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A Milano danni a McDonald’s e consolato israeliano

Publie le dimanche 23 mars 2003 par Open-Publishing

Cortei pace, tanta gente e qualche incidente

Studenti in piazza contro la guerra in Italia e nel mondo. A Roma due
iniziative separate di Ulivo e movimento

MILANO - Secondo il Viminale, 150mila persone hanno preso parte oggi
alle
manifestazioni pacifiste in tutta Italia. Il dato è fortemente in
contrasto
con le cifre locali fornite dagli organizzatori dei cortei, secondo i
quali
soltanto a Milano si sarebbero registrati 150mila partecipanti. I
cortei
sono stati 50, in 40 province italiane, e l’ordine pubblico è stato
garantito da 3.800 unità delle forze di polizia. Pochi e circoscritti -
sottolinea il Viminale - gli episodi di violenza, i responsabili dei
quali
saranno denunciati all’autorità giudiziaria.
TENSIONE E MOLOTOV - Tensione nel corteo organizzato dai centri
sociali a
Milano, contro la guerra e per ricordare Davide Cesari, il ragazzo
ucciso
il 16 marzo. Un gruppo di manifestanti, col volto coperto, ha rotto, in
corso Europa, con bastoni e mazze le vetrine di un McDonald’s e
dell’ingresso del consolato israeliano. Rotte anche le vetrine di
istituti
di credito. È accaduto mentre gli altri manifestanti invitavano tutti a
stare nel corteo. È stato sottolineato che si tratta di gruppi isolati,
di
poco più di una decina di persone, che escono per compiere
danneggiamenti
per poi rientrare nel corteo. In precedenza erano sono state rotte due
vetrine e lanciata una molotov contro un’agenzia immobiliare in Foro
Bonaparte, pieno centro della città. E’ intervenuto uno degli stessi
manifestanti a spegnere l’incendio con un estintore. Nessun intervento
finora da parte delle forze dell’ordine. Un cameraman della Rai è stato
aggredito da un gruppo di giovani : sarebbe stato preso a calci e la sua
telecamera sarebbe stata distrutta. Il corteo degli Antagonisti si è
poi
unito a quello organizzato dal comitato « Fermiamo la guerra », partito
alle
15.30 da largo Cairoli, nei pressi del Duomo. La conclusione della
manifestazione è stata affidata alle parole della madre di Davide
Cesare
(il giovane militante ucciso da tre estremisti di destra), Rosa, che ha
fatto un appello a tutte le madri : « sforzatevi di capire il disagio dei
vostri figli ».
PADOVA -Violenze anche a Padova, dove circa 10.000 persone,
rappresentanti
di sindacati, partiti politici, associazioni, ma anche tanta gente
comune,
hanno sfilato per le strade di Padova in una manifestazione contro la
guerra in Iraq proclamata dal comitato « No alla guerra senza se e senza
ma », che riunisce decine di sigle. Un corteo in gran parte pacifico, ma
che
nel finale ha visto alcuni Disobbedienti, parte di un gruppo di un
centinaio circa, lanciare uova e sacchetti di vernice contro le sedi di
McDonald’s, della Banca Commerciale, della Banca d’Italia e della
Prefettura. Più gravi i danni alla sede di Alleanza Nazionale, contro
la
quale sono stati lanciati fumogeni che hanno danneggiato l’ingresso.

ROMA - Due appuntamenti nella capitale : uno organizzato dall’Ulivo in
piazza del Popolo e l’altro dal comitato « Fermiamo la guerra », un
corteo
con partenza da piazza Esedra. La divisione delle due iniziative è
stata
criticata da Milano da Vittorio Agnoletto, che ha fatto appello
all’unità
del movimento contrario alla guerra contro l’Iraq. Dal palco di piazza
del
Popolo, dove si alternano leader politici, musicisti e cantanti, Piero
Fassino ha minimizzato. « Oggi ci sono due manifestazioni - ha detto -
ma
l’importante è che ci siano occasioni di manifestare. Oggi chi vuole la
pace si raduna in due piazze : ma siamo tutti uniti nello stesso
obiettivo,
che è quello di mettere fine alla guerra e di trovare una soluzione
politica alla crisi irachena ». Fassino ha aggiunto che il presidente
del
Consiglio Berlusconi sbaglia a non tenere conto dell’imponente
movimento
pacifista.

Alcuni attivisti di Greenpeace hanno occupato simbolicamente l’Altare
della
Patria, esponendo sulle aste che reggono i tricolori italiani uno
striscione in cui appariva Berlusconi con l’elmetto da soldato tedesco
della II guerra mondiale e la scritta « Un impegno concreto : guerra » e
impedendo il passaggio dei vigili del fuoco, che avevano l’ordine di
rimuovere lo striscione. Dieci attivisti sono stati fermati dalla
polizia e
dalla Digos.
BRESCIA - Corteo pacifista anche a Gardone Valtrompia, con oltre
duemila
persone, secondo gli organizzatori. Il corteo ha manifestato davanti
alla
sede dell’industria di armi Beretta, presidiata dalla Digos e dai
carabinieri.
NAPOLI - Ventimila persone hanno preso parte al corteo, tra
Disobbedienti,
militanti dei partiti e dei sindacati, studenti e cittadini, che è
culminato con un presidio davanti alla sede del Comand0o Nato di
Bagnoli.
Erano presenti il leader dei Disobbedienti napoletani Francesco Caruso
e
don Vitaliano della Sala. I manifestanti hanno bloccato i binari della
Stazione e il traffico, ma non si sono verificati momenti di tensione
con
le forze dell’ordine. Ad aprire il corteo uno striscione che chiedeva
uno
sciopero generale europeo contro la guerra.
FIRENZE - Migliaia di studenti e cittadini in piazza anche a Firenze,
pare
siano 20mila, con le bandiere arcobaleno e il sottofondo musicale di
« Imagine » di John Lennon. Presente anche il missionario comboniano Alex
Zanotelli, che ha sfilato a fianco del primo segretario delle
delegazione
palestinese in Italia Ali Rashid. Entrambi hanno partecipato in questi
giorni al « controforum » fiorentino sul problema dell’acqua.
MILANO - Due cortei a Milano : uno dei centri sociali, partito alle 14,
contro la guerra e in ricordo di Davide Cesari, il ragazzo del centro
sociale Orso ucciso il 16 marzo. Alle 15.30 è partita la manifestazione
organizzata dal comitato « Fermiamo la guerra ». In mattinata hanno
sfilato
migliaia di studenti delle scuole cattoliche, in occasione della marcia
non
competitiva « Andemm al Domm », che da 21 anni raggruppa studenti,
genitori e
insegnanti delle scuole della diocesi e che quest’anno si è fortemente
caratterizzata coi colori arcobaleno della pace. Ad attendere i
partecipanti, in piazza Duomo, il cardinale Dionigi Tettamanzi,
arcivescovo
di Milano.
VENEZIA - Circa 1.500 persone hanno manifestato stamane davanti al
consolato inglese a Venezia. C’erano Disobbedienti e comitati
studenteschi
di diverse città Venete, che hanno lanciato uova piene di vernice
rossa.
Alcuni manifestanti hanno denunciato il lancio di numerosi lacrimogeni
da
parte dlele forze dell’ordine. DA NORD A SUD - Altre manifestazioni
contro
la guerra sono state organizzate in tutte le principali città italiane,
da
nord a sud. A Bologna stanno sfilando circa duemila persone : tra gli
striscioni anche uno in ricordo di Davide Cesari e quello
dell’associazione
« 3 Febbraio », a favore di una società interetnica e contro la legge
Bossi-
Fini. A Livorno i manifestanti hanno steso una enorme bandiera della
pace
su una delle facciate del Mausoleo della famiglia Ciano. Numerose le
iniziative in Sicilia : la principale è la fiaccolata a Palermo, in
partenza
alle 18 da piazza Croci. Il Comitato Studentesco di Palermo ha lanciato
un
simbolico ultimatum : 72 ore per porre fine ai bombardamenti contro
l’Iraq e
cercare una soluzione pacifica al conflitto. Se entro lunedì 24 alle 16
le
operazioni belliche non saranno terminate, gli studenti daranno vita a
manifestazioni e presidi in tutto il capoluogo siciliano. A Genova 20
mila
persone hanno sfilato per le vie del centro. Ad aprire il corteo uno
striscione con la scritta « Hasta siempre Davide », in memoria di Davide
Cesare, il giovane ucciso a Milano. Al corteo hanno preso parte anche
molti
extracomunitari, alcuni con la bandiera palestinese.
La Sinistra Giovanile Ds riferisce che in tutta Italia ci sono
mobilitazioni stedentesche : sono numerosissime le scuole e le
università
occupate e in molte città si stanno organizzando comitati permanenti
contro
la guerra. Per domani sono in programma manifestazioni nelle basi
militari
di Aviano e Sigonella.
LE REAZIONI - Diverse le posizioni dei leader della maggioranza : Il
vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini dice di ritenere legittime
le
contestazioni contro la guerra, ma sottolinea il possibile rischio di
connotazioni antigovernative. Maurizio Gasparri, ministro alle
Comunicazioni, ha auspicato una presa di posizione anti-Saddam da parte
dei
pacifisti. Infine il presidente della Camera, Pierferdinando Casini, ha
detto che « c’è nei giovani una voglia di pace che va accolta ».
NEL MONDO - Anche le altre metropoli di tutto il mondo si sono riempite
di
giovani e meno giovani scesi in strada per contestare la guerra in
Iraq.
Centinaia di migliaia a Parigi, decine di migliaia a Berlino e Madrid.
Le
principali città dell’Asia, per il terzo giorno consecuitivo, hanno
visto
cortei e sit-in davanti ad ambasciate e consolati americani.

22 marzo 2003