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Diritti o menzogne

Publie le venerdì 6 febbraio 2004 par Open-Publishing

Democrazia Governi Viviana Vivarelli

di Viviana Vivarelli

La Procaccini di Forza Italia, spaventata dalla massa di bambini che hanno protestato a Roma
contro la Moratti, presenta una legge che punisce con un milione di multa gli adulti che portano
bambini nei cortei e impone agli organizzatori di sciogliere un corteo appena vedono un bambino.
Siamo proprio nell’assurdo e nella malafede.

A parte che un adulto interpellato puo’ sempre dire che stava passando di li’ per i fatti suoi e
senza partecipare al corteo e vorrei vedere come si prova il contrario, ma poi cosa si vuole fare
con questa legge? Con la scusa di proteggere i bambini si cominciano a mettere sanzioni sulla
liberta’ democratica di manifestazione che e’ garantita addirittura dall’articolo 17 e 21 della
Costituzione? Lo sa questa parlamentare che e’ un diritto fondamentale del cittadino e non e’ un reato?

Ha qualche idea vaga di cosa siano i diritti democratici? Oppure, si parte dalla censura ai bambini
per arrivare alla punizione di qualunque assembramento superiore alle tre persone, come nel
fascismo? Insomma e’ la democrazia attiva che da’ fastidio? E’ il diritto di critica? E a che eta’, di
grazia, uno potrebbe esercitare questo diritto? Forse mai, visto che anche la Guzzanti o Biagi sono
stati considerati come fantolini da allontanare. E visto che a Bologna Garagnani ha chiesto
indisturbato un telefono azzurro affinche’ i bambini potessero denunciare i loro professori, se facevano
critiche al governo, chiediamo: dunque i bambini non devono essere educati a difendere i loro
diritti ma possono essere educati a fare delazione politica?

Si accorge la Procaccini in che vespaio
si e’ cacciata? E per fortuna che il Giornale dell’esimio cavaliere in prima pagina ci aveva messo
addirittura la fellatio di un pedofilo su un minore! Purche’ tenga la bocca chiusa, di un bambino
si puo’ mostrare quel che si vuole! Ma a quale eta’, di grazia, dovremmo esercitare la facolta’ di
pensare? Qui si parte dal riconoscimento di diritti fin da quando siamo un embrione, poi di colpo,
nascendo, perdiamo tutti i diritti per diventare inabili a intendere e a volere?

Si guardi le
origini della democrazia, quando ad Atene il padre portava il figlio bambino nell’agora’ e gli
insegnava quali erano le leggi dello stato e cosa si doveva fare per essere buon cittadino e difendere la
liberta’ e la democrazia. O forse i compiti di un genitore sono solo quelli di mettere il figlio
davanti alla tv perche’ si infarcisca la testa passivamente e diventi un buon compratore?