Home > Le ultime parole di Angelo Frammartino "Aiutami, lo so che sto per morire"

Le ultime parole di Angelo Frammartino "Aiutami, lo so che sto per morire"

Publie le martedì 15 agosto 2006 par Open-Publishing

Dazibao Movimenti Partito della Rifondazione Comunista Parigi

Il giorno di ferragosto i funerali a Monterotondo

Il racconto della volontaria che era con lui: "L’assassino era un ragazzo. L’ho guardato per un attimo negli occhi. Poi è sparito"

ROMA - "Camminavamo e all’improvviso ho
sentito un botto, in realtà pensavo che fosse un bambino del centro in cui noi eravamo ospiti che ci aveva riconosciuto e aveva dato una botta dietro". Comincia così il racconto di Michela, la volontaria che era accanto a Angelo Frammartino il giovane volontario accoltellato a morte giovedì sera a Gerusalemme.

"Poi girandomi istintivamente - ha aggiunto la ragazza - ho visto un giovane che correva verso il capolinea dell’autobus. Ci siamo guardati negli occhi, poi all’improvviso è scomparso. Pensavo a un sasso, a una botta troppo forte, ma non a una coltellata con un coltello di una portata enorme. Angelo non mi ha detto niente, solo ’aiutami, aiutami. Lo so che sto morendo’. Io ho potuto soltanto sorreggerlo, stare lì con lui, nient’altro".

"Dopo mezz’ora - ha aggiunto - è arrivata l’ambulanza e tranta minuti dopo la polizia. La cosa assurda è che noi stavamo a metà tra la porta di Damasco e la porta di Erode. E’ un punto in cui ci sono due entrate alla città vecchia e sono sorvegliate in continuazione dalle forze dell’ordine. Sopra di noi c’era una telecamera. Non riesco a capire come mai questa persona non sia stata presa".

"Non so dove andrà a finire questa cosa. Non so in quale scatola e in quale cassetto la metterò. Per adesso - ha concluso la ragazza - sta lì e ho un macigno sullo stomaco che non riesco a mandare giù. Angelo era molto simpatico, una persona allegra, gioiosa, passionale nei confronti della vita. Era lui".

La salma di Angelo Frammartino sarà rimpatriata lunedì sera. Il volo di Stato dovrebbe lasciare Israele verso le 17 (le 16 italiane). A bordo ci sarà probabilmente anche il padre di Angelo, che ha espresso il desiderio di accompagnare il figlio nel triste ritorno a casa. Domani sarà il giorno dell’autopsia, mentre i funerali dovrebbero svolgersi il giorno di ferragosto alle 16.

I suoi amici, i suoi cari ed i militanti di Rifondazione si riuniranno a Monterotondo per dare l’ultimo saluto ad Angelo, la sua bara sarà avvolta nella bandiera della pace e, dopo il rito religioso, dal duomo partirà un corteo pieno di bandiere con i colori dell’arcobaleno, che scorterà il feretro fino al cimitero.

A decidere le modalità del rito religioso e del corteo per la pace sono stati oggi i suoi amici e compagni del circolo "Babusci", di Rifondazione di Monterotondo, dove il ragazzo era responsabile dei giovani comunisti, insieme alla famiglia e all’amministrazione comunale del paese alle porte di Roma.

(12 agosto 2006)

http://www.repubblica.it/2006/08/se...