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IRAQ : COLPITA MATERNITA’ ; VOLONTARIA ITALIANA,CI SONO FERITI

Publie le lundi 7 avril 2003 par Open-Publishing

ROMA, 2 APR - ’’Hanno colpito gli uffici della
Mezzaluna Rossa, che si trovano a un centinaio di metri dall’
ospedale. Ci sono diversi feriti, ma poteva essere una strage’’.
A raccontare il raid americano di questa mattina su Baghdad
che ha danneggiato anche il reparto maternita’ di un ospedale,
e’ Simona Torretta, la volontaria italiana dell’associazione ’Un
ponte per...’ che si trova nella capitale irachena per
coordinare con le altre Ong gli aiuti alla popolazione civile.
Simona Torretta era ferma ad un semaforo nel quartiere Al Mansur,
dove si trova l’ospedale, quando ha sentito alcune forti esplosioni.
Una decina di minuti
dopo ha raggiunto il punto dove era avvenuto il raid e ha visto
’’almeno sette auto completamente distrutte’’. ’’Se qualcuno era
all’interno e non ha fatto in tempo a mettersi in fuga - ha
aggiunto - e’ sicuramente morto’’.
I bombardamenti hanno raggiunto anche l’edificio che ospita
gli uffici della Mezzaluna rossa, dove la volontaria italiana
assieme alla sua collega Marinella Correggia si reca ogni
mattina per coordinare gli aiuti e dove si trova tra l’altro il
centro di coordinamento delle associazioni umanitarie. Ma la
volontaria non ha visto come era la situazione nell’ospedale.
’’I vetri negli uffici erano completamente saltati - ha
raccontato - i mobili e i computer distrutti, le scrivanie erano
volate in aria. Diverse persone sono rimaste ferite ma
fortunatamente non ci sono state vittime negli uffici. Il raid
e’ avvenuto in pieno orario lavorativo, quando tutti erano al
loro posto. Poteva essere una strage’’. Sui computer, ha
spiegato ancora Simona, era registrato il data base dei bambini
malati e curati dall’associazione attraverso il sostegno a
distanza e c’e’ il rischio che tutti i dati siano andati persi.
Tra le persone rimaste ferite dal raid - negli uffici lavora
ogni giorno una cinquantina di persone - anche il rappresentante
della Mezzaluna Rossa con cui le volontarie italiane in questi giorni
hanno tenuto i contatti, colpito al braccio, alla mano e
ad una gamba.
’’Sono stati colpiti operatori umanitari, quello che e’
accaduto e’ una cosa gravissima’’ ha commentato il presidente
dell’ associazione ’Un ponte per...’ Fabio Alberti che ha
ribadito che domani, nel corso del dibattito alla Camera ’’il
governo italiano dovra’ chiedere il cessate il fuoco immediato e
il ritiro delle truppe d’occupazione dall’Iraq’’