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Legnano: Cronaca di un congresso di circolo del PRC

Publie le giovedì 19 giugno 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

Cronaca di un congresso di circolo

di Luciano Barracco, Circolo Prc Legnano (MI)

Siamo ad un passaggio difficile della vita di questo nostro partito. Rabbia, paura, disillusione sono sentimenti diffusi tra gli iscritti ad una comunità che dopo 17 anni di storia si trova nella condizione di dover lottare per affermare una presenza organizzata nel nostro paese.

Ma c’e’ anche la consapevolezza che occorre reagire immediatamente, riprendere la parola, tornare a far prevalere una logica di partecipazione democratica dal basso, ritrovare una dimensione collettiva del nostro agire in opposizione a quelle logiche oligarchiche e autoreferenziali praticate dai nostri gruppi dirigenti.

Quando il terreno del confronto è rappresentato dalla centralità dei contenuti e la parola restituita ai circoli e ai suoi iscritti, il risultato può anche essere sorprendente.

Sono reduce dal congresso cittadino del paese nel quale risiedo. Una vigilia che, non lo nascondo, presentava elementi di apprensione e preoccupazione. Devo anche ammettere che la generosità delle compagne e dei compagni, alla fine, è prevalsa e la due giorni congressuale si è conclusa con un risultato decisamente incoraggiante.

Partecipazione al dibattito oltre l’80%, un livello degli interventi davvero elevato e una platea degli invitati numerosa e attenta alle dinamiche avviate dal nostro confronto.

Il maggior numero dei consensi è stato raccolto dalla mozione 1 “ Rifondazione Comunista in movimento” (21 voti).

Molto apprezzati i richiami alla gestione unitaria del partito per il dopo congresso e i passaggi del documento in cui si afferma di volere rilanciare il PRC per l’oggi e per il domani.

Una critica serrata è stata invece riservata all’esperienza della Sinistra Arcobaleno, per il metodo ma anche per il merito, e alla strategia del Congresso di Venezia considerato un errore di impostazione che ha messo a repentaglio la nostra stessa esistenza. Infine, amarezza per le anomalie registrate riguardo al fenomeno del tesseramento “ gonfiato”; una modalità che non può appartenerci sotto il profilo etico e che va contrastata con decisione.

In definitiva un congresso che si è rivelato una prova di grande maturità e che nel suo piccolo vuole lanciare un messaggio chiaro ed incisivo: i militanti sono il cuore pulsante della nostra comunità!! La risalita sarà durissima e dall’esito non scontato.

O si riparte da loro o sarà notte fonda!!