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L’ECRIVAIN CESARE BATTISTI A ETE ARRÊTE : APPEL POUR SA LIBERATION

Publie le mardi 17 février 2004 par Open-Publishing
3 commentaires

Les services spéciaux français ont arrêté l’écrivain Cesare Battisti, réfugié en
France depuis quatorze ans. Une demande d’extradition présentée par le gouvernement
italien, sur la base d’une condamnation prononcée en contumace vieille de plus
de vingt ans, pend sur lui.

Il est bon de rappeler que l’asile politique ne fut accordé à Cesare Battisti
qu’après qu’un magistrat eut évalué les "preuves à sa charge" et les eut jugées
contradictoires et "dignes d’une justice militaire". On avait fait endosser à Battisti
tous les meurtres commis par une organisation clandestine dont il avait fait
partie dans les années ’70, même quand des circonstances de fait et de temps
excluaient une participation de sa part.

Depuis qu’il s’est enfui d’Italie, d’abord au Mexique et ensuite en France, Cesare
Battisti s’est consacré à une intense activité littéraire, centrée sur une nouvelle
réflexion à propos de l’expérience d’antagonisme radical qui impliqua des centaines
de milliers de jeunes Italiens et qui déboucha souvent sur la lutte armée. Son œuvre
est dans l’ensemble une réflexion extraordinaire et inégalée sur les années ’70,
telle que n’a jamais osé la tenter aucune force politique qui a gouverné l’Italie
depuis .

La vie de Cesare Battisti en France a été modeste, pleine de difficultés et de
sacrifices, régie par une force intellectuelle extraordinaire. Il est arrivé à attirer
l’estime du monde de la culture et l’amour d’une foule énorme de lecteurs. Il
a vécu pauvre et il demeure pauvre. Rien ne le lie à des "terrorismes" d’aucune
sorte, sinon la capacité de méditer sur un passé qui s’est refermé pour lui il
y a tant d’années. Le traiter aujourd’hui comme un criminel n’est pas seulement
un outrage à la vérité, mais aussi à tous ceux qui, dans l’histoire, même non
récente, ont confié à la parole écrite l’explication de leur vie et leur rachat.

Certes, il y a ceux qui ont tout intérêt à faire taire à tout jamais une voix
comme celle de Cesare Battisti. Ceux qui, par exemple, contribuèrent aux tragédies
des années ’70 militant dans les rangs néofascistes ou dans ceux d’organisations - aussi
clandestines que les Prolétaires armés pour le communisme - nommées Gladio ou
Loge P2, et soupçonnées d’un nombre impressionnant de crimes. Ceux qui font aujourd’hui
de la xénophobie leur propre drapeau. En un mot, une grande partie du gouvernement
italien actuel.

Nous au contraire, nous voudrions que des écrivains, capables d’aborder de front
le passé comme Cesare Battisti, il y en ait tant, et que les citoyens français
comprennent qui ils risquent de perdre à cause de la lâcheté de leurs gouvernants :
un homme honnête, fin, profond, anticonformiste, qui a remis en jeu jusqu’au
fond, lui-même et l’histoire qu’il a vécue. En un mot, un intellectuel vrai.
Ce n’était pas la tradition de la France de se priver de tels hommes, pour les
faire engloutir par une prison. Nous espérons que la France n’ait pas changé au
point de se taire vis-à-vis d’un tel délit.

Un délit, oui. Vous avez bien lu.

Rédaction Carmilla

Pour signer cet appel, envoyez un e-mail en cliquant
ici
. Les signatures seront publiées sur Carmilla (voir ici)

traduit de l’italien par Mc et G.R.

11.02.2004
Collectif Bellaciao


Versione Italiana

Appello per la liberazione dello scrittore Cesare Battisti

I servizi speciali francesi hanno arrestato lo scrittore Cesare Battisti, rifugiato in Francia ormai da quattordici anni. Su di lui pende una domanda di estradizione presentata dal governo italiano, sulla base di una condanna pronunciata in contumacia oltre un ventennio fa.

E’ bene ricordare che a Cesare Battisti fu concesso asilo politico solo dopo che un magistrato francese ebbe vagliato le “prove a suo carico”, e le ebbe giudicate contraddittorie e “degne di una giustizia militare”. A Battisti erano stati addossati tutti gli omicidi commessi da un’organizzazione clandestina a cui era appartenuto negli anni ’70, anche quando circostanze di fatto e temporali escludevano una sua partecipazione.

Dal momento della sua fuga dall’Italia, prima in Messico e poi in Francia, Cesare Battisti si è dedicato a un’intensa attività letteraria, centrata sul ripensamento dell’esperienza di antagonismo radicale che vide coinvolti centinaia di migliaia di giovani italiani e che spesso sfociò nella lotta armata. La sua opera è nel suo assieme una straordinaria e ineguagliata riflessione sugli anni ’70, quale nessuna forza politica che ha governato l’Italia da quel tempo a oggi ha osato tentare.

La vita di Cesare Battisti in Francia è stata modesta, piena di difficoltà e di sacrifici, retta da una eccezionale forza intellettuale. E’ riuscito ad attirarsi la stima del mondo della cultura e l’amore di una schiera enorme di lettori. Ha vissuto povero ed è povero tuttora. Nulla lo lega a “terrorismi” di sorta, se non la capacità di meditare su un passato che per lui si è chiuso tanti anni fa. Trattarlo oggi da criminale è un oltraggio non solo alla verità, ma pure a tutti coloro che, nella storia anche non recente, hanno affidato alla parola scritta la spiegazione della loro vita e il loro riscatto.

Certo, c’è chi ha interesse a che una voce come quella di Cesare Battisti venga tacitata per sempre. Chi, per esempio, contribuì alle tragedie degli anni ’70 militando nelle file neofasciste o in quelle di organizzazioni – clandestine quanto i Proletari armati per il comunismo - chiamate Gladio o Loggia P2, e sospettate di un numero impressionante di crimini. Chi fa oggi della xenofobia la propria bandiera. In una parola, una gran parte del governo italiano attuale.

Noi invece vorremmo che di scrittori capaci di affrontare di petto il passato come Cesare Battisti ce ne fossero tanti, e che i cittadini francesi capissero chi rischiano di perdere, per la vigliaccheria dei loro governanti : un uomo onesto, arguto, profondo, anticonformista nel rimettere in gioco fino in fondo se stesso e la storia che ha vissuto. In una parola, un intellettuale vero. Non era tradizione della Francia privarsi di uomini così, per farli inghiottire da una prigione. Ci auguriamo che la Francia non sia cambiata tanto da tacere di fronte a un simile delitto.

Sì, delitto. Avete letto bene.

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traduit de l’italien par Mc et G.R.

11.02.2004
Collectif Bellaciao

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