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Questo congresso sprigiona un’anima politica che non appartiene ai compagni meridionali

Publie le sabato 5 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

Questo congresso sprigiona un’anima politica che non appartiene ai compagni meridionali

di Matteo

Noi pensiamo di ricostruire un partito di lotta e di opposizione. Noi crediamo che la lotta sociale e politca sia l’unico mezzo per liberare “gli scarti sociali”.

Le donne e gli uomini del sud non condividono e non si lasceranno igabbiare nelle ragnatele clientelari. Quando accade in tanti circoli è il frutto della degenerazione del nostro partito, consegnato ad “individui” attaccati alle logiche di spartizioni municipali.

Noi, compagni del sud, non vogliamo e non permetteremo che nel nostro partito si radichi la mala pianta del craxsismo o, peggio, del cesarismo. Questo prodotto politico-clientelare ci danneggia, oggi e domani. Oggi, perchè si alterano i risultati congressuali, screditando, ulteriormente, la nostra militanza politica e il nostro partito; domani, perchè dovremmo gestire il contraccolpo politico, sociale, organizzativo ed elettorale dei tanti iscritti sottomessi al “signore” locale.

Compagni, è proprio vero: in questa nostra terra si alimenta, l’opportunismo, il cittadino furbo, che mira, hic et nunc, al particolare.

Ma il nostro impegno è un impegno esistenziale per emancipare la nostra gente, ma anche coloro che ci impediscono di trasformare lo stato esistente. Chi può, bloccasse questa vergogna dei tesseramenti gonfiati.

Chi può, dica al compagno Vendola che questo è il modello meridionale dei mazzieri fascisti di ieri e di oggi.