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PRC: In risposta alla nota del coordinamento della Mozione 2

Publie le venerdì 4 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

In risposta alla nota del coordinamento della Mozione 2

di Il coordinamento del Documento 1

Come abbiamo già detto, non vogliamo intervenire in dibattiti impropri sulle decisioni della Commissione Congressuale. Commissione che è organo che deve decidere in piena autonomia la corretta applicazione delle norme che regolano la nostra vita interna nello svolgimento dei congressi. Ci limitiamo a ricordare che la decisione di annullare il congresso del circolo di Reggio Centro è stata presa per il fatto che i partecipanti a quel congresso non risultavano iscritti, come la stessa nota della seconda mozione conferma. E che è stata assunta con il solo voto contrario dei rappresentanti della mozione 2.

Sul tesseramento reiteriamo invece la preoccupazione fortissima che abbiamo espresso in questi giorni rispetto alle dinamiche che si stanno manifestando in maniera grave in alcune realtà, sia pure geograficamente delimitate. Utilizzo delle tessere 2008 per raddoppiare la platea degli eventi diritto al voto, spesso non ritesserando gli iscritti 2007, con un abuso del regolamento che va contro la norma e lo spirito dello Statuto.

Casi ormai non più episodici di neoiscritti che sono esponenti di altre formazioni politiche. Casi di persone neoiscritte, su cui si sono operate verifiche, che hanno dichiarato di non sapere di aver aderito a Rifondazione. Congressi di circoli con centinaia di tesserati che durano un’ora, giusto il tempo di votare. Territori in cui il numero di iscritti si avvicina a quello dei voti raccolti alle ultime elezioni (la stessa Reggio Comune avrebbe circa 1600 iscritti se si contano le richieste di iscrizioni a Reggio Centro a fronte dei 3075 voti per la Sinistra Arcobaleno alla Camera nelle ultime elezioni).

Che ci sia un tesseramento gonfiato a fini congressuali è sotto gli occhi di tutti, ed è un problema politico assai serio. Che le tessere vengano fatte perlomeno rispettando le regole formali, ci sembra il minimo.

La preoccupazione per processi che rischiano di produrre degenerazioni nella nostra comunità è molto grande. Crediamo sia responsabilità di tutti evitare che questi guasti si producano e ritrovare le modalità di un confronto limpido sulla politica.