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Contro il terrorismo

Publie le giovedì 18 marzo 2004 par Open-Publishing

Partiti Attentati-Terrorismo Viviana Vivarelli

Di Viviana Vivarelli

La casa delle liberta’ ha accettato di buon grado il ripetuto invito di Fassino a una marcia unitaria antiterrorismo, imponendo a questa marcia l’interpretazione governativa che la guerra sia l’unica opzione di risposta al terrorismo stesso e coinvolgendo i Ds in questa subdola interpretazione. La regola e’: Contro il terrorismo c’e’ solo la guerra.
Visto che il terrorismo e’ diffuso in tutti i paesi del mondo, il corollario di questa affermaizone pregiudiziale e’ che diventa lecito fare la guerra preventiva a qualunque paese del mondo.

L’ipocrisia di questa impostazione e’ evidente

 tanto piu’ che il primo modo per sventare una rete terroristica internazionale e’ quello di organizzare una rete efficiente di polizia internazionale, in primo luogo europea, in cui ci sia scambio rapido di informazioni e si concordino interventi veloci su ambito internazionale, coordinando le magistrature dei diversi paesi. Ma questa rete non si fa perche’, guarda caso, e’ bloccata proprio dal ministro italiano Castelli, che si oppone al mandato di cattura europeo. L’Italia e’ l’unico paese europeo che insiste su questo ostruzionismo, ostacolando la formazione di una procura europea anti-terrorismo, come organo permanente dell’Eurojust.
E’ chiaro a chiunque che e’ indispensabile una cooperazione giudiziaria tra le varie magistrature e una cooperazione dei servizi segreti e delle polizie nazionali e che il governo italiano sta andando decisamente contro. Cidiamo dunque un
MANDATO DI CATTURA INTERNAZIONALE

 come e’ chiaro che e’ necessario avere una trasparenza bancaria e una rapidita’ nelle rogatorie che faciliti il rinvenimento di capitali sporchi o sospetti che possono servire al finanziamento del terrorismo. Ma anche su questo il governo italiano ha tentato in ogni modo di porre dei veti. Chiediamo una
TRASPARENZA BANCARIA

 come e’ chiaro che la produzione e il commercio di armi dovrebbero ricadere sotto una legislazione europea e non dovrebbe essere piu’ possibile che le banche dove portiamo i nostri risparmi possano impunemente investirli in armi a nostra insaputa e che le triangolazioni e le vendite di armi a paesi che possono mettere a rischio l’incolumita’ del mondo possano non sono avvenire ma addirittura essere nascoste e protette dai servizi di intelligence e dai governi stessi (vedi Ilaria Alpi). Diciamo
NO AL TRAFFICO DI ARMI

 infine e’ da accelerare la formazione di una Costituzione europea non basata sulla mera difesa del capitale e delle multinazionali europee ma sulla difesa dei diritti dei popoli. Anche qui l’ipocrisia del nostro governo e’ massima perche’ il semestre berlusconiano ha significato addirittura un arresto nell’iter di questa Costituzione e l’asse Aznar-Berlusconi e’ stata di opposizione a una politica europea piu’ forte e autonoma e svincolata dagli Stati uniti. Occorre una
COSTITUZIONE EUROPEA

 occorre infine che le diplomazie europee insieme all’ONU concordino passi comuni di intervento e pressione per quanto riguarda la possibilita’ di intervenire nei conflitti con modi politici, diplomatici, economici e non bellici, sia per quanto riguarda in particolare il problema palestinese, che per quanto riguarda la ricostruzione dell’Afganistan e dell’Irak, riprendendo i contatti col moderatismo del mondo islamico. E anche in questo caso appare evidente che non solo Berluscon ha impostato la diplomazia solo come un servizio al mercato, ma ha mostrato chiaramente la sua inefficienza coi suoi rapporti con Israele. E’ invece necessario un
LAVORO DIPLOMATICO E POLITICO CONCORDATO

 e, non ultimo, occorre che l’Europa, se vuole avere qualche dignita’ e rispetto mondiale, non ignori il diritto alla vita e all’autonomia dei paesi africani, o del terzo mondo in genere, non subordini le loro risorse, i loro mercati, i loro valori .. ai suoi. Si muova cioe’ nel rispetto di ogni popolo e stato del mondo in un rapporto di collaboraizone e cooperazione e non di colonialismo o prevaricazione
RISPETTO DEI POPOLI

Tutto cio’ potra’ avvenire solo se e quando la futura Comunita’ europea si porra’ il quesito se una globalizzazione senza regole ha piu’ un qualche senso nella compagine mondiale, ai fini della sua sicurezza, progresso e benessere, per la salvezza e il profitto non di pochi ma in vista della sopravvivenza di tutti
CRITICA ALLA GLOBALIZZAZIONE PERVERSA E SENZA REGOLE

La Comunita’ Europea deve coordinare la sua opera all’interno di UN’ONU RINNOVATA
in vista degli STATI GENERALI DEL MONDO.

O diventeremmo un’unica famiglia, con regole comuni, o distruggeremo il mondo.