Home > MARX SCRIVEVA: LE IDEE DOMINANTI SONO IN OGNI EPOCA LE IDEE DELLE CLASSI (...)

MARX SCRIVEVA: LE IDEE DOMINANTI SONO IN OGNI EPOCA LE IDEE DELLE CLASSI DOMINANTI...

Publie le lunedì 6 marzo 2006 par Open-Publishing
1 commento

Dazibao Governi Elezioni politiche 2006

di Giustiniano Rossi

L’intervista rilasciata da Berlusconi, venerdi’ 3 marzo, ai lettori de La Stampa Web e di Le Monde.fr conferma, se ce ne fosse bisogno, che il presidente del consiglio ha imparato ad applicare perfettamente la lezione di Goebbels, ministro della Propaganda del III Reich, secondo la quale basta ripetere un numero di volte sufficiente delle bugie, perché diventino delle verità.

1. A chi gli contesta l’enorme differenza di risorse per la campagna elettorale fra lui e Prodi, Berlusconi risponde che il suo patrimonio personale é frutto della sua competenza, delle sue capacità e del suo lavoro e dunque che non ha alcun senso paragonarlo con quello di Prodi.

Eppure basta leggere, ad esempio, qualcuno dei libri scritti da Marco Travaglio - da "L’odore dei soldi" in poi - per scoprire che i primi 500 miliardi di lire utilizzati da Berlusconi per la sua originaria attività di palazzinaro sono di provenienza ignota, ma che é noto che ospitava e stipendiava nella sua villa di Arcore tale Vittorio Mangano, uno stalliere che non capiva niente di cavalli ma aveva altre competenze: infatti era un notorio mafioso.

E’ noto inoltre che la sua fortuna mediatica é dovuta a leggi più che compiacenti approvate dal governo Craxi, ex presidente del consiglio italiano e segretario del partito socialista, condannato per corruzione e sfuggito alla cattura raggiungendo clandestinamente la sua villa in Tunisia (dove é morto nel suo letto anni dopo: anche per gli immigrati clandestini ci sono due pesi e due misure! Un bell’esempio di emigrazione scelta e non subita, conforme ai progetti del ministro degli Interni francese, Sarkozy). Il suo debutto in politica nel 1994, dopo che Mani pulite aveva spazzato via metà del parlamento italiano, corrotto - come tanti altri parlamenti della "superiore" ciciltà occidentale" - fino al midollo, era stato sapientemente preparato dalla Massoneria - il cui "Piano di rinascita democratica" é stato attuato punto per punto dal suo governo - oltre che dalla Mafia, il cui garante sembra essere il pluricondannato Marcello Dell’Utri, tuttora suo braccio destro nella sua azienda-chiave, Publitalia, oltre che senatore di Forza Italia. L’uomo della strada, che forse non naviga sul web ma ha i piedi per terra, ha notato che grazie alla possibilità, garantita dall’irrisolto conflitto di interessi, di anteporre il suo interesse personale all’interesse del paese, Berlusconi non solo ha pagato i debiti di cui erano oberate le sue aziende, ma ha moltiplicato la sua ricchezza personale e quella dei suoi numerosi quanto avidi clienti.

2. A chi gli contesta il fiasco clamoroso della politica europea del suo governo, Berlusconi risponde che il suo non é un governo di reazionari, fascisti, xenofobi e razzisti, che ha inaugurato il suo mandato con l’assassinio di Carlo Giuliani nel 2001 a Genova, equiparato i partigiani ai "combattenti" della Repubblica di Salo’, praticamente abolito il contratto di lavoro e reso il il consumo di droghe leggere perseguibile alla stregua dello spaccio di droghe pesanti, ma un governo europeista. Chissà in nome di quale europeismo é diventato il lustrascarpe preferito del presidente americano Bush, che ha seguito nell’avventura irakena, nella sua politica mediorentale smaccatamente filoisraeliana, nella pretesa della superiorità della civiltà occidentale ed in altre tragiche panzane ispirate dai peggiori neo e teoconservatori americani, arrivati a mettere in discussione persino il darwinismo.

3. A chi gli domanda preoccupato delle infiltrazioni mafiose negli appalti, specialmente riguardo ai futuri, faraonici lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina, Berlusconi risponde tranquillo che il problema non esiste, che le imprese in Sicilia operano nella più grande trasparenza e legalità, che la polizia, durante il suo governo, ha arrestato 807 pericolosi malfattori e che il parlamento ha reso perenne il carcere duro per i mafiosi. In un certo senso ha ragione: infatti perché preoccuparsi della mafia quando in Sicilia la sua coalizione dispone della schiacciante maggioranza del consiglio regionale e del suo presidente, sotto processo per collusione con la mafia insieme a numerosi consiglieri, eletti grazie alla compravendita dei voti gestita dalla mafia stessa secondo il vecchio, collaudato sistema largamente applicato dalla democrazia cristiana? E’ noto che quando i criminali sono al potere, il problema del crimine non esiste.

4. Qualcuno chiede, proprio a lui, un’opinione sulla giustizia, che lui, tranquillo, accusa di essere politicizzata, occupata a difendere gli interessi delle corporazioni e dei partiti (non il suo partito-azienda, naturalmente, che ha riciclato la peggiore feccia democristiana e socialista travolta dagli scandali fra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90). Eppure l’uomo é stato processato più volte ed alcuni processi nei quali é accusato di vari reati finanziari sono tuttora aperti. Come altri potenti, si é salvato facendo in modi di prolungare oltre misura i tempi dei processi con l’aiuto dei suoi avvocati (metà dei deputati eletti nella sua coalizione sono avvocati) fino ad ottenere la prescrizione o, quando cio’ non é stato possibile, servendosi della sua maggioranza in parlamento per fare approvare leggi su misura, per sé e per i suoi più stretti collaboratori, come Cesare Previti, ex ministro della Difesa e suo avvocato personale, senatore di Forza Italia, adatte a sfuggire alle condanne. Per i 60.000 detenuti nelle carceri italiane, di cui la metà é in attesa di giudizio, ai quali il governo Berlusconi ha persino negato una pur limitata amnistia, le cose vanno ben diversamente! Evidentemente non hanno le competenze né le capacità del presidente del consiglio, che a suo tempo vinse le elezioni sostenendo che avrebbe guidato il Paese come aveva diretto le sue imprese, presentandosi come campione dell’evasione fiscale e dei soldi facili! Della qualità della politica economica del suo governo parlano le cifre, per quanto riguarda invece l’evasione fiscale ed i facili arricchimenti i suoi seguaci, i più intimi, non sono stati delusi.

5. Ed a chi, infine, gli domanda cosa la storia ricorderà di lui, oltre al calcio ed alla tv, risponde che si ricorderà di un uomo che si é fatto da sé ed ha rimodernato il paese salvandolo da un’ideologia nefasta, quella comunista, manco a dirlo. Eppure tutti sanno che la compravendita di calciatori é servita a Berlusconi per trasferire fondi neri da un’azienda all’altra o farli sparire in paradisi fiscali difficilmente controllabili, che nessuno dei cantieri di grandi opere aperto dal suo governo é mai stato completato, che la condizione delle infrastrutture in Italia é nettamente peggiorata in questi anni (basti pensare ai disastri ferroviari a ripetizione), che nel 2003 e nel 2005 la crescita dell’economia é stata uguale a zero e che, nel solo 2005, sono stati perduti oltre 100.000 posti di lavoro, mentre il debito pubblico ha ormai raggiunto il 108% del PIL. Un risultato che ha fatto dire al segretario della CGIL, Guglielmo Epifani, che il voto che i lavoratori italiani danno a Berlusconi equivale ai suoi risultati: zero. E quello che gli daranno gli elettori? Lo sapremo presto.

Messaggi

  • Un piccolo particolare ignorato.
    Il forum di Le Monde e de La Stampa non sceglie NESSUNA DOMANDA D’ITALIANI da sottoporre al truffatore d’Italia.
    Sono state scelte per l’ex(speriamo)primo ministro solo domande di stranieri,cioè domande alla camomilla per non mettere a disagio Pinocchio.Per cui le domande degli italiani sul conflitto d’interessi,la caccia ai giudici,il disastro economico,l’imbarco dei nazifascisti con berlusconi,la guerra in Irak,l’informazione controllata dal primo ministro,le leggi ad personam SONO STATE CANCELLATE.
    E’ una beffa dei due giornali nei confronti dei lettori italiani ,diretti interessati e vittime dei5 anni di governo berlusconi,che non hanno potuto rivolgere nessuna domanda al primo ministro speriamo uscente per sempre.
    DUNQUE NESSUNA DOMANDA DI LETTORI ITALIANI pubblicata.
    Che si trovano qui,senza risposta,a partire da questo link:

    http://www.lastampa.it/forum/forum2.asp?pg=57&IDforum=404

    Una bella beffa mediatica dei giornali Le Monde e la Stampa per i lettori italiani.
    Patrizia