PAOLO FERRERO: COSA ASPETTA CGIL A INDIRE LO SCIOPERO GENERALE?

ICHINO, SACCONI-BERLUSCONI, CONFINDUSTRIA. COSA ASPETTA CGIL A INDIRE LO SCIOPERO GENERALE?

Giugno 9, 2008

Non condivido in alcun modo la proposta che l’esponente del Pd, l’onorevole Pietro Ichino, ha formulato sul Corriere della Sera di oggi. Nella sua proposta, infatti, c’è una subalternità molto, troppo, pesante, nei confronti delle ragioni e della forza delle imprese e in particolar modo di Confindustria, che è arrivata a proporre - proprio in questi giorni - i “contratti individuali” mentre il ministro del Welfare Sacconi ha pensato bene di annunciare la sostanziale manomissione del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, a danno dei lavoratori che muoiono.

Con la proposta Ichino, peraltro, si creerebbe un doppio mercato del lavoro perché gli attuali lavoratori conserverebbero l’art. 18 mentre i nuovi assunti non lo avrebbero. Una situazione assurda, che vedrebbe, nel giro di breve tempo, nessun lavoratore avere più la tutela dell’articolo 18.

“Chi tocca l’articolo l’articolo 18 muore?”, dice Ichino, parlando di presunti “tabù” della sinistra e - sic - della destra?! E no, caro Ichino, qui a morire sono i lavoratori, e tutti i giorni. E, a “morire”, sul piano politico, sociale e sindacale è la sinistra di questo Paese ove mai dovessero passare proposte come la sua.

Ecco perché la risposta della sinistra sociale e di opposizione, l’unica ancora esistente in italia, quella che vuole difendere i lavoratori, non può che essere una sola: sciopero generale contro il governo delle destre, contro Confindustria e contro proposte come queste.

Ecco perché rinnovo la domanda che ho già formulato ieri - dopo aver assistito allo show di Berlusconi e Sacconi davanti alla platea dei Giovani confindustriali, elementari e netti nelle loro idee ferocemente antisindacali, - domanda che giro a quello che resta il più grande sindacato del Paese, la Cgil: cosa aspetta a proclamare un grande sciopero generale?