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Da Berlusconi arriva la ragione preventiva a Bush: Calipari colpito da una raffica di avvertimento

Publie le mercoledì 16 marzo 2005 par Open-Publishing
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Usa/Italia. Il premier senza freni a “Porta a porta”: la Sgrena catturata perché è stata troppo tempo in moschea. Negli Usa allarme per il preannuncio del ritiro a settembre

di Guido Iodice

Oggi i grandi giornali italiani titoleranno: “Berlusconi, ritiro dall’Iraq a settembre”. E lo stesso scrive, dall’altra parte dell’Atlantico, il New York Times. L’annuncio è stato fatto dal premier a “Porta a porta” subordinando il ritiro graduale alle capacità di difesa e di sicurezza messe in campo dal governo iracheno (prossimo venturo). In realtà non si tratta di una posizione nuova, ma fino a ieri mancava una data, qualcosa che ponesse un limite alla missione italiana in Iraq.

L’annuncio di Berlusconi ha avuto più eco negli Usa che in Italia. Nel giorno in cui si ritirava l’Olanda e l’Ucraina iniziava il disimpegno, la posizione di Berlusconi ha fatto tremare il Pentagono e la Casa Bianca. Il portavoce di quest’ultima, Scott McClellan, è intervenuto tambur battente per allontanare ogni ipotesi di correlazione tra il caso Calipari e il possibile ritiro italiano e per elogiare l’impegno del fido alleato.

La lettura dei media d’Oltreoceano, infatti, mette in relazione l’assassinio di Calipari e l’annuncio dell’ “Italian Prime Minister”, mentre la Bbc inglese suggerisce la possibilità di una mossa elettorale: “Il governo [italiano] - dice il corrispondente dal nostro paese - ha la mente tutta rivolta alle elezioni locali che si terranno all’inizio del prossimo mese”. Forse l’interpretazione più vicina alla realtà, la stessa che danno ambienti del Pentagono, per i quali in realtà Berlusconi sta seguendo la stessa linea dell’amministrazione Bush, da tempo alla ricerca della tanto sospirata “exit strategy”. Se poi l’Italia decide una uscita un po’ anticipata, gli americani non se la prenderanno più di tanto, fanno capire da Washington.

Ma, al di là di questo, ciò che Berlusconi ha detto è ben altro, proprio sul caso Calipari: “Si è scambiata un’auto con una che costituisse un pericolo” - ha detto a proposito del comportamento dei soldati americani. Aggiungendo subito dopo che “è venuta una prima scarica di traccianti, una di queste raffiche è stata sbagliata”.

Nessuna anticipazione degli esisti dell’inchiesta, tiene a precisare il premier: “Questo è quello che pensa il cittadino Berlusconi con il suo buonsenso”. Non pago, ha poi voluto addossare a Giuliana Sgrena la colpa del suo rapimento: “La giornalista è rimasta in una moschea per ben quattro ore - ha detto Berlusconi a Vespa - avendo dato tutto il tempo a chi volesse organizzare una operazione di sequestro di farlo, così come poi è avvenuto”.

Insomma, Calipari è morto per errore, la Sgrana s’è fatta rapire perché stupida. Un bel regalo da presentare a George W. quando lo chiamerà al telefono per chiedergli spiegazioni sul “ritiro graduale”.

Per la cronaca, Berlusconi ha anche detto che nel 2006 si ricandiderà perché costretto dalla sua troppa bravura.

http://www.aprileonline.info/articolo.asp?ID=3850&numero=221