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Agnoletto coinvolge il Parlamento Europeo sull’Inceneritore a Scarpino

Publie le domenica 23 ottobre 2005 par Open-Publishing

Governi Ambiente Vittorio Agnoletto

Interrogazione al Parlamento Europeo

Inceneritore di rifiuti a Scarpino nel SIC IT1331615 del Parco di Monte
Gazzo (Genova)

Considerato che
 oltre 10.000 cittadini della Valpolcevera hanno chiesto agli enti locali
competenti l’istituzione di un Parco urbano in località Scarpino nelle aree
già Sito d’interesse Comunitario SIC IT1331615 e SIC IT1331501 su cui
gravano danni ambientali rilevanti per la salute provocati dalla discarica
di rifiuti esistente, e le cui conseguenze d’inquinamento compromettono
l’habitat marino del Santuario per i mammiferi marini Pelagos, istituito il
25.11.1999 tra Francia, Italia e Principato di Monaco esecutivo con legge
11.10.2001 n.391;

 rischia di prodursi un’ulteriore aggravamento delle condizioni ambientali
in questa area se si procedesse, come da Determina Provincia di Genova
304/2005 sulla base della conferenza dei sindaci del 25 luglio 2005, alla
costruzione a Scarpino di un inceneritore per Rifiuti Speciali Pericolosi
contiguo alla discarica esistente;

 attualmente la raccolta differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani trattati
indiscriminatamente è ferma al 12,5% ed è uno dei fattori responsabili del
grave inquinamento delle falde acquifere e dei rischi per la salute delle
popolazioni mentre obiettivo del decreto legislativo Ronchi 11/1997 è di
portarla ad almeno il 60% del totale

 alcun obiettivo di incremento del riciclo e della separazione dei rifiuti
in coerenza al decreto Ronchi viene richiamato dalla delibera 304/2005 e
che l’incenerimento di rifiuti urbani non separati provoca ricadute
d’agenti inquinanti quali diossine, furani, metalli pesanti che si
depositerebbero nel percolato della discarica e nelle aree circostanti con
conseguente inquinamento del mare e pesanti rischi per la salute pubblica;

 la Corte di Giustizia Europea con sentenza del 13.1.2005 ha rammentato
l’obbligo degli Stati Membri alla tutela ambientale adeguata a quei SIC,
protetti e inseriti nelle liste nazionali note alla Commissione Europea;

 la Provincia ha dato mandato al Comune di Genova tramite la controllata
AMIU di esperire una gara per assegnare lo studio di fattibilità
dell’impianto e il suo inserimento operativo nel piano finanziario comunale;

Chiede se intenda intervenire presso il Governo Italiano e la Provincia di
Genova per verificare se, nell’iter legislativo fin qui seguito nella
scelta del sito e il lancio della gara in corso, sia stata interamente
applicata la direttiva 2001/42 sulla Valutazione d’impatto ambientale
strategico, che prevede la ricerca di alternative tecniche e di sito e
siano state garantite le tutele ambientali dei SIC (direttiva 92/93) e dei
territori adiacenti Scarpino.

Vittorio Agnoletto