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SINISTRA: VIGILIA DI CONGRESSI. NEL PRC ACCORDO VICINO?

Publie le venerdì 18 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

SINISTRA: VIGILIA DI CONGRESSI. NEL PRC ACCORDO VICINO?

(ASCA) - Roma, 17 lug - Sale la febbre in Rifondazione a una settimana dal Congresso, che si terra’ a Chianciano dal 24 al 27 luglio. I numeri dicono che nessuna delle cinque mozioni ha raggiunto il consenso della maggioranza assoluta dei partecipanti ai congressi locali.

Secondo le stime non ancora ufficiali, le percentuali darebbero questo quadro: mozione Vendola 46,8%, mozione Acerbo-Ferrero-Grassi 40,6%, mozione Pegolo 7,8%, mozione Bellotti 3,2%, mozione Russo-De Cesaris 1,5%. Nel centro-sud, sarebbe prevalente il documento politico che ha come primo firmatario Nichi Vendola, mentre al centro-nord vincerebbe quello sottoscritto da Paolo Ferrero.

Messe da parte le polemiche sul tesseramento e su eventuali ricorsi alla magistratura per qualche congresso locale annullato per ’’rigonfiamento degli iscritti’’, in queste ore si intensificano i contatti tra i vari gruppi del Prc per tentare una ricomposizione unitaria che eviti l’ennesima frattura o scissione. La situazione e’ drammatica.

In gioco c’e’ la stessa esistenza del partito con relativo logo elettorale e cassa del finanziamento pubblico (per altro sforbiciata dopo il non raggiungimento del quorum per avere una rappresentanza parlamentare).

Paolo Ferrero, anche con un intervento su ’’Liberazione’’, fa capire che la via di uscita potrebbe essere: via libera all’elezione di Nichi Vendola a segretario del partito, presentazione autonoma alle elezioni europee del 2009 (cioe’ con il proprio simbolo), rilancio del Prc dall’opposizione (per ’’evitare che il comunismo diventi folclore e venga derubricato dalla politica’’), rinuncia alla ’’costituente della sinistra’’ (cioe’ all’aggregazione con cio’ che resta della sinistra radicale dopo il flop della lista Sinistra-Arcobaleno nelle ultime elezioni europee). Questa sarebbe la base di un accordo accettabile anche per Claudio Grassi.

Al gruppo che fa riferimento a Nichi Vendola (Gennaro Migliore, ex capogruppo a Montecitorio, l’ex segretario Franco Giordano, l’ex sottosegretario Alfonso Gianni, eccetera) la proposta di Ferrero e Vendola e’ ritenuta insufficiente: ’’Vendola rischierebbe di diventare un segretario ingabbiato tra veti e ricatti, impossibilitato a praticare una linea politica’’. Quindi, da questo versante si ribatte: ’’Bene il rilancio del partito come priorita’, ma nessuna chiusura al rapporto unitario con altre forze’’.

Come uscirne, allora? ’’Il rafforzamento della Sinistra europea, come polo di aggregazione alternativo al Partito del socialismo europeo, e’ costitutivo del nostro progetto politico’’, avverte Ferrero, facendo capire che non c’e’ possibilita’ di accordo per le elezioni europee con Sinistra democratica di Claudio Fava che invece reca perfino nel proprio logo il riferimento al socialismo europeo.

In caso di accordo interno tra le due componenti maggioritarie del Prc, ad essere sacrificato sarebbe proprio il rapporto con Sinistra democratica. Coloro che fanno riferimento al movimento degli ex diessini di Fabio Mussi e Claudio Fava, interlocutori privilegiati di una eventuale ’’costituente della sinistra’’, dovrebbero prendere atto che non sono possibili soluzioni unitarie con il Prc in vista delle elezioni europee. Con tre eurodeputati uscenti (Giovanni Berlinguer, Pasqualina Napoletano, Claudio Fava), per sopravvivere Sinistra democratica potrebbe essere costretta a chiedere qualche candidatura indipendente nelle liste del Pd.

Il rinchiudersi di Rifondazione nella propria trincea per salvare se stessa potrebbe avere altri effetti politici. Si chiuderebbe per esempio ogni dialogo con i Verdi, che da domani fino al 20 luglio terranno il proprio Congresso a Chianciano terme (dopo l’uscita di scena dell’ex leader Alfonso Pecoraro Scanio, sara’ Grazia Francescato la nuova leader a cui verra’ affidato il difficile compito di ricostruire il Sole che ride?).

Inizia intanto domani a Salsomaggiore, con la parola d’ordine ’’Ricostruire la sinistra’’, il Congresso del Pdci.

’’Faremo la proposta dell’unificazione delle forze comuniste in Italia, una proposta rivolta in primo luogo a Rifondazione’’, annuncia il segretario Oliviero Diliberto. Il Pdci e’ intenzionato a lanciare la proposta di una unica lista elettorale con il Prc a iniziare dalle prossime elezioni europee. Ma pure in questo partito c’e’ una minoranza: fa capo a Katia Bellillo. Con il 12% dei voti intorno a una propria mozione, questa componente si dice favorevole ’’a una costituente della sinistra’’ e non solo alla riunificazione dei comunisti.

Ultima curiosita’ nell’area della sinistra radicale.

Fausto Bertinotti, ex leader di Sinistra-Arcobaleno nelle elezioni politiche dello scorso aprile, ha indetto una conferenza stampa lunedi’ prossimo (alle 11,30 presso la sede della Federazione della stampa a Roma) per presentare la rivista da lui diretta ’’Alternative per il socialismo’’, da domani in edicola con un numero speciale dedicato al tema ’’Le ragioni di una sconfitta’’. Per quanto riguarda la partecipazione di Bertinotti al Congresso di Rifondazione, si sa solo che vi partecipera’ come delegato eletto dalla Federazione di Cosenza e che pronuncera’ a Chianciano un intervento di sette minuti, il tempo massimo concesso a qualsiasi delegato. Per quanto riguarda la metodologia di apertura e chiusura del Congresso del Prc, pure su questo non e’ stato raggiunto un accordo. Potrebbero esserci cinque introduzioni, una per ogni mozione in competizione, e altrettante repliche finali. Il nuovo segretario sara’ infatti eletto dal Comitato politico che uscira’ dal Congresso, ammesso che si giunga a una soluzione unitaria o condivisa.

Gar/Gas/alf