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Brenda, Marrazzo "natiche silenziose", Fondi e i 4 ministri - 2° parte

Publie le sabato 21 novembre 2009 par Open-Publishing
2 commenti

Continuando sulla linea di ieri, solo un elenco di circostanze di fatto e qualche domanda a latere che sorge spontanea.

Riccardo Izzi di Forza Italia. Ex assessore ai lavori pubblici, si dimise dopo svariate pressioni ed ammise di aver preso voti dalla famiglia calabrese dei Tripodo che, con i Trani ed i Zizzi, operano nella zona. Da queste dichiarazione, una commissione d’accesso (fortemente voluta dal prefetto di Latina Bruno Frattasi ) portò a risultati che sono contenuti nella relazione di 500 pagine che il governo maneggia con difficoltà

Nel frattempo l’odierno natiche silenziose Marrazzo propone la nomina di un nuovo presidente del Mof dopo gli arresti relativi alle confessioni di Riccardo Izzi mentrecrescono le resistenze politiche alle sue scelte in ordine al mercato ortofrutticolo

Qualche settimana prima dell’escalation degli eventi che hanno portato alle sue dimisssioni, Marrazzo sempre a Fondi, aveva detto no ad un’altra nomina importante che vede coinvolti Mof e Imof, la società che gestisce gli immobili del mercato per cui negli anni sono stati spesi 75 miliardi della Cassa Mezzogiorno

La connessione tra le storie di sesso e coca di Marrazzo con Fondi e con i casalesi e le ‘ndrine della piana di Gioia Tauro é da cercare forse nelle decisioni prese o non prese dal governatore sul mercato ortofrutticolo ?

Il prefetto Frattasi dedicò un capitolo della relazione alla Silo srl , una societò finanziata da Sviluppo Italia con tre titolari : il sindaco Luigi Parisella , suo cugino Peppe , che ha il fratello sotto accusa come prestanome di ‘ndrangheta , ed il senatore Claudio Fazzone, numero uno di Forza Italia a Latina.

Fazzone ha la chiave della cassaforte di quei 50.000 voti molto utili alla destra di quelle zone e e quando dice”Questa non è una città mafiosa, l’inchiesta è un complotto contro il Partito delle Libertà” nessuno si stupisce. A stupire è successivamente la determinazione quasi feroce con cui alte cariche dello stato intendono bloccare il commissariamento del comune pontino.

Quali sono le alte cariche dello stato di cui sopra?

Sono Altero Matteoli, Renato Brunetta e Giorgia Meloni; si danno da fare tutti per coprire Fazzone e Parisella in Consiglio dei Ministri e per «disinnescare» lo scioglimento del Consiglio comunale di Fondi.

Perchè questi esponenti politici del Governo si sono fortemente esposti per non far sciogliere il comune di Fondi per infiltrazioni mafiose?

Cosa si lega così fortemente al comune pontino?

Ognuno di loro ha un legame per così dire sentimentale con la provincia di Latina e conseguentemente con Fondi. Materia da rotocalco rosa più che da cronache politiche, sembra a prima vista. Ma dietro le storie rose ci sono fiumi di denaro.

Renato Brunetta e la sua fidanzata Titti, la bionda arredatrice d’interni che corrisponde all’identikit di Tiziana Giovannoni, sorella di Paola, che è la moglie del sindaco di Cisterna, Antonello Merolla. In questo centro a 20 chilometri da Latina, Merolla ha vinto al primo turno (con il 55 per cento) benchè candidato in extremis, naturalmente con la benedizione di Fazzone. E con l’aiuto del ministro, schierato nei comizi a Cisterna.

Indovinate il prode Brunetta chi ha scelto tra i fortunati enti locali che, “primi in Italia“, potranno beneficiare del “protocollo e-gov 2012” per l’efficienza amministrativa? Provincia di Latina e Comune di Cisterna.

Altero Matteoli , Il ministro delle Infratrutture è sceso in campo a favore di Ilaria Bencivenni, candidata sindaco di Aprilia, uno dei comuni più popolosi della provincia, dopo furiose lotte interne chiuse da un diktat del solito Fazzone. Anche Ilaria ha potuto esibire nei comizi il suo “caro amico ministro”. Ma gli elettori non hanno premiato la protetta di Matteoli, che si è fermata al 32 per cento, contro il 67 raccolto dal candidato delle liste civiche.

Giorgia Meloni è l’unica che in un comizio si sbilanciata pubblicamente contro il commissariamento di Fondi. Anche per il giovane ministro, come si diceva nel ‘68, il personale è politico. Nicola Procaccini , che è il suo portavoce – fidanzato è figlio di Maria Burani , ex parlamentare berlusconica e di Massimo Procaccini ex giudice penale di Latina ora avvocato.

Tra i suoi clienti spiccano grossisti del mercato di Fondi come Vincenzo Garruzzo arrestato già per usura.

Inoltre Procaccini padre difende pure la moglie di Fazzone, a cui è intestata la villa di famiglia sequestrata perchè abusiva: il tribunale l’ha condannata a un anno (indultato) definendo illegale un condono ad personam varato dal comune.

Ma la lista degli amici di Fondi riserva altre sorprese , amico degli amici è pure Roberto Speciale , ex comandante della Guardia di Finanza che, dimettendosi dopo una velenosa polemica con il governo Prodi, contribuì a limitare i danni per Berlusconi alle elezioni del 2006, diventando quindi un suo parlamentare. Speciale è amicissimo di Soledad Esposito , proprietaria del camping Holiday Village. Sequestrato da un PM Latina, il campeggio di Fondi fu salvato da Fazzone che portò la questione in Tribunale.

Speciale è anche buon amico del collega fondano Claudio Fazzone...
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Messaggi

  • CHE SCHIFO QUESTA CLASSE POLITICA... ANDATE VIA LA MAGGIOR PARTE DEGLI ITALIANI NON VI SOPPORTA PIù!!!!!!!!!!!! MA CHE ALTRO VOLETE?

    • Insomma la morale è abbastanza chiara. Questo governo sta al potere grazie a voti ottenuti col chiaro appoggio alla criminalità organizzata: mafia in Sicilia, ‘ndrangheta in Calabria, camorra nel Lazio e in Campania e, per difendere questo potere mafioso e criminale, non esista ad accettare o a commissionare una scia di morti, attentati, stragi, depistamenti, ricatti.. insieme alla decisione di opere del tutto pazzoidi come il Ponte di Messina o le centrali nucleari, il cui unico scopo è quello di foraggiare la criminalità organizzata. C’è dentro di tutto, dalla rinascente Cassa del mezzogiorno, alla Salerno-Reggio Calabria, al controllo dei cantieri o dei grandi mercati, alle grandi opere... un potere politico retto dalla criminalità che ormai non usa solo le armi della diffamazione e dell’intimidazione ma quelli dell’assassinio e del reato penale.

      Ed è a questo Governo, associato con la mafia, la ‘ndragheta e la camorra che
      dovremmo affidare la riforma della Giustizia, lo smantellamento della Costituzione e la trasformazione della Repubblica parlamentare in regime presidenziale forte?

      E perché de Magistris è stato costretto ad andarsene? E ha dovuto abbandonare la sua inchiesta sui 20 miliardi di fondi europei spariti in Calabria? Perché anche il Governo Prodi gli si é messo contro? Persino Napolitano.

      Perché l’inchiesta successiva ha scagionato de Magistris? Ha assolto Prodi.
      E tuttavia l’inchiesta sui 20 miliardi inghiottiti dalla politica corrotta e dalla ‘ndrangheta calabrese è scomparsa nel nulla? E sono rimasti al loro posto quei magistrati che l’inchiesta di De Magistris aveva indicato come colpevoli? E tutto è stato insabbiato per la gloria dei corrotti affinché continuino le loro pratiche infami.

      E perché nel processo del CSM contro de Magistris abbiamo dovuto vedere ostile anche quella dottoressa Vacca di Rifondazione? Forse perché ormai la situazione politica è arrivata a un tale grado di corruzione da essere ingestibile e da mescolare nella stessa fogna tutti i partiti e i politici in uno stesso aberrante crimine di omertà?

      viviana