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Il voto dei parlamentari per il mantenimento delle truppe italiane in Irak, numeri e nomi.

Publie le venerdì 20 febbraio 2004 par Open-Publishing

Guerre-Conflitti Partiti Viviana Vivarelli

di Viviana Vivarelli

Consideriamo molto grave che il Polo abbia chiesto subdolamente il voto non per la sola missione
italiana in Irak ma cumulativamente per tutte le missioni italiane all’estero, anche per quelle
compiute sotto l’egida dell’ONU, come se l’invio di truppe all’interno di una concertazione
internazionale o a fianco di paesi spudoratamente aggressori e contro il parere dell’ONU e degli altri
organismi internazionali fosse esattamente la stessa cosa.

In quanto cittadini ci chiediamo se sia legale e democratico che l’approvazione di decisioni gravi
per la nostra democrazia sia attuata su leggi-vagone dove c’e’ dentro di tutto, appiccicando
contenuti dissimili tra loro in un voto comune, in una notte dove tutte le vacche sono nere.
Ci chiediamo anche con quale rispetto verso i parlamentari della stessa maggioranza si usi il voto
di fiducia nei casi in cui essi stessi non esprimono una posizione univoca e vengono dunque
forzati a votazioni prive di discussione ed emendamenti nella mancanza di qualsiasi rispetto per la loro
identita’ e coscienza e nel disprezzo per la stessa istituzione parlamentare, vanificata a organo
non piu’ deliberativo ma meramente esecutivo del presidente del consiglio, in un totale
annullamento di distinzione di poteri.

Riteniamo che l’ubbidienza alla legge debba valere unitamente all’interno di uno stato come nei
rapporti tra stati e che chiunque attui comportamenti gravemente lesivi della pace, della sicurezza,
dell’ordine e della vita, sia all’interno di uno stato che nei rapporti tra stati, si ponga con
cio’ stesso fuori di ogni diritto e ragione.

Consideriamo gravemente lesiva la posizione di una maggioranza che difende e appoggia chi si e’
messo contro ogni normativa internazionale e costringe il nostro paese a schierarsi contro la legge
ordinaria, internazionale e costituzionale, riproponendo in modo vacuo e acritico motivazioni che
negli altri paesi aggressori sono state gia’ poste sotto inchiesta e abbondantemente contestate
dall’opinione pubblica e dagli stessi servizi segreti come false e costruite con artificio e
menzogna.

Consideriamo anche che nessuno e’ riuscito minimamente a comprendere le divisioni dell’opposizione
tra
astensionisti, parlamentari che uscivano dall’aula, e votanti, e che il giudizio di tale
disarticolazione e’ e resta di condanna e non diventerà positivo nemmeno nella storia futura, a maggior
ragione poche ore dopo il formarsi di una coalizione che si impegnava in una condotta quanto piu’
possibile unitaria e di cui si e’ disatteso il punto fondamentale: la difesa e il mantenimento della
pace.

Chiunque abbia a cuore il futuro del mondo giudica egualmente gravissimo, nelle due compagini
parlamentari, lo schieramento a favore di una guerra illegittima, pericolosa e basata su cause
falsificate, e l’intento di proseguirla nonostante tutte le prove contrarie sia da parte dei parlamentari
della maggioranza che dell’opposizione. I sottili distinguo non servono quando il risultato e’ il
mantenimento di truppe italiane in un equivoco scenario di guerra.

Qualcuno almeno abbia il pudore di proporre un corpo di pace formalmente e sostanzialmente
distinto da truppe di guerra cosi’ da chiamare le missioni col nome che loro compete.

Il nostro parlamento, nella maggioranza dei suoi membri, dimostra di essere vecchio, non aderente
a principi etici universali, purtroppo ancorato a schemi obsoleti che ancora premiano la violenza
e l’arroganza del piu’ forte, schemi che il mondo civile vorrebbe relegare ai tempi della giungla
e della pirateria, in nome del rispetto di principi universali comunemente partecipati e di un
ordine internazionale piu’ forte, in grado di regolare opposizioni e contrapposizioni senza il
ricorso alla guerra, e meno che mai a guerre decise unilateralmente per il vantaggio economico di
qualcuno.

Coloro che nei fatti hanno permesso che si rinnovasse l’illegittima missione italiana in Irak non
possono considerarsi all’interno del Movimento per la Pace.

Gli stessi sarebbero pregati di non dispiegare false bandiere di pace o di fare insincere marce di
Assisi e di parlare da pulpiti di doppiezza.

Elenco dei senatori:

DS-Ulivo tot. 63
 
Hanno votato NO 17
_ Non hanno votato NO 46
 
Margherita-DL- Ulivo Tot. 36
 
Hanno votato NO: 4
_ NON hanno votato NO 32
 
VERDI: Totale 10
 
Hanno votato NO: 10
 
GRUPPO per le autonomie Tot. 10
 
Hanno votato NO : 5
_ NON hanno votato NO: 5
 
RIFONDAZIONE COMUNISTA TOT. 3
 
Hanno votato NO: 3
 
COMUNISTI ITALIANI TOT. 2
 
Hanno votato NO: 2
 
GRUPPO MISTO TOT. 22
 
Hanno votato NO: 1
_ NON hanno votato NO 21
 
DS-ULIVO TOT: 63
 
Hanno votato NO: 17
_ NON hanno votato NO: 46
 
Hanno votato NO
 
Acciarini,
Baratella,
G.Battaglia,
Bonavita,
Bonfietti,
P.Brutti,
De Zulueta,
Di Siena,
Falomi,
Flammia,
Jovene,
Longhi,
Pizzinato,
Rotondo,
Salvi,
Villone,
Vitali
 
NON hanno votato NO
 
ANGIUS Gavino,
AYALA Giuseppe Maria,
BASSANINI Franco,
BASSO Marcello,
BATTAFARANO Giovanni Vittorio,
BETTONI BRANDANI Monica,
BRUNALE Giovanni,
BRUTTI Massimo,
BUDIN Milos,
CADDEO Rossano,
CALVI Guido,
CHIUSOLI Franco,
DEBENEDETTI Franco,
DI GIROLAMO Leopoldo,
FASSONE Elvio,
FORCIERI Giovanni Lorenzo,
FRANCO Vittoria,
GARRAFFA Costantino,
GASBARRI Mario,
GIOVANELLI Fausto,
GRUOSSO Vito,
GUERZONI Luciano,
MACONI Loris Giuseppe,
MANZELLA Andrea,
MARITATI Alberto,
MASCIONI Giuseppe,
MODICA Luciano,
MONTALBANO Accursio,
MONTINO Esterino,
MORANDO Antonio Enrico,
MURINEDDU Giovanni Pietro,
NIEDDU Gianni,
PAGANO Maria Grazia,
PASCARELLA Gaetano,
PASQUINI Giancarlo,
PASSIGLI Stefano,
PETRUCCIOLI Claudio,
PIATTI Giancarlo,
PILONI Ornella,
STANISCI Rosa,
TESSITORE Fulvio,
TONINI Giorgio,
TURCI Lanfranco,
VICINI Antonio,
VISERTA COSTANTINI Bruno,
VIVIANI Luigi
 
MARGHERITA-DL-ULIVO TOT: 36
 
Hanno votato NO: 4
_ NON hanno votato NO: 32
 
Hanno votato NO:
 
Bedin,
Cavallaro,
Formisano,
Monticone
 
NON hanno votato NO
 
BAIO DOSSI Emanuela,
BASTIANONI Stefano,
BATTISTI Alessandro,
BORDON Willer,
CAMBURSANO Renato,
CASTELLANI Pierluigi,
COLETTI Tommaso,
COVIELLO Romualdo,
D’AMICO Natale Maria Alfonso,
D’ANDREA Giampaolo Vittorio,
DALLA CHIESA Nando,
DANIELI Franco,
DATO Cinzia,
DETTORI Bruno,
DINI Lamberto,
GAGLIONE Antonio,
GIARETTA Paolo,
LAURIA Michele,
LIGUORI Ettore,
MAGISTRELLI Marina,
MANCINO Nicola,
MANZIONE Roberto,
MONTAGNINO Antonio Michele,
PETRINI Pierluigi,
RIGONI Andrea,
SCALERA Giuseppe,
SOLIANI Albertina,
TOIA Patrizia,
TREU Tiziano,
VALLONE Giuseppe,
VERALDI Donato Tommaso,
ZANDA Luigi Enrico
 
VERDI TOT: 10
 
Hanno votato NO: 10
 
Boco,
Ripamonti,
De Petris,
Carella,
Cortiana,
Donati,
Martone,
Muzio,
Turrone,
Zancan
 
GRUPPO PER LE AUTONOMIE TOT 10
 
Hanno votato NO: 5
_Non hanno votato NO: 5
 
Hanno votato NO:
 
Betta,
Michelini,
Peterlini,
Rollandin,
Thaler
 
NON hanno votato NO:
 
ANDREOTTI Giulio,
COSSIGA Francesco,
FRAU Aventino,
KOFLER Alois,
PEDRINI Egidio Enrico
 
RIFONDAZIONE COMUNISTA TOT 3
 
Hanno votato NO: 3
 
Malabarba,
Sodano,
Togni
 
COMUNISTI ITALIANI TOT 2
 
Hanno votato NO: 2
 
Marino L.,
Pagliarulo
 
GRUPPO MISTO TOT: 22
 
Hanno votato NO: 1
_ NON hanno votato NO: 21
 
Ha votato NO:
 
Occhetto
 
NON hanno votato NO
 
MARINI Cesare-SDI,
FABRIS Mauro-AP-Udeur,
CARRARA Valerio-MTL,
AMATO Giuliano,
CARUSO Luigi-MSI-Fiamma,
CASILLO Tommaso-SDI,
COLOMBO Emilio,
CREMA Giovanni-SDI,
CRINO’ Francesco Antonio-NPSI,
D’AMBROSIO Alfredo-Ind-CdL,
DE PAOLI Elidio-LAL,
DEL PENNINO Antonio-PRI,
DEL TURCO Ottaviano-SDI,
DENTAMARO Ida-AP-Udeur,
FILIPPELLI Nicodemo Francesco-AP-Udeur,
LABELLARTE Gerardo-SDI,
LEVI MONTALCINI Rita,
MANIERI Maria Rosaria-SDI,
RIGHETTI Franco-AP-Udeur,
SCALFARO Oscar Luigi,
ZAVOLI Sergio Wolmar.