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Congresso Prc, quattro mozioni per un documento. Vendola non ci sta

Publie le domenica 27 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

Congresso Prc, quattro mozioni per un documento. Vendola non ci sta

CHIANCIANO - I nodi cominciano a sciogliersi e , salvo colpi di scena, le conclusioni del congresso saranno quelle indicate da un lungo e articolato documento votato dalla commissione politica presentato al Congresso da Giovanni Russo Spena, ex capogruppo di Rifondazione comunista.

Lo hanno votato le quattro mozioni che si sono opposte alla linea strategica della mozione Vendola, quella della “ costituente della sinistra”. La mozione due ad un certo punto ha abbandonato i lavori della Commissione ed ha elaborato un proprio documento. Le diversità, i punti di dissenso non sono di poco conto tanto che perfino sull’andamento dei lavori si registrano discordanti versioni. Burgio, mozione tre, e De Cesaris, mozione cinque, come già aveva fatto Russo Spena raccontano al congresso i lavori di un gruppo ristretto che aveva il compito di predisporre una bozza sulla quale raccogliere proposte di modifica,emendamenti.

Dicono Burgio e De Cesaris, autori di una prima stesura, che sono stati apportati numerosi cambiamenti al testo iniziale.Quando si è passati alla fase finale gli esponenti della mozione due se ne sono andati. Graziella Mascia, invece, accusa la maggioranza rappresentata dalle quattro mozioni di “ aver impedito la ricerca dell’unità e che si è trovata di fronte un “documento con cinque punti già confezionato”. Esclama fra i fischi di una parte dell’assemblea che “ si può tenere il simbolo ma si può cancellare la storia”. Con questa premessa fortemente polemica ed in un clima via via più teso tocca a Gennaro Migliore, già capogruppo del Prc alla Camera, presentare il documento della mozione due. Con questo documento prende corpo il tentativo di accreditare la tesi che la ricomposizione unitaria era possibile.

Per alcuni aspetti infatti le proposte della mozione Vendola non sono molto diverse da quelle delle altre mozioni. Da qui l’accusa di provocare una “rottura premeditata”,senza motivazione politica per impedire a Vendola di diventare segretario. Basta leggere la parte finale del documento in cui si accusano la quattro mozioni di privilegiare “ la gestione del partito” rispetto alle scelte politiche. Ma al di là di taluni aspetti comuni gli “impianti” dei due documenti sono diversi,prospettano due visioni del partito.Le differenze sono chiare.I delegati hanno ampio materiale sul quale scegliere.