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AAA Liberazione: cercasi giornale comunista

Publie le lunedì 7 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

AAA Liberazione: cercasi giornale comunista

di Niccolò Gherarducci, CPF Livorno e coordinatore GC Circolo di Rosignano

Antonella Mannari, Comitato Direttivo Circolo di Rosignano

Riguardo l’editoriale di Liberazione di venerdì 4 luglio sentiamo il dovere di esprimere la nostra opinione.

A Rosignano (Federazione di Livorno) abbiamo concluso appena ieri il Congresso. Il nostro Circolo conta 281 iscritti. Un Congresso articolato in due giornate, animato da un lungo dibattito. I nostri interventi, di semplici compagni e compagne, sono stati circa 20.

Come Circolo abbiamo fatto un grande lavoro, unitariamente e senza propagandare per nessuna delle 5 mozioni, per allargare il dibattito e la partecipazione al Congresso.

Evidentemente non siamo stati bravi come i compagni calabresi considerato che al voto hanno partecipato “soltanto” 66 compagni e compagne.

Ciò che dispiace è che a fronte di 385 votanti, nel Circolo di Reggio Calabria centro, non vi siano stati interventi, probabilmente, pensiamo che nessuno avesse niente da dire. Peccato!!

Che strano però, noi abbiamo moltissima difficoltà a ritesserare i compagni iscritti nel 2007, e in altre parti d’Italia, soprattutto al sud, si riesce, al contrario, non solo a rinnovare tutte le tessere del 2007, ma, addirittura, a raddoppiare il dato con nuove iscrizioni in breve tempo e perfino a superare di molto i voti presi alle ultime politiche dalla sinistra arcobaleno (Cosenza – SA: 924 voti, platea congressuale: 2843). Questi compagni sono davvero bravi. Complimenti!!!!

Riteniamo che i fatti accaduti in Calabria siano di una gravità inaudita, scusateci quindi se non ci sorprende affatto che questo congresso sia stato annullato, peraltro annullato dall’organo preposto a prendere tale decisione, la Commissione Nazionale per il Congresso.

Quando sul nostro giornale compaiono articoli come quello odierno proviamo veramente rammarico ed indignazione.

La redazione del nostro, e sottolineiamo nostro, giornale ha ritenuto opportuno prendere posizione. Una posizione che non tutela e garantisce coloro i quali si sono impegnati a svolgere un congresso regolare e, appunto a non “gonfiare” la platea degli iscritti per manipolare l’esito dello stesso.

Liberazione, fino a prova contraria, è l’organo di stampa di tutto il Partito e non, come accade da diverso tempo, solo di alcuni oppure della redazione.

Questo non è il primo episodio in cui Liberazione si mette in evidenza, in negativo. La scorsa estate venne promossa una campagna anti-cubana; durante le scorse elezioni, prima che gli organismi dirigenti del Partito prendessero le decisioni, Liberazione dava già come immutabile ed irreversibile il processo di unificazione de La Sinistra-Arcobaleno; d’altra parte il nostro giornale avrà seguito il comportamento dei dirigenti di allora, per cui il processo unitario sarebbe andato avanti “con chi ci sta ci sta” e i comunisti sarebbero rimasti una tendenza culturale.

Il nostro Circolo, caro Direttore, ogni domenica distribuisce 140 copie di Liberazione.

Stando così le cose, all’insediamento del nuovo Comitato Direttivo proporremo la sospensione della distribuzione del nostro quotidiano fino a quando Liberazione non tornerà ad essere un giornale comunista.