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Lettera aperta al compagno Nichi Vendola

Publie le venerdì 18 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

Lettera aperta al compagno Nichi Vendola

di Gilberto Volta, Collegio di Garanzia della Federazione di Bologna

Caro Nichi,

ho letto la tua lettera a tutto il Partito su “Liberazione” dell’11/07/2008 e ho letto le pagine 1, 2, 3 del giorno dopo.

Condivido lo scritto del compagno Maurizio Acerbo. Perciò, dopo aver tirato un profondo sospiro di sollievo per il tuo spirito unitario (dopo che avevi minacciato la “disobbedienza” alle decisioni di una istanza del Partito), ti invito caldamente a fare un visibile passo indietro.
Cioè:

1 – dovresti dire che, dopo Chianciano, non farai il Segretario del Partito in quanto in un Partito così spaccato a metà è giusto che ci sia una Segreteria collegiale con tutte le mozioni.

(Se, poi, ti toccherà farlo, non avrò nulla in contrario, ma dovresti accettare tale incarico dopo il Congresso, non autoproporti prima: una cosa del genere suona molto male).

2 – Dovresti dire che non ci sarà nessuna “costituente di sinistra” perché questa proposta non ha la maggioranza del Partito (o, se l’avrà, sarà talmente risicata da apparire ridicola). Essa, soprattutto, prelude – nella interpretazione di molti – al superamento del Prc. Se, anche, tale interpretazione fosse sbagliata, occorre abrogare la proposta perché così è per lo meno troppo equivoca (stanti i discorsi fatti in campagna elettorale e subito dopo la sconfitta) e perché il Prc serve per l’oggi e per il domani senza dubbi di qualsiasi genere.

Quello che serve, infatti, è una forte e chiara politica delle alleanze su basi programmatiche con tutte le forze politiche, sociali, di movimento di sinistra e, anche, con forze riformiste o di centro su obiettivi ben precisi e molto chiari nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori, del ceto medio produttivo, commerciale, impiegatizio, della cultura e degli intellettuali o nell’interesse generale del Paese.

3 – Dovresti dire, quindi, per raggiungere questi obiettivi, che serve un rilancio in grande stile del Prc con tutte le forze che abbiamo e con tutta l’efficacia di cui saremo capaci. Occorre un grande partito comunista perché occorre un cambio di società: dal capitalismo al comunismo (la cui prima fase è sempre stata definita socialismo).

Cioè, poiché il capitalismo esiste ancora nella sua essenza (con tutte le sue evoluzioni e con tutti i suoi cambiamenti), esiste ancora la necessità di un Partito comunista (con tutte le sue evoluzioni e con tutti i suoi cambiamenti), che si prefigga il compito storico di superarlo.
Caro Nichi, avrei tantissime altre cose da dire, ma questa volta mi fermo qui.

Sarei lietissimo se, in qualche modo, mi ascolterai.

Cari saluti da un comunista.