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ROMA FILOSOFA

Publie le martedì 2 maggio 2006 par Open-Publishing

Dazibao Libri-Letteratura Enrico Campofreda

di Enrico Campofreda

Si rovescia il motto “primim vivere, deinde philosophari” e si cerca di vivere filosofando comunque in armonia col pensiero. E’ il viatico lanciato dagli organizzatori del Festival della filosofia in programma a Roma dall’11 al 14 maggio presso il Parco della Musica.

E’ l’enesima freccia nella faretra di Walter Veltroni che s’avvia a bissare la carica di sindaco della capitale sull’onda delle tante iniziative rivolte alla cultura. “In una città colta vive meglio anche chi non partecipa a questi eventi” ha dichiarato in conferenza stampa e alla sua giunta va riconosciuta l’ampia dedizione alle iniziative culturali create da tempo in città.

Dal consolidato Festival della letteratura a quello recente della Scienza, a quello del Cinema dell’ottobre prossimo e a un prospettato della Matematica, per passare alle case della cultura, cinema, teatro, jazz e al multimediale Auditorium, la capitale ha acquisito negli ultimi anni numerosi strumenti e momenti di fruizione di cultura che altre amministrazioni italiane si sognano di avere. Così il sindaco può dire con soddisfazione che il suo progetto di fare un Beaubourg cittadino ha preso corpo anziché con un’unica struttura come il mastodonte parigino (peraltro efficientissimo) attraverso luoghi e materie differenti ma tutti pulsanti.

Rispetto al bisogno di restituire centralità al pensiero filosofico, al suo uso e al suo studio nella società dominata dalla tecnica, a riproporlo come chiave di lettura degli accadimenti del micro e macrocosmo, al superamento della superficiale banalità che sommerge il quotidiano i politici e gli organizzatori concordano. C’è bisogno di far incontrare a giovani e cittadini le grandi cose, anche le idee e i pensieri allo stato puro ripuliti da orpelli e blocchi ideologico-religiosi. I curatori del Festival scelgono Roma perché diventa sempre più città globale in cerca d’identità e dialogo come quello che la filosofia può stabilire con altri linguaggi riuscendo ottimamente a concordare i massimi sistemi e il piccolo tempo dell’esperienza quotidiana.

Tema e trait-d’union di questa primo viaggio l’instabilità, fenomeno contemporaneo che suscita attese e paure ma anche voglia di capire e rilanciare l’esistenza. Sarà l’occasione per assistere a lezioni magistrali dei professori Galimberti, Corsero, Augé, Vattimo, Bidar di ascoltarli insieme a Volpi, Scalari, Grezzi, Viano, Severino, Marramao, Boncinelli e molti altri in tavole rotonde. Poi sei concerti di jazz d’avanguardia e musica afroamericana, trasmessi anche da Rai Radio3.

Per informazioni e programma completo www.romafilosofia.it