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DONNE: bottino di guerra

Publie le sabato 19 novembre 2005 par Open-Publishing
1 commento

Dazibao Religioni Governi Doriana Goracci

di Doriana Goracci

Casini ci rassicura: non ci saranno guerre di religione. Dal mio piccolo osservatorio di provincia,solo pochi mesi fa , avevo assistito ad un altro referendum, dominato dai “volontari della vita” che hanno sciamato per giorni, forti dell’appoggio episcopale e mediatico, in parrocchia, sala comunale, mercato, per la strada a distribuire quintali di carta stampata e costosa, servendosi persino di bambini, alcuni figli di emigrati musulmani per giunta, e noi donne, apparire attempate cassandre, a svelare i pericoli di quello che sarebbe accaduto presto: la rivisitazione della legge sull’aborto.

Tutte le religioni praticano da secoli il loro potere sui corpi e le menti, delle donne soprattutto.Avremo anche i cani pastore nei consultori e i predicatori nelle scuole nella reintrodotta ora di religione ? Lascio a chi legge stabilire quale inesistente confine limita l’infinito opportunismo della politica italiana: privatizzazione si liberismo no, proporzionale no maggioritario si, federalismo moderato e solidale si leghista no, cpt si razzismo no, eserciti di pace umanitari si guerra no, solidarismo e via di questo passo...

Bene , siamo vicini alle elezioni, noi donne siamo tante, poco rumorose come siamo prese dagli affanni quotidiani, siamo uno straordinario bottino politico in tempi di guerra come questi.

L’economia quotidiana, il futuro nero, la mancanza di progetti condivisi, ce lo dimostrano ogni giorno, e le giovani donne, distanti ieri da un referendum che parlava di “desiderio” di vita, le giovani donne che non hanno lottato per l’aborto e il divorzio, le giovani donne, alcune, pochissimeè inutile dirlo, stanno con altre molto meno giovani orgnizzando iniziative nazionali e locali sulla laicità, sui pacs, sul “giorno dopo”,...non basta, assolutamente.

I nostri corpi trattati come merce di scambio, bottino politico, allora mi appello alle donne tutte quelle che sono per scegliere di vivere, con dignità, quelle contro la guerra che non abbiamo mai dichiarato : ribelliamoci a questo sporco gioco, parliamoci, presto.Nè pastori né pecorelle.

Messaggi

  • "Non nutro particolari simpatie per i DS che governano la Regione Toscana, in quanto io, uomo, detesto la mancanza di femminilità nei loro dirigenti donne.
    Più che l’ingresso del senso pratico femminile in politica, si tratta spesso di donne-cloni maschili.
    Ho però apprezzato un manifesto che, pur di sentore elettorale, mi ha colpito.
    L’assessore alla Sanità ROSSI ha bollato in un manifesto STORACE dicendo che sulla pillola abortiva devono decidere le donne.
    Le donne che abortiscono ad ogni piè sospinto, che usano la 194 come anticoncezionale, che seminano gli ospedali di aborti esistono solo nella mente degli uomini-confessionali-religiosi-preti.
    Io conosco un altro universo femminile, fatto di pianti davanti ad una decisione tragica come quella di abortire.
    Ho conosciuto una donna anziana con l’utero devastato da pratiche abortive al limite dell’omicidio.
    Ho imparato a conoscere CASINI (non PierFerdi!) quando praticava - solo - l’aborto a Firenze.
    Ho conosciuto donne che sono andate ad abortire a Londra.
    La Chiesa e i suoi lacchè discutono su quando l’embrione inizia a vivere e acquisisce lo status di individuo.
    Beh! Sono arrivato alla conclusione che ciò avviene quando...si pensa di fare all’amore!
    Pensavo che fosse dopo...un pò di tempo dal concepimento.
    Ora no! Il mattino seguente è già un essere umano e il giorno dopo non si può usare la pillola abortiva che - sembra - si sia rivelata il sistema meno indolore per abortire.
    Ma di anticoncezionali non ne parla più nessuno?
    Io sono per il 50% di donne al potere! Siete di più, siete più...sane, vivete più a lungo, sapete spendere meglio i soldi, non vi distraete ecc. ecc. Peccato che FASSINO non abbia votato per le quote
    blu, in base ad un calcolo elettorale...sbagliato - o no? - d’altronde, poverino, è un uomo!
    Saluti
    Luigi B.