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Dopo la guerra preventiva anche i processi preventivi per terrorismo probabile

Publie le domenica 8 febbraio 2004 par Open-Publishing

Internazionale Attentati-Terrorismo Governi Viviana Vivarelli

di Viviana Vivarelli

Minority report?

Dopo la guerra preventiva anche i processi preventivi per terrorismo
probabile

Siamo alla caccia alle streghe presunte? Abbiamo una nuova inquisizione
pretestuale?

Nel quadro della legislazione anti-terrorismo, Davis Blunkett, ministro
degli interni britannico, ha annunciato, nel corso di un suo recente viaggio
in India e in Pakistan, un nuovo piano per la sicurezza nazionale,
che autorizzerebbe l’incriminazione e la condanna di presunti terroristi
britannici, sulla base di una colpevolezza probabile, per prevenire
eventuali attacchi suicidi.

Si tratta di una razionalizzazione della legge antiterrorismo del 2000,
delle misure previste dalla legge del2001, dopo l’11 settembre, con un
nuovo provvedimento che prevede, sull’esempio del "Patriot Act "americano,
una detenzione a tempo illimitato, sulla base del cosiddetto ’saldo delle
probabilità’. Le prove verrebbero mantenute ’top secret’ per proteggere i
servizi di intelligence". Il testo prevede inoltre di tenere la
difesa dell’imputato all’oscuro di prove sensibili dal punto di vista della
sicurezza. Blunkett ha dichiarato "Noi dobbiamo inserire la prevenzione
in una nuova categoria, e cioé intervenire prima che l’atto venga
commesso e non dopo."

Un processo alle eventuali intenzioni? L’avvocatessa Kennedy, in
un’intervista alla BBC ha dichiarato: "Ci sembra che Mr. Blunkett
prenda lezioni di giurisprudenza da Robert Mugabe".
Si tratta di un addio al diritto nella patria del diritto? Speriamo
vivamente di no, per i britannici e per gli Europei.