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intercettazioni

Publie le mercoledì 11 giugno 2008 par Open-Publishing
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E’ scattata l’operazione ’intercettazioni’ con numeri gonfiati e menzogne lampanti, quando la normativa italiana era gia’ la piu’ garantista d’Europa, garantista ovviamente per il crimine, non per lo svelamento del reato.

Intanto non e’ vero, come strilla Libero, che tutto il paese sia intercettato.

Nel 2007 le intercettazioni richieste dalla Magistratura sono state 124.000 e hanno riguardato lo 0,2% della popolazione, un numero molto basso di soggetti che e’ addirittura minore degli indagati ed erano gia’ mirati, senza la svolta strombazzata da B, ai reati della criminalita’ organizzata.

E non e’ vero, come dice Alfano, che nelle intercettazioni si spende un terzo del budget della Giustizia, visto che si sono spesi 224 milioni di euro contro 7 miliardi, e addirittura 84 milioni in meno del 2005.

Oltre a cio’ l’indagato ritenuto colpevole deve per legge rendere allo Stato il costo anche delle intercettazioni e se non lo fa la colpa e’ solo del ministro della Giustizia che non fa valere la legge.

Come se non bastasse, basterebbe ammodernare le tariffe per ridurre di molto la spesa o fare come in Germania dove lo Stato al momento di concedere le licenze telefoniche esige tariffe ridotte per i servizi giudiziari.

Se in Italia le spese lievitano, qui come ovunque, e’ perche’ in ogni cosa tutti pascolano con larghezza e a Telecom come agli altri gestori si sono concesse munificenze mai viste e in modo bypartisan. Se fosse in vigore una politica contro gli sprechi, non si taglierebbero le intercettazioni indispensabili alla giustizia per scoprire i lestofanti ma i costi esagerati che ogni operazione pubblica comporta.

Anche qui, come in tutti i comparti, il capitolo intercettazioni e’ privo di trasparenza economica e normativa, per la gloria dei ladri di Stato, con numeri inventati e conti taroccati.

Ma il polverone e’ partito. E lo scopo lampante e’ evitare che si connetta la politica a mafia e a malaffare, a corruzione, a connivenza, a furto consentito, a depredazione. Lo scopo e’ offuscare la verita’ e nascondere le prove.

Per questo le intercettazioni si faranno ma esulando da quello che alla casta importa: il reato finanziario, il furto di Stato, la corruzione politica, su cui la casta prospera.

Potremmo assicurare ai lestofanti che il piano riuscira’.
E cio’ facendo, Berlusconi, acquista anche il 6% in piu’ di consenso, quando Prodi, in 20 giorni crollo’ rovinosamente. Cosi’ va il mondo, dove chi fa le soperchierie piu’ grosse vince di piu’ di chi le fa piu’ piccole.

E la deriva dell’Italia fuori dai paesi civili prosegue rovinosamente.

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Masada n. 723. Fame e spudoratezze

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