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Non è tempo di "dolce vita"

Publie le giovedì 20 aprile 2006 par Open-Publishing

Dazibao Partito della Rifondazione Comunista Parigi Elezioni politiche 2006

di Giovanna Iacobucci

Stanca, dopo una nottata passata ad aspettare i risultati di una campagna elettorale più dura, aspra e volgare che mai nella storia italiana, sono qui seduta adesso davanti al computer cercando di capire quello che sia successo e di fare un pò di ordine tra pensieri, emozioni e commenti di amici, parenti e colleghi italiani e svedesi.

Perchè sì, queste elezioni hanno veramente coinvolto e interessato non solo gli italiani in Patria che hanno votato con la percentuale altissima dell’84%, e per la prima volta, noi italiani nel mondo con una percentuale di votanti del 40%, ma anche le nazioni che costituiscono la nostra ”seconda patria” all’estero.

La stampa estera tutta ha, di fatto, commentato ampiamente la compagna elettorale italiana e seguito attenta e, spesso, sconvolta, la corsa all’ultimo voto tra nuove scioccanti promesse e improvvise smentite, tra insulti violenti e volgari e vere e proprie aggressioni fisiche.

Qui in Svezia poi, l’interesse per le sorti del nostro paese è stato enorme e, in qualche modo, si dava per scontata la vittoria della coalizione di centro-sinistra. Ieri una giornalista della televisione svedese intervistandomi sulle elzioni ha impostato gran parte delle sue domande sul futuro governo Prodi e sulle possibilità che il nuovo governo abbia di poter risollevare le sorti di una nazione profondamente in crisi. Tutti gli svedesi con i quali ho parlato oggi sono completamente scioccati dal fatto che praticamente la metà degli italiani abbia potuto riconfermare la propria fiducia ad un capo del governo che non solo, come dicono i media svedesi sia di destra che di sinistra, ha ridotto l’Italia ad essere un paese con un’economia al di sotto dei livelli europei, ma che si è comportato in un modo che sarebbe completamente inaccettabile per qualsiasi politico moderno e democratico.

Una mia amica stamattina con voce incredula m’ha detto: ”Ed io che pensavo che voi italiani aveste aspettato per cinque anni questo momento per finalmente poter riparare ad un errore commesso di cui avete ben pagato le conseguenze!”.

Ma oggi qui in Svezia non si parla solo del fatto che la coalizione di centro-sinistra abbia ottenuto alla Camera, stando ai dati attuali, solo 25.000 voti in più su circa 38 milioni totali rendendo la governabilità del paese praticamente impossibile, si parla anche della nuova legge elettorale voluta dal centro-destra che ha portato a dei risultati confusi e incredibilmente paritari. L’attesa di un pomeriggio ed una notte di un risultato definitivo che ancora, mentre scrivo, non c’è, l’hanno chiamata su tutti i media svedesi ”il giallo elettorale”.

Sarà proprio il voto degli italiani all’estero, nelle prossime ore, ad essere decisivo per il risultato finale. Una cosa è certa, come vada vada l’immagine che è uscita fuori da queste elezioni è l’immagine di un’Italia divisa, difficile da governare e con una situazione di crisi difficile da cambiare.

Come titolava uno degli articoli su un giornale svedese stamattina a proposito delle elezioni italiane, non è davvero tempo per ”la dolce vita”!

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