Modello di Sviluppo e Botteghe per il commercio
equo e solidale) della campagna StopEssoWar, invitando i consumatori a
non
rifornirsi più alla Esso. Sarà proprio la multinazionale americana,
infatti, a fornire il carburante all’esercito americano. La fornitura
comprende anche l’approvvigionamento alle basi italiane continentali
(tra
cui Vicenza, Camp Derby, Napoli ) ed insulari (Sicilia, La Maddalena,
ecc).
La Esso sarà la compagnia che piu’ di altre trarrà profitti dalla
conquista
dell’Iraq e dei suoi pozzi petroliferi. Vogliamo provare a mettere in
rete
le varie iniziative e esperienze, interne ed esterne a Lilliput, per
provare anche (grazie ai contributi del GLT Impronta ecologica e
solidale)
a formulare delle proposte concrete sull’utilizzo di energia
alternativa al
petrolio.

Referente per Rete Lilliput : Enrico Pezza enricopezza@libero.it

2) "Pace da tutti i Balconi !" www.bandieredipace.org

Tramite un piccolo gesto rendere visibile il nostro dissenso alla
logica
militarista. Enorme successo e impatto in tutta Italia. Quando,
partendo
dall’idea di alcune/i di noi un semplice gesto individuale di
opposizione
alla guerra diventa un’azione collettiva !!

Referenti per Rete Lilliput : Massimiliano Pilati
glt-nonviolenza@retelilliput.org , Tiziano Tissino
t.tissino@itaca.coopsoc.it , Lula Mucci lucasmtm@virgilio.it e
Nicoletta
Landi nlandi26@libero.it

3) Scelgo la Nonviolenza

http://www.retelilliput.org/scelgolanonviolenza.asp

La campagna si articola su due punti :

1. Una dichiarazione di obiezione di coscienza nella quale ci si
dissocia
dalla politica di difesa del nostro paese e dalla NATO, evidenziando
l’incostituzionalità, l’immoralità intrinseca di scelte aggressive e la
funzionalità al sistema economico di rapina nel confronti dei Paesi
impoveriti del sud del mondo ; con essa che inviamo al Capo dello stato,
in
quanto massima autorità della Repubblica e al presidente del consiglio,
ci
dichiariamo obiettori di coscienza alla guerra e alla sua preparazione :
ci
dichiariamo pertanto indisponibili ad essere reclutati per la
preparazione
o per l’attuazione di una guerra.

2. Per dare un segnale positivo, costruttivo, di ricerca di alternative
alla guerra, aggiungiamo una dichiarazione di opzione per la
nonviolenza
attiva che si concretizzi attraverso l’assunzione di impegni nel campo
della formazione ed educazione alla pace, partecipazione e/o sostegno a
iniziative di alternativa alla guerra come risoluzione dei conflitti :
nella
guida a questa "obiezione del cittadino" indichiamo una serie di esempi
dove forze, tutte basate sul volontariato, con risorse insignificanti
se
paragonate a quelle destinate ai militari, hanno tentato degli
interventi
in zone di conflitti : nei Balcani, in Africa, Medio Oriente ecc..

Referente per Rete Lilliput : Luciano Capitini capitps@libero.it.

scelgolanonviolenza@retelilliput.org

3) Campagna 185+ network sul disarmo :

Bloccare l’approvazione del disegno di legge di iniziativa governativa
che,
con la scusa della ratifica dell’accordo di Farnborough, stravolge
l’attuale normativa sulla produzione ed il commercio di armi pesanti.

La campagna ha già fatto numerose mobilitazioni ed azioni, alle quali
la
Rete di Lilliput ha dato un apporto notevole. L’azione di pressione sul
parlamento e sensibilizzazione dell’opinione pubblica proseguirà fino
alla
conclusione dell’iter parlamentare del disegno di legge.

In prospettiva l’ipotesi è di costituire un network italiano (collegato
con
analoghi organismi europei) sulla tematica degli armamenti. Le risorse
della Rete che già si sono impegnate nella Campagna vogliono continuare
a
seguire questo percorso e hanno ricevuto mandato dall’Assemblea di Vico
Equense per poterlo fare.

Referenti per Rete Lilliput : Riccardo Troisi riccardo.troisi@libero.it
,
Francesco Vignarca yugodai@tin.it

4) Fuori l’Italia dalla Guerra : www.emergency.org

per sostenere la proposta di Emergency "Norme per l’attuazione del
principio del ripudio della guerra sancito dall’articolo 11 della
Costituzione e dallo Statuto dell’ONU"

Referenti per Rete Lilliput : Riccardo Troisi e Massimiliano Pilati

5) Fuori la Guerra dall’Europa

La Convenzione permanente di donne contro le guerre lancia una raccolta
di
firme e una campagna di informazione affinchè nella nuova Costituzione
Europea venga inserito questo articolo. Vi invitiamo a firmare e far
firmare. Tutte le firme saranno aggiornate ogni giorno al sito di Marea
www.marea.it

"Art. 1. I popoli dell’Unione Europea stipulano la presente
Costituzione
per fare dell’Europa un’area e un soggetto attivo di pace e costruire
un
futuro comune.
L’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali della pace,
della
dignità umana, della libertà, dell’eguaglianza, della solidarietà e
dell’accoglienza nella valorizzazione di tutte le differenze, in
particolare di quella di genere.
L’Unione Europea ripudia la guerra come strumento per la risoluzione
delle
controversie internazionali ; opererà attivamente ad un riforma
democratica
della Organizzazione delle Nazioni Unite, attribuendole, a parità di
condizioni con gli altri Stati, i poteri necessari affinché possa
assicurare la pace, la giustizia internazionale e il rispetto delle
risorse naturali del Pianeta, nonché la libera circolazione delle
persone,
anche di quelle che vivono fuori dai confini europei".

Referenti per Rete Lilliput : Monica Lanfranco mochena@tn.village.it e
Deborah Lucchetti d_lucchetti@virgilio.it

6) Chiedi un voto di pace :

Campagna di pressione sui parlamentari.

Il 70% degli italiani e’ contro la guerra preventiva annunciata dagli
Stati
Uniti contro l’Iraq. Per favorire un’opposizione civile ed efficace al
conflitto. Rete Lilliput lancia una petizione on line per raggiungere i
parlamentari italiani con un appello a favore della pace. Dal sito
http://www.retelilliput.org grazie ad un sistema ideato appositamente
dai
tecnici lillipuziani - e’ possibile per i cittadini italiani spedire al
parlamentare del proprio collegio un messaggio contro la guerra.
All’interno dell’appello vengono rivolte tre esplicite domande
all’onorevole
di turno :
a) Quali iniziative ha assunto o intende assumere per prevenire questa
catastrofe ?
b) E’ favorevole o contrario alla guerra contro l’Iraq ?
c) E’ favorevole o contrario al coinvolgimento dell’Italia nella guerra
contro l’Iraq, anche attraverso un coinvolgimento indiretto
(concessione
delle basi e dello spazio aereo) ?
Con questo appello Rete Lilliput invita i cittadini ad effettuare
pressione
presso i deputati e i senatori affinche’ le istituzioni parlamentari,
in
quanto rappresentanti della popolazione italiana, agiscano
responsabilmente
in accordo con il diffuso rifiuto della guerra.

Referente per Rete Lilliput : Riccardo Troisi.

7) I Gruppi di Azione Nonviolenta :

In molti nodi si sono avviati percorsi formativi al metodo nonviolento
nella prospettiva della costituzione di Gruppi di Azione Nonviolenta,
come
formulata dall’Assemblea di Marina di Massa II.

Il Gruppo di Lavoro Tematico Nonviolenza e Conflitti spera che questo
processo di diffusione e promozione proceda nel modo capillare e
decentrato
fin qui adottato.

Auspica che sia capace di raccogliere e dare risposta alle ondate di
entusiasmo legate a particolari eventi esterni, ma anche di procedere
con
regolarità nei momenti di riflusso.

A tal fine il GLT si propone di supportare il processo con un servizio
di
ascolto, risposta ; connessione e valorizzazione di ciò che nasce dai
nodi,
rispondendo in maniera pronta e regolare alle esigenze e richieste
delle
realtà che si mettono in cammino.

Il compito è stato affidato a un sottogruppo di lavoro aperto a tutti
coloro che abbiano già compiuto qualche passo all’interno del processo
da
tempo avviato nel GLT. Attualmente operano in esso : Gabriele Cavalli
del
nodo di Lodi ; Marco Forlani del nodo e del gan di Milano ; Luca Giusti
del
nodo di Genova ; Marco del nodo di Pisa ; Pasquale Pugliese del nodo e
del
gan di Reggio Emilia.

Referente per Rete Lilliput : Pasquale Pugliese puglipas@interfree.it

E poi.?

Chiediamo a tutte le lillipuziane e i lillipuziani di continuare ad
attivarsi con mobilitazioni, azioni e iniziative locali per tenere alta
l’attenzione alla guerra imminente e alle sue cause e renderne visibile
il
dissenso, creando una molteplicità di forme locali integrate in maniera
libera e creativa.

Come e cosa fare ?

1) biciclettate nonviolente : (dal GAN di RE) Scopo della biciclettata è
quello di contribuire a spezzare il legame perverso tra il trasporto
automobilistico, il bisogno di petrolio e le guerre, lottando in questo
modo contro la causa strutturale della guerra in preparazione. Si
tratta
semplicemente di percorrere in fila indiana le vie della città con il
messaggio "contro le guerre per il petrolio lasciamo a casa le
automobili",
accompagnato da sventolanti bandiere arcobaleno di pace e nonviolenza
issate sulle biciclette.

2) Ora di silenzio : (Nodo Torino) Si invita tutti coloro che
condividono il
nostro amore per la pace e le nostre preoccupazioni per i rumori di
guerra
che si sentono con sempre più insistenza a raccogliersi ogni settimana
in
un’ora di silenzio per la pace per riflettere sulla necessità di
cercare
alternative all’uso della violenza nei conflitti a partire da noi
stessi, e
per rendere pubblico il nostro no ad ogni guerra.

3) dillo di persona : (Beati i Costruttori di Pace)

No alla guerra, dillo di persona al Governo :

Un’azione diretta nonviolenta e popolare per ostacolare concretamente
l’ingresso in guerra dell’Italia. Contribuisci anche tu, con un piccolo
granello, ad inceppare la macchina bellica :
parla con la Prefettura, Ufficio Territoriale del Governo in ogni
provincia.

Obiettivo della campagna :

la campagna si propone di far pressione, tramite le Prefetture, sul
Governo
e il Parlamento affinché l’Italia non conceda alcun tipo di supporto
logistico, militare e politico agli Usa e alla Nato per la guerra
contro
l’Iraq e, se nel frattempo questo supporto fosse stato concesso, esso
venga
revocato.

Modalità di azione :

Chiediamo a tutti i cittadini di recarsi personalmente presso la loro
prefettura, oppure di contattarla telefonicamente, per esprimere il
proprio
no alla guerra e chiedere alla prefettura di farsi portatrice di questo
messaggio presso il governo. Basterebbe un numero relativamente basso
di
persone per creare un impatto significativo. Con il crescere del numero
delle persone coinvolte, si potrebbe arrivare a mettere in crisi, fino
alla
paralisi, l’intera macchina amministrativa e governativa.

Referente per Rete di Lilliput : Tiziano Tissino
dillodipersona@libero.it

4) Via Crucis "Pordenone-Base Usaf di Aviano"

domenica 6 aprile 2003, tutti coloro che hanno a cuore la giustizia e
la
pace e che per questo pensano valga la pena di esporsi. Ciascuno/a
parteciperà con la propria sensibilità, con le parole e i gesti che
avvertirà possibili.
A noi sembra che il camminare insieme verso la pace possa comunque
farci
sentire uniti nella medesima direzione, nello stesso impegno.

Referente per Rete di Lilliput : Tiziano Tissino

5) Mongolfiere di Pace :

Con le mongolfiere di carta e i palloncini ad elio invadiamo lo spazio
aereo circostante e sovrastante le basi Nato ed impediamo il decollo
dei
bombardieri stragisti.

Per documentazione richiedere a Peppe Sini, responsabile del Centro di
ricerca per la pace di
Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax 0761/353532,
e-mail : nbawac@tin.it

6) Blocco dei treni (?!)

Indicazioni alle lillipuziane e ai lillipuziani che intendono
Partecipare
ai blocchi dei treni "armati".

Il Glt-nonviolenza e conflitti della Rete Lilliput condivide ed
appoggia
gli attuali tentativi in corso da parte del movimento tesi ad
ostacolare
e
bloccare il transito di treni ’armati’ sul nostro territorio e invita
tutti i lillipuziani disponibili ad attivarsi e a partecipare. Essendo
questa
una pratica già più volte agita dai movimenti nonviolenti
in Italia e nel mondo, ci sentiamo di poter dare alcuni minimi consigli
di metodo :
1. si tratta di un’azione di disobbedienza civile, illegale e
penalmente
perseguibile : è giusto esserne consapevoli ;
2. è importante che chi decide di prendervi parte valuti quindi
preventivamente
i rischi che è disposto ad assumersi e scelga di volta in volta,
dichiarandole,
le modalità della sua partecipazione ;
3.sarebbe meglio non partecipare all’azione da soli, ma con un piccolo
gruppo d’affinità, ancora meglio se già organizzato e formato come GAN ;
soprattutto se andate da soli, premunitevi con fazzoletti, acqua e
limone,
portatevi dietro i documenti d’identità, copritevi bene (sia per il
freddo,
che per i colpi...) ;
4. se iniziassero disordini o scontri violenti, soprattutto se
provocati
da manifestanti, dissociatevi immediatamente da essi e allontanatevi
dal
luogo dell’azione, magari proseguendone un’altra nei pressi, se
possibile,
ma con le vostre modalità ;
5. insistete il più possibile perchè tutti i manifestanti chiariscano
ed
esplicitino consensualmente (preventivamente e durante il processo) la
natura del ’blocco’ (simbolico, reale, a tempo, a oltranza, botte
incluse/escluse...), in modo tale da non trovarvi a gestire troppi
imprevisti ’interni’ (già ce ne saranno tanti ’esterni’...!) ;
6. se ve la sentite, siate presenti e attivi nei momenti di contatto
con
la polizia e con la stampa, magari proponendovi anche tra i portavoce,
in
modo tale da limitare i rischi di strumentalizzazione e manipolazione
dell’azione stessa.
7. cercate di favorire sempre la creazione di un clima a bassa
tensione,
se possibile ironico e giocoso, meno ’militarizzato’ ed aggressivo
possibile...
8. tenete sempre conto del contesto in cui la vostra azione è inserita,
della gente che avete intorno e della sua sensibilità ; ricordatevi che
l’azione
è inserita in un processo più ampio, che non è l’unica ’battaglia’ da
cui
dipende o meno, in sè e per sè, il riuscire a ’fermare la guerra’.
9. se avrete dei dubbi, state il più possibile in contatto (anche
telefonico) con persone di cui vi fidate, con il vostro gruppo di
riferimento ; non abbiate paura di avere paura e di riconoscerla, e di
chiedere aiuto e collaborazione a presenti o ad assenti, pesando però
il
meno possibile sullo svolgimento dell’azione stessa ;

7) DISARMIAMO EXA 2003

Il nodo Lilliput di Brescia e il Gruppo di Azione Nonviolenta di Milano
hanno iniziato a discutere sulle strategie e le iniziative da
realizzare in
occasione dell’edizione 2003 di Exa (Brescia dal 12 al 15 aprile).

Exa è la più rinomata mostra italiana di armi leggere (terza in ordine
di
importanza a livello mondiale). Si presenta come mostra di armi ad uso
civile e sportivo, ma è l’occasione per esporre anche armi antisommossa
ed
è la vetrina utilizzata dall’industria bellica italiana per
pubblicizzare i
propri prodotti che finiscono poi in tutto il mondo, compresi i paesi
in
conflitto armato.

Come ricorderete l’anno scorso il Brescia Social Forum e il Nodo
Lilliput
di Brescia hanno promosso una serie di iniziative per contestare Exa.
Anche quest’anno abbiamo intenzione di organizzare iniziative,
manifestazioni, azioni dirette nonviolente contro Exa.

All’interno di Rete Lilliput la mobilitazione unitaria per Exa 2003 è
stata
fatta propria dall’assemblea di Napoli-Vico Equense.

Utilizzeremo la mailing glt-nonviolenza per informarvi e per farvi
avere
materiale in proposito.

SITI SU EXA :
Sito ufficiale di Exa : www.exa.it (guardate il logo !)
Sito Brescia Social Forum : www.bresciasocialforum.org
Sito Disarmare Exa (edizione 2002) :
www.bresciasocialforum.org/disarmiamoexa

8) Sciopero generale contro la guerra.

per bloccare il nostro paese cosi’ da impedire l’uso dell’esercito
italiano
per commettere stragi, e con la forza della democrazia e della
legalita’
ricondurre alla ragione quel governo, quel parlamento e quel presidente
della Repubblica che accettando di portarci in guerra avrebbero
commesso un
atto di alto tradimento del nostro ordinamento giuridico.

Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace di
Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax 0761/353532,
e-mail : nbawac@tin.it

Ora anche il coordinamento "Fermiamo la guerra" lavora su questo
fronte.




UN’AZIONE NONVIOLENTA... MA QUALE ?

http://italy.peacelink.org/tuttigiuperterra/

TuttiGiuPerTerra : sito dove raccogliere le proposte e cercare una
risposta.

Si tratta di proporre la propria idea, od di esprimere il consenso su
ciò
che la società civile proporrà contro la guerra.
TuttiGiuPerTerra è stato creato come strumento dove :

1.. inserire un’idea
2.. proporre un commento
3.. verificare il panorama delle proposte

e infine, sapere cosa fare.

mailto: tuttigiuperterra@peacelink.org




Con una progressione gandhiana si può quindi passare dalle azioni di
protesta e di espressione del dissenso personale (come l’esposizione
delle
bandiere della pace), ad azioni di non collaborazione attiva (come il
boicottaggio dei prodotti petroliferi) ; per chi di noi volesse
cimentarsi
in qualcosa di più "forte" ci sono le azioni di disobbedienza civile
(blocco/occupazione di luoghi di transito di materiale bellico o utile
alla
guerra, blocco/occupazione di siti militari, blocco/occupazione di sedi
politico-istituzionali, azioni di disturbo ed ostacolo delle funzioni
d’uso
delle basi militari (mongolfiere...)). Come ultimo scalino, in caso di
guerra abbiamo azioni costituenti un governo parallelo , obbediente
alle
leggi della coscienza e della costituzione (costituzione di ’unità di
crisi’ permanenti (a Roma e altrove), emissione di comunicati
linguisticamente formalizzati (Ministero della pace e della vera
difesa),
ispezioni presso le basi militari per verificare l’esistenza di armi di
distruzione di massa sul nostro territorio e chiederne la distruzione
immediata, delegazioni nelle prefetture, incontri con parlamentari e
ministri (lobbing), appello per la costituzione locale di gruppi per
l’azione diretta nonviolenta (GAN), istituzione e invio di CCP (Corpi
Civili di Pace) nelle aree di guerra, convocazione di un’ONU dei
popoli).

Abbiamo cercato di elencare qui tutto quello che bolle nel calderone
del
movimento dei movimenti e soprattutto nella Rete di Lilliput.

Occorre essere attive/i : QUESTA GUERRA SI PUO’ FERMARE !!

Massimiliano Pilati

Referente del Gruppo di Lavoro Tematico "Nonviolenza e Conflitti" della
Rete di Lilliput.

"ogni lotta per la giustizia passa per la prova di cinque tappe :
l’indifferenza, il ridicolo, la calunnia, la repressione, il rispetto".

(Gandhi)