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Rifondazione comunista di Parigi e l’articolo del Corriere della Sera

Publie le mercoledì 29 novembre 2006 par Open-Publishing

Dazibao Partiti Partito della Rifondazione Comunista Parigi

http://www.rifondazione.be/immagini...

di La Segreteria del Circolo del PRC di Parigi

La pubblicazione sul Corriere della Sera del 24 novembre 2006 di un articolo a firma Aldo Cazzullo, scritto in base ad un racconto fatto al giornalista dalla sedicente ex segretaria del Circolo di Rifondazione comunista di Parigi ed agli stralci relativi all’accaduto che lo stesso Cazzullo ha tratto dal sito Bellaciao si presta a più di una considerazione.

Si tratta di un tardivo reportage della riunione dedicata alla distribuzione delle tessere ai compagni del circolo di Parigi per l’anno 2006, svoltasi il 20 novembre 2005 alla presenza della segretaria della Federazione Benelux e del membro del Collegio nazionale di garanzia nominato commissario ad acta per il tesseramento.

E’ anzitutto evidente il tentativo di screditare il Partito della Rifondazione comunista : non a caso nell’articolo l’autore parla di pugni parigini, di cellula e non di circolo, di militanti rivoluzionari malmenati, di "compagni" fra virgolette, di cronaca del ventennio, di storia di fuorusciti, mentre l’intervistata riferisce di insulti, di botte, di sberleffi, di provocazioni, di capibanda, di spintoni, di calci.

Conoscendo le abitudini del Corriere della Sera, distintosi nella sua lunga storia per la costanza della sua linea editoriale, quella della subalternità al governo di turno (di destra, naturalmente, estrema o moderata non importa) Mussolini e Berlusconi compresi (se il direttore non si adegua si puo’ sempre cacciarlo via!) non ci stupiamo del tono dell’articolo e neppure della sua sostanza.

Da quando Rifondazione comunista fa parte del governo, tutta la stampa conservatrice, reazionaria e forcaiola, dal Corriere della Sera a Il Giornale a Libero moltiplica gli attacchi diretti ed indiretti contro il nostro partito, indicandolo alla pubblica opinione come il responsabile di tutte le sciagure che si accaniscono sul nostro martoriato popolo.

Di questa campagna fa parte anche l’articolo del Cazzullo, che vorrebbe avere un tono sarcastico, quasi canzonatorio, evocare liti furibonde, pestaggi brutali, squallido turpiloquio, tutto l’armamentario classico legato all’immagine dei comunisti cattivi che si accaniscono su una povera donna indifesa.

Quello che invece ci stupisce é quanto racconta, secondo l’autore, il nostro capogruppo alla Camera dei Deputati Gennaro Migliore, che noi compagni del circolo di Rifondazione di Parigi conosciamo da oltre quattro anni, da quando, cioé, gli segnalammo - nella sua qualità di responsabile del Dipartimento Esteri - che il comportamento della ispiratrice dell’articolo del Cazzullo e della sua cricca contrastava gravemente con la lettera e con lo spirito dello statuto del nostro partito.

Certo ci addolora che egli si sia dovuto sobbarcare a leggere le nostre « mail chilometriche » e confermiamo che non solo non ha dedicato, come egli stesso afferma, più di un’ora alla vicenda travisata nell’articolo, ma che non si é mai curato, in tanti anni, delle nostre denunce verbali e scritte di quanto avveniva a Parigi.

O, più probabilmente, ha letto poco e male le nostre mail, dato che il nostro circolo non conta « un pugno di iscritti », come egli afferma, ma 29, come più seriamente testimoniano i cedolini delle tessere 2006 e dato che, almeno per le dimensioni e la storia della città e della sua banlieue, di circoli cosi’ non « ce ne sono migliaia » come dice lui (o Cazzullo).

Con tutto il rispetto per Roccasecca e per i compagni del locale circolo, che ci auguriamo esista davvero, ci risulta che l’importanza politica, culturale, sociale di Parigi nel panorama europeo e del proletariato parigino, dalla Comune al Maggio 68 e da allora al movimento contro il CPE, é contestata dal solo compagno Migliore.

Forse la sua carriera é stata troppo rapida, anche in considerazione della sua giovane età e fare uno stage al circolo di Roccasecca non nuocerebbe alla sua cultura politica ed all’acquisizione dell’esperienza necessaria a distinguere un albero da una foresta.

Parigi, 29 novembre 2006


IL CASO / Un anno fa lo scontro tra la segretaria della sezione, ora sostituita, e la «collega» del Benelux per una questione di tessere

Pugni ed espulsioni, quella lite nella sede del Prc di Parigi

da Corriere della Sera del 24 novembre 2006, pag. 11

di Aldo Cazzullo

Scambio di accuse tra compagni e infine l’ intervento della polizia francese Online le testimonianze sulla serata nell’ appartamento parigino finita in rissa

La riunione di una cellula di comunisti italiani a Parigi, in una casa privata, alla presenza della compagna Ludmila, è stata interrotta dalle violenze. Militanti rivoluzionari sono stati malmenati. E’ intervenuta la polizia, che ha portato via tre di loro.

Parrebbe una cronaca del Ventennio, una storia di fuorusciti. Ma è accaduta un anno fa, le botte se le sono date tra loro, e la polizia è stata chiamata dalla compagna Ludmila, ormai ex segretaria del circolo parigino di Rifondazione. E’ infatti stata espulsa dal partito. «L’ ho saputo da una mail, firmata Collegio nazionale di garanzia. Ho telefonato a Roma per chiedere spiegazioni, mi hanno detto che avrei ricevuto una lettera. Mai arrivata. Sono arrivati invece due tra i responsabili del pestaggio, a un dibattito al festival dell’ Humanité cui partecipavo, per intimarmi di andarmene. Così ho deciso di sporgere querela alla magistratura francese».

«Era il 20 novembre 2005. Una domenica - racconta Ludmila A. -. Da mesi aspettavo le tessere del partito da distribuire agli iscritti. Anziché a me, le avevano date a Nora Tagliazucchi», la coprotagonista della storia, allora segretaria della federazione Prc del Benelux con giurisdizione anche sui circoli di Parigi e Londra. Prosegue la A.: «Mi chiamano alcuni compagni, e mi avvertono che in una casa che non conosco un commissario venuto da Roma e la Tagliazucchi distribuiscono le "nostre" tessere. Ci vado, con il compagno Yann e la compagna Sara. Dico che la riunione non è legittima. Ci accolgono con sberleffi, insulti, provocazioni di ogni genere. Riesco a farmi dare dal commissario una ventina di tessere, gli stringo la mano e guadagno la porta. Ma i capibanda protestano: "Come, li lasciate andare via così?". In un attimo ci sono addosso. Un certo S. spintona la compagna Sara. Altri cinque mi picchiano con calci e pugni. Cado a terra, ma loro continuano. S. mi insulta: "Puttana, ora ti faccio vedere io!", e giù botte. Poi S., con R. e altri, si getta sul compagno Yann e prende a pugni pure lui. Fuggo e vado dalla polizia, dove rilascio una dichiarazione firmata e mi riservo di fare querela, nella speranza di una ricomposizione. Che non è venuta. Mi sono rivolta al partito, senza rendere pubblico l’ episodio; gli altri invece mi hanno calunniata via Internet. Ora andrò sino in fondo».

A Roma, la storia è considerata remota. «Un anno fa ero ancora responsabile esteri, e ricordo di essere stato inondato di mail chilometriche - racconta il capogruppo alla Camera Gennaro Migliore -. Ma non ho dedicato più di un’ ora alla vicenda. Se n’ è occupato il Collegio di garanzia. A Parigi abbiamo un pugno di iscritti: un circolo come ce ne sono migliaia. Se fosse successo a Roccasecca, nessuno ne parlerebbe più». Altri testimoni danno una versione molto diversa da quella di Ludmila A. «La storia è quella che ho scritto io su Internet» dice da Bruxelles Nora Tagliazucchi.

Eccola, tratta dal sito "Bellaciao": «Mentre si svolgeva a Parigi una riunione sul tesseramento alla presenza della sottoscritta e del compagno Beppe Fazzese della Commissione nazionale di garanzia, da essa nominato commissario ad acta per il tesseramento, hanno fatto irruzione Ludmila A. e Yann L., insieme a una ragazza presentata come Sara. Per prima cosa hanno strappato dalle mani di una compagna la tessera appena fatta e se la sono messa in tasca, nonostante le proteste dei presenti. Poi A. ha dichiarato di essere stata eletta segretaria del circolo di Parigi, producendo un documento la cui veridicità è tutta da verificare, e in seguito si è esibita in uno show nel quale ha accusato la sottoscritta di impostura, la riunione di illiceità e i presenti di essere dei poveri dementi irretiti da false informazioni. Infine ha preteso e ottenuto 25 tessere che le sono state consegnate dal compagno Fazzese nel rispetto del regolamento e sulla base del documento da lei prodotto».

Siamo dunque allo scontro tra la segretaria di Parigi e quella del Benelux: «Tutto questo è andato avanti per mezz’ ora - prosegue la Tagliazucchi -, durante la quale Yann L., insomma Yann L., si è comportato da "gorilla", assumendo un atteggiamento minaccioso e provocatorio. Ottenute le tessere, i tre hanno voluto abbandonare la riunione; dopo aver permesso di uscire alla ragazza Sara (che per tutto il tempo non ha detto una parola), i compagni hanno chiesto a L.A. e a Y.L. la restituzione della tessera rubata; ma essi hanno negato di averla, hanno cominciato a dare spintoni ai compagni che stavano davanti alla porta e sono usciti». Qui interviene la forza pubblica: «Mezz’ ora dopo sono arrivati due poliziotti con una denuncia contro due di noi, per presunte violenze subite da A. Accompagnati al commissariato, i due compagni sono stati immediatamente rilasciati per l’ evidente inconsistenza delle accuse. La verità dev’ essere ristabilita anche per evitare a compagne e compagni, in perfetta buona fede, di cadere in un orrendo equivoco!».

Seguono le testimonianze di altri partecipanti. «All’ ultimo minuto, con gli altri due la polizia ha portato via anche me, e sapete perché? Perché la "compagna" (non certo mia!) L. A. ha reputato giusto indicarmi con il dito in quanto, mentre i nostri due amici si preparavano a seguire i poliziotti, io avevo indirizzato a lei un sorriso di sfottò!». Firmato: "Brunz (o B. P., se preferite)". «Anch’ io ero presente e ho assistito a qualcosa di veramente spiacevole. Prima Ludmila ha telefonato dicendo che non poteva venire perché fuori Parigi e dopo 10 minuti si è presentata in compagnia di un energumeno, nell’ aspetto e nel comportamento (suo marito!!!), il quale entrando nella casa dove eravamo riuniti ha strappato di mano la tessera a una compagna. Poi abbiamo assistito al Ludmila show. Una vergogna denunciare dei compagni alla polizia!!!». Firmato: "Ciccio". Silvio denuncia di aver lasciato il circolo di Parigi dopo essere stato chiamato "squallido trotzkista" e "socialista rivoluzionario". Christian di Nancy evoca la notte staliniana: «Ça nous rappelle la période la plus sombre du stalinisme!». Chiara annota: «I dirigenti del circolo di Parigi sono incapaci di creare intorno a loro un ambiente armonioso». Da Manchester scrive Mariangela: «Anche qui a Londra la militanza nel partito è difficile».

Aldo Cazzullo

http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/24/Pugni_espulsioni_quella_lite_nella_co_9_061124009.shtml


Parigi : dei compagni del PRC arrestati per violenza...

di Nora Tagliazucchi Segretaria della Federazione PRC del Benelux

Bruxelles, 22 novembre 2005

Il 20 novembre scorso, mentre si svolgeva a Parigi, in una casa privata, una riunione sul tesseramento, alla presenza della sottoscritta e del compagno Beppe Fazzese, membro della presidenza della CNG e da essa nominato commissario ad acta per il tesseramento, hanno fatto irruzione Ludmila A. e Yann L., insieme ad una ragazza presentata come Sara; per prima cosa hanno strappato dalle mani di una compagna la tessera appena fatta e se la sono messa in tasca nonostante le proteste dei presenti.

Poi A. ha dichiarato di essere stata eletta segretaria del circolo di Parigi, producendo un documento la cui veridicità è tutta da verificare, e in seguito si è esibita in uno show nel quale ha accusato la sottoscritta di impostura, la riunione di illiceità e i presenti di essere dei poveri dementi irretiti da false informazioni. Infine ha preteso ed ottenuto 25 tessere che le sono state consegnate dal compagno Fazzese nel rispetto del regolamento e sulla base del documento da lei prodotto.

Tutto ciò è durato una mezz’ora, durante la quale L. si è comportato da "gorilla", assumendo un atteggiamento minaccioso e provocatorio. Ottenute le tessere, i tre hanno voluto abbandonare la riunione; dopo aver permesso di uscire alla ragazza Sara - che per tutto il tempo non ha detto parola - i compagni presenti alla riunione hanno chiesto ad L.A. e a Y. L. la restituzione della tessera rubata; essi hanno negato di averla, hanno cominciato a dare spintoni ai compagni che stavano davanti alla porta e sono usciti.

Mezz’ora dopo sono arrivati due poliziotti con una denuncia contro due dei compagni presenti, per presunte violenze subite da A. Accompagnati al commissariato, i due compagni sono stati immediatamente rilasciati per l’evidente inconsistenza delle accuse.

Tuttavia, un comunicato diffuso dentro e fuori dal partito è già in circolazione, riportando una versione dei fatti totalmente falsa e infamante. Cito qualche frase (copiata da uno di questi e-mail): "un certo Salvo si è parato davanti a noi ed ha spintonato la compagna Sara, altri cinque uomini (tra i quali il capo di bellaciao) mi hanno picchiato con calci e pungni e mentre ero a terra hanno continuato a menarmi, questo Salvo mi insultata dicendo , "Puttana, puttana" e dando botte . Salvo e Roberto più altri due si sono gettati sul compagno Yann picchiando anche lui"

Come militante, comunista, persona e donna mi ritengo profondamente offesa: se queste violenze fossero state vere, sarei stata complice di un’aggressione ai danni di una donna, di una compagna. Poiché nulla di quanto raccontato da Ludmila A. è vero, sono disgustata che si possa fare leva su un sentimento di solidarietà, soprattutto femminile, per infamare militanti e partito. Desidero pertanto che la verità venga ristabilita anche per evitare a compagne e compagni, in perfetta buona fede, di cadere in un orrendo equivoco.

Quale segretaria della Federazione del Benelux chiedo quindi al Dipartimento

Organizzazione:

 1 - che questa comunicazione venga letta in apertura di dibattito durante il CPN del 26-27 novembre perché tutti i presenti ne siano informati immediatamente;

 2 - che una smentita formale ed ufficiale di queste accuse venga inviata immediatamente e con tutti i mezzi di diffusione possibili - fax, e-mail e pubblicazione su Liberazione - ai partiti italiani rappresentati in Francia, ai partiti francesi e a tutte le istanze nazionali ed estere del PRC;

 3 - che il sito del circolo XXV aprile e il suo indirizzo e-mail, dal quale vengono inviati comunicati farneticanti, offensivi e diffamatori nei confronti di compagni che hanno come unico torto quello di lavorare sulle linee politiche indicate dal partito., vengano sospesi fino a conclusione dell’indagine della CNG sui fatti avvenuti.

Alla Commissione Nazionale di Garanzia chiedo l’avvio di un’indagine nei confronti di Ludmila A. sui fatti qui riportati e l’espulsione per indegnità, menzogna, diffamazione nei confronti dei militanti e del partito stesso, aggravata dal fatto di essersi servita di mezzi del partito per diffondere queste accuse ingiuriose.

Insisto sull’assoluta necessità che quanto richiesto sia fatto immediatamente; ogni ritardo non solo è pregiudizievole della dignità dei compagni ingiustamente accusati nonché di tutti i presenti alla riunione (si tratta della parola di due persone contro venti, ivi comprese la sottoscritta e il compagno Fazzese), ma è gravemente dannoso per il partito stesso: se i fatti fossero veri, il partito avrebbe l’obbligo di intervenire immediatamente nei confronti degli autori di tali violenze.

Poiché non lo sono, il partito ha l’obbligo verso se stesso di difendere i suoi militanti da simili accuse. Non farlo, o farlo con ritardo, arrecherebbe un danno d’immagine difficilmente sanabile, poiché la vicenda finirà probabilmente sui media e verrà utilizzata contro il PRC.

http://bellaciao.org/it/spip.php?article11249

http://ch.indymedia.org/frmix/2005/11/36585.shtml

http://italy.indymedia.org:8000/news/2005/11/929347.php


PRC BRUXELLES : COMUNICATO SULL’ARTICOLO DEL “CORRIERE DELLA SERA” DEL 24 NOVEMBRE 2006

Abbiamo visto con sorpresa e sdegno che oggi, venerdì 24 novembre 2006, il “Corriere della Sera” dedica un ampio articolo, a pagina 11 e con richiamo in prima pagina, a delle indegne vicende avvenute a Parigi nel novembre 2005 (vedi allegato).

In questo articolo si coinvolgono, in una forma tra l’ironico e il tendenzioso, il nostro Partito, l’organizzazione del Partito in Europa e la nostra compagna Nora Tagliazucchi, in una storia di “pugni ed espulsioni”, di “scontro” e di “scambio di accuse” con una ex-iscritta che, ancora una volta, si esibisce in una lunga catena di mezze verità e di bugie complete.

In questo modo, si vuole dare di Rifondazione Comunista in Europa l’immagine di un gruppo isterico e rissoso, persistendo nella linea di attaccare e gettare fango sul nostro Partito e sui suoi iscritti con ogni pretesto.

Il Circolo PRC “Enrico Berlinguer” di Bruxelles :

 respinge fermamente questo ennesimo attacco da parte di uno dei maggiori quotidiani italiani, come ultimo episodio di una campagna denigratoria in atto già da tempo con inusuale virulenza ;

 condanna con forza gli attacchi palesemente ingiustificati e malevoli provenienti da una ex iscritta, già espulsa dal Partito per evidente indegnità, e che oggi agisce per interessi che non conosciamo né ci interessa conoscere, ma che non hanno niente a che fare con la politica ;

 esprime tutto il suo appoggio e solidarietà alla compagna Nora Tagliazucchi, trascinata suo malgrado in una storia di così basso profilo ;

 sostiene i compagni all’estero che lavorano tutti i giorni con grande impegno e generosità, ciascuno nei limiti delle proprie capacità, portando avanti il nome, le istanze e le battaglie del nostro Partito tra i nostri concittadini e gli interlocutori politici e sociali locali ;

 auspica un intervento deciso da parte degli organismi nazionali competenti del nostro Partito, che chiarisca una volta per tutte i ruoli e le responsabilità di questa indegna storia, e restituisca come dovuto l’onore e il rispetto alla compagna Nora Tagliazucchi, a tutti i compagni del Partito in Europa e in ultima analisi al Partito stesso.

Bruxelles, 24 Novembre 2006.

Il Segretario Mario Gabrielli Cossellu

http://users.coditel.net/eberlinguerprc/

http://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=15485

http://www.rifondazione.be/testi/com_cds24-11-2006.pdf