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Rifondazione incorona Ferrero

Publie le domenica 27 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

Il partito si spacca, l’ex ministro è il nuovo leader.

Vendola sconfitto «Nessuna scissione, ripartiremo»

CHIANCIANO TERME

Paolo Ferrero è il nuovo segretario di Rifondazione comunista. Lo ha eletto il nuovo Comitato politico nazionale del partito, con 142 sì e 134 no, 4 schede bianche e un astenuto. Subito dopo la proclamazione del risultato, i militanti che lo hanno sostenuto nella battaglia congressuale hanno intonato Bella ciao e l’Internazionale.

Nichi Vendola, candidato dell’area bertinottiana, che aveva ottenuto la maggioranza relativa nei congressi locali ma non ha trovato una intesa con le altre mozioni che consentisse di superare il 50 per cento, ha lasciato il Palaterme di Chianciano prima della proclamazione della elezione del suo rivale.

«Voglio una Rifondazione comunista che rimetta al centro le questioni sociali del Paese e l’opposizione al governo Berlusconi per tutelare le condizioni di vita di lavoratori e pensionati» ha detto Ferrero.

«Quella che ha vinto il congresso - continua l’ex ministro del governo Prodi- è una coalizione che ha posizioni anche diverse, ma che è unita da tre cose: che Rifondazione Comunista c’è per l’oggi e per il domani e che dobbiamo ripartire da qui; che c’è bisogno di rimettere al centro il lavoro sociale; e infine che per far questo c’è bisogno di maggiore autonomia dal Pd. Un partito che sappia essere il cuore dell’opposizione e della sinistra, non una costola esterna del Pd».

Sul tema dell’alleanza con Veltroni, Ferrero precisa a proposito delle amministrative: «Ho detto una cosa semplice: non ci sono le condizioni per un accordo di governo centrale, ma questo non vuol dire assolutamente che si rompono tutte le giunte locali, diciamo solo che queste saranno verificate sulla loro capacità di incidere sulla vita della gente.»

Nichi Vendola è deluso: «Credo che la scelta di Paolo Ferrero sia un errore per questo partito, quindi invito i delegati a votare no sulla scheda» dice prima di ripartire per la Puglia. «Non abbandoniamo la battaglia, che non riguarda i giochi di potere nel Prc, ma la restituzione di una sinistra che parli al Paese» incalza il governatore.

Vendola fa un appello al popolo di Rc affinchè possa essere allargata la partecipazione e il tesseramento per portare a un rovesciamento di questa linea. Il governatore della Puglia afferma inoltre che «non c’è abbandono, non c’è scissione: a settembre l’area che fa capo alla mozione numero 2, che prenderà il nome di “Rifondazione per la sinistra”, convocherà la prima manifestazione e si doterà di strumenti di lotta politica e di informazione. Da questa sconfitta - conclude - noi ripartiamo: nelle sconfitte c’è sempre il seme del futuro».

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