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SALVAGUARDATE LE RISORSE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO. ORA RIFORME PIU’ INCISIVE

Publie le sabato 21 ottobre 2006 par Open-Publishing

Dazibao Governi Partito della Rifondazione Comunista Parigi

FINANZIARIA. COORDINAMENTO UNIONE: SALVAGUARDATE LE RISORSE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO. ORA RIFORME PIU’ INCISIVE

“In una finanziaria in cui si tratta di trovare un difficile equilibrio tra risanamento e sviluppo è motivo di soddisfazione il fatto che le risorse previste per le politiche che più direttamente riguardano gli italiani all’estero, siano state salvaguardate. Questo è un segno di attenzione del Governo e della maggioranza che lo sostiene nei confronti degli italiani che vivono all’estero, ma anche un concreto risultato dell’incisività dell’azione di Governo, del Ministro D’Alema, del vice ministero Danieli e del peso che fin dall’avvio della legislatura hanno assunto gli eletti della Circoscrizione estero”.

E’ quanto riportato in una nota del Coordinamento nazionale de L’Unione degli Italiani nel Mondo, riunitosi ieri sera nella sede romana di P.zza SS. apostoli. All’incontro erano presenti anche i parlamentari de L’Unione eletti all’estero.

“A fronte degli effetti del contenimento a cascata su ciascun ministero - è scritto nella nota - che aveva portato a una limitazione delle stesse voci di bilancio previste per gli italiani all’estero, nella Tabella A della Finanziaria sono stati previsti 14 milioni che consentiranno di non modificare sostanzialmente il livello degli investimenti”.

“E’ evidente - continua la nota - per chiunque voglia guardare con occhi sgombri da pregiudizi, la differenza con il recente passato. Infatti, negli anni precedenti, le finanziarie hanno solo nominalmente confermato le poste per gli italiani all’estero, mentre le hanno di fatto ridotte con i decreti tagliaspese e gli assestamenti di bilancio”.

“Senza contare - precisano dal Coordinamento - i ritardi nell’erogazione dei finanziamenti che hanno determinato paralisi e indebitamento degli enti che dovevano svolgere una funzione di pubblica utilità. Naturalmente molte cose restano da migliorare o addirittura da fare, anche se è difficile pretendere che siano fatte con la prima Finanziaria del centrosinistra, obbligata a rientrare, dopo la gestione degli anni passati, nei parametri europei”.

“Pertanto il Coordinamento de L’Unione - conclude la nota - si augura che, dopo il reintegro degli italiani all’estero nella ‘No tax area’ compresa nel Decreto fiscale, nel corso dei lavori parlamentari, in un costruttivo rapporto tra eletti e governo, si possano dare ulteriori segnali di attenzione nel campo della promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo, del miglioramento dei servizi della rete consolare e dell’impegno di solidarietà nei confronti delle generazioni di connazionali che si trovano a vivere un momento di grave difficoltà nelle aree di crisi economica e sociale come quelle del Sud America”.

Il Coordinamento de L’Unione degli Italiani nel Mondo

I parlamentari eletti all’estero