Home > I movimenti

I movimenti

Publie le sabato 6 marzo 2004 par Open-Publishing

Movimenti Viviana Vivarelli

Di Viviana Vivarelli

Nell’assemblea di Cofferati dedicata agli architetti, ho sentito uno di loro che diceva con strafottenza: "E chi saranno poi questi movimenti? Ma chi ne ha mai sentito parlare!"

Bene.

Poiche’ a qualcuno non e’ chiaro cosa siano i movimenti, di quali forze dispongano e di che tipo di organizzazione abbiano, per chi nei movimenti non vive e opera e ha la tendenza a dimenticarli, solo perche’ i media non ne parlano, ricordo l’ultimo caso Coop.

La Coop e’ attualmente considerata una delle societa’ piu’ etiche del paese, tuttavia aveva fatto un piccolo sgarro, aveva deciso di non mettere piu’ sui prodotti i nomi dei fornitori e questo avrebbe creato una crepa nella correttezza e trasparenza verso i compratori che possono avere mille motivi per non scegliere un determinato prodotto, perche’ chi lo produce e’ sospettato di usare OGM, o perche’ attua condotte antisindacali, perche’ usa lavoro minorile o anche perche’ finanzia un partito che a uno può non piacere.

Un piccolo infermiere di Vecchiano (Pisa), che nel mondo dei movimenti e’ una autorita’, e che si e’ dato il compito di controllare la produzione, avverte la Coop che la sua mossa non e’ etica e chiede che i nomi dei fornitori siano di nuovo messi in chiaro. La Coop rifiuta. Tempo due settimane parte la campagna Spronacoop, 4000 persone (notate: 4000 in sole due settimane) smettono di comprare prodotti Coop e mandano alla Coop una lettera che chiede la trasparenza dei dati. Alla terza settimana la Coop torna indietro.

Ora i nomi dei produttori di nuovo ci sono.

E’ un esempio.

Il caso della Coop e’ piccolo, qualcuno ricordera’ il boicottaggio della Nike che usava bambini per la fabbricazione di scarpe e palloni, non tutti ricordano quello della Del Monte che e’ una delle maggiori multinazionali e che in alcuni paesi del terzo mondo usava trattamenti schiavistici verso gli operai, adesso gli operai della del Monte vivono in ambienti salubri, hanno protezioni sindacali e una retribuzione corretta.

Ora Gino Strada, Alex Zanotelli e Don Ciotti dicono ai parlamentari: se di nuovo vi astenete o dite si’ sulla missione irachena, semplicemente non vi voteremo.
Sono tre persone di cui i media non parlano, un medico, un frate e un prete, non hanno miliardi di euro nei paradisi fiscali, non possiedono televisioni o giornali, non sono capi di partiti, ma il circuito informativo degli attivisti si e’ di nuovo messo in moto.

Non ci sono solo i media tradizionali.

Non ci sono solo i partiti.

Non ci sono solo i venditori di armi o i produttori di merci o i finanzieri o i petrolieri.
Ci sono ormai altri circuiti di informazione e di scelta, e sono seguiti da milioni di persone. Sempre piu’ collegati nel mondo.

E’ quella che un tempo si chiamava opinione silenziosa, ora non e’ piu’ cosi’ silenziosa e non e’ piu’ cosi’ inerte, e’ un esercito di formiche, che studia, impara, acquisisce ogni giorno infinite informazioni, ne sa spesso piu’ degli esperti, perfeziona ogni giorno la nuova concezione del mondo, diffonde continuamente ogni passo avanti che viene fatto, ogni cosa nuova che viene capita, ogni informazione che viene scovata, e’ una controinformazione e una scuola dci educazione permanente, si collega continuamente ed evolve continuamente e finisce col formare un organismo solo che non ha nemmeno confini nazionali, non segue tessere o interessi personali, non e’ inserito in strutture di potere, non ha quotidiani o televisioni, non ha capi precostituiti o strutture gerarchiche. Crede in alcuni valori e, quando questi questi sono minacciati, si muove come un corpo solo.

E’ una situazione nuova, che non e’ mai esistita prima. E’ l’unica vera situazione totalmente nuova del nostro tempo. Ogni tanto dobbiamo pensarci.

vivianavivarelli@aliceposta.it