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Varie lette qua e la’ oggi e ieri

Publie le giovedì 18 marzo 2004 par Open-Publishing

Movimenti Guerre-Conflitti Viviana Vivarelli

Di Viviana Vivarelli

Gustavo Selva: "In Spagna bin Laden ha vinto le elezioni"

Il Foglio di Ferrara: "Le parole che per noi contano sono volontariato, ricerca di sempre piu’ nobili idealita’, solidarieta’, vacanze, garanzia, assicurazione, benessere, diritto alla salute, gratuita’ delle prestazioni"
Io: da dove l’ha copiato? da Lilliput? c’e’ del volontariato in Forza Italia? e dove? nei club? soldiarieta’, quale? Dei ricchi coi piu’ ricchi? con Confindustria? con Bush? vacanze a porto Azzurro? al confino? garanzia di cose? di distruggere leggi e costituzione democratica? assicurazione? l’impero assicurativo privato del bss? gratuita’ delle prestazioni? ma a chi? ai parlamentari?"

Andrea Romano prima delle elezioni"....I socialisti spagnoli si avviano tra pochi giorni a patire una nuova, dolorosa sconfitta elettorale. Un anno fa, al culmine delle manifestazione contro la guerra, l’80% degli spagnoli si diceva ostile al primo ministro Aznar. Siamo sicuri che la parabola del socialista Zapatero, che ha investito gran parte della sua campagna elettorale sulla richiesta di "riportare a casa" i soldati spagnoli, sia un esempio da seguire?".

Zapatero:«L’occupazione è un fiasco. Ci sono stati quasi più morti dopo la guerra che durante la guerra»
«Le forze di occupazione non hanno permesso alle Nazioni Unite di prendere il controllo della situazione».
"Il terrorismo si combatte con lo stato di diritto, il rispetto della legislazione internazionale, i servizi di intelligence».
"Intendo ritirare le truppe dall’Iraq il 30 giugno preciso, qualora non vi sia entro quella data un mandato preciso dell’Onu e una ritrovata sovranità del paese oggi occupato."

L’Unita’: "Gli spagnoli vedrebbero con favore l’arrivo di un rappresentante del segretario generale delle Nazioni Unite, un po’ sul modello bosniaco. Non chiedono i caschi blu. Accetterebbero la presenza di una «forza multinazionale», purché sotto il vessillo dell’Onu. È la formula che consentirebbe la partecipazione di truppe provenienti da paesi arabi, fattore che gli spagnoli considerano molto importante per la pacificazione del paese...Ogni marcia indietro sarebbe vista dall’opinione pubblica spagnola - quasi unanimemente contraria alla guerra in Iraq - come un tradimento degli impegni assunti. "

Alfio Nicotra (Rifondazione): "Il movimento per la pace è argine e alternativa alle due barbarie: guerra e terrorismo...Il 20 marzo a Roma, come in tutto il mondo, scenderà in piazza l’alternativa alla guerra e al terrorismo. Perché soltanto sconfiggendo entrambe si può costruire un futuro di democrazia, giustizia sociale e sicurezza per tutto il pianeta».
«La Spagna ha uno dei più straordinari e forti movimenti per la pace del mondo. Questo movimento è la grande speranza per l’Europa».

Agnoletto: «La sconfitta del terrorismo internazionale deve passare attraverso la ricerca della pace e della giustizia per le popolazioni del pianeta e non attraverso guerre e conflitti militari».
«Possiamo isolare il terrorismo se riusciamo a vincere le battaglie di libertà e giustizia sociale come quelle sul controllo del cibo e delle acque. Più vinciamo su questi temi, più sottraiamo manovalanza al terrorismo. Noi ci opponiamo strenuamente al terrorismo e siamo convinti che sia possibile spezzare questa spirale»

Piero Sansonetti: "Quando in un decreto c’è qualcosa di inaccettabile si vota contro. Se per esempio ci presentassero un decreto nel quale concedono dei fondi alla sanità pubblica e insieme rendono illegale l’aborto, noi cosa diremmo? Che ci asteniamo perché siamo favorevoli ai fondi alla sanità? Non credo."

"La sinistra italiana non si decide a fare una cosa semplicissima: un esame di coscienza su quello che ha fatto negli anni 90 (non solo la sinistra italiana, tutta la sinistra occidentale). Se lo facesse capirebbe che la ricetta del riformismo debole (l’Ulivo mondiale, la terza via, il clintonismo) non ha avuto successo. Si proponeva di governare il liberismo, permettendogli di svilupparsi e impedendo che il suo sviluppo portasse devastazione sociali e squilibri mondiali. Non è andata così. Dobbiamo far finta di niente o dobbiamo ragionare su questo fallimento? Solo se ragioniamo sul fallimento possiamo costruire una nuova politica per la sinistra di questo secolo."

"La sinistra italiana non è mai stata unita sul tema della pace. Mai. Tante scissioni nel movimento operaio sono avvenute sul tema della pace. La sinistra è sempre stata composta da una sua area pacifista e da una sua area che non è pacifista. Intendiamoci sulle parole. Io credo che i pacifisti siano quelli contrari in ogni caso alla guerra. Quelli che invece sostengono che in condizioni particolarissime la guerra sia legittima, non sono pacifisti. Non vuol dire che siano dei feroci guerrafondai, ma non sono pacifisti. La novità negli ultimi anni è che l’area pacifista della sinistra si è molto allargata. In passato era assolutamente minoritaria. Dal mio punto di vista penso che sia un bene. Anche se, nel breve, porterà a nuove liti e nuove divisioni."

"La manifestazione di sabato prossimo (che si terrà in centinaia di paesi di tutto il mondo) è stata indetta dai pacifisti americani (parte addirittura delle famiglie delle vittime delle due torri) . E’ un passo importante. Il pacifismo americano l’anno scorso non era fortissimo e nell’opinione pubblica degli Satti Uniti, Bush godeva di un forte consenso. Adesso sembra che si stia invertendo il ciclo. Lo dimostra la popolarità che ha raggiunto Kerry, contrapponendosi a Bush. E lo dimostra il fatto che anche in Europa le opinioni contro la guerra sono sempre più forti. Il voto spagnolo è importantissimo e io credo che influenzerà fortemente anche gli stati maggiori della sinistra europea."

"Zapatero non è un capo del movimento pacifista, è uno statista. Tra i vari statisti europei mi sembra il più ragionevole. Ed è importante che abbia assunto una posizione molto migliore di quella di altri statisti europei e soprattutto abbia dato alla sinistra europea una prospettiva, anche di governo, diversa dal blairismo."

"Il problema non è se ci si divide o no, ma su cosa ci si divide. Io non mi indigno se ci si divide sull’idea di pace e guerra. E’ un tema così complicato e importante che è normale che ci siano idee diverse. Il fatto è che molto spesso ci si divide su cose futili. In genere incomprensibili. E il problema è che il più delle volte ci si divide solo su una cosa: chi comanda? Chi è il leader? La sinistra italiana da molti anni ha questo limite. Quando lo supererà e inizierà a dividersi sulle scelte vere io non sarò triste. Anche perché è molto più facile trovare un compromesso sui programmi concreti, e raggiungere intese sulle idee che non su questioni di potere."

Uno studente di Roma: " E’ mia opinione che solo attraverso una politica estera, di difesa e di sicurezza comune europea si possa sconfiggere il terrorismo internazionale. Una politica che sia mirata alla migliore distribuzione della ricchezza a livello internazionale e non intervendo militarmente".
Piero Sansonetti: "Io non credo che ci debba essere un esercito europeo ma un’Europa che non si basa sul mercato e la Costituzione europea non va in questo senso".

Io:"Continuo a sentire gente che pone l’inizio del terrorismo nell’attacco alle due torri. Altri nell’attacco all’Irak? Non c’e’ ricostruzione piu’ falsa. E l’Algeria? e la Palestina? e il colonialismo nel Terzo Mondo? E la fame e la disperazione prodotte dall’avidita’ capitalista? E i rapporti dell’Occidente col medio Oriente? Sono 50 anni che si dice che non si risolve il problema della Palestina scoppiera’ tutto il mondo islamico"

Piero Sansonetti: "E’ difficile chiedere ai palestinesi la nonviolenza. Io credo che se quel popolo avesse la capacità di compiere quella scelta sarebbe una svolta nella storia del mondo. Non me la sento però di condannare la loro lotta, anche quando è lotta armata. Persino Gandhi diceva: io sono contro ogni violenza ma quando un popolo oppresso non trova nessuna altra via per ribellarsi, io comprendo. Diceva: comprendo. Non diceva: condivido. Credo che quella di Gandhi fosse la posizione giusta."Non so dire esattamente quando questa guerra è iniziata. La data dell’11 settembre è importante ma sicuramente non è la sola data. Risulta da moltissimi documenti che i gruppi neoconservative americani (quelli che lavorano intorno al vicepresidente Cheney) ragionavano da molti anni sulla strategia della guerra preventiva. Io credo che questa guerra sia lo sbocco naturale della linea del neoliberismo aggressivo e globalizzato che al momento guida il mondo. In quanto a noi, se siamo in guerra vuol dire che il governo ha violato la Costituzione."

Un lettore: Ma i pacifisti non sono solo dei sognatori illusi?
Sansonetti: "Non credo. Credo che sia illuso chi pensa di potere risolvere i problemi del mondo con le armi."

Sansonetti: "Non basta essere antiberlusconiani. La sinistra uscirà dalla crisi di oggi solo se si deciderà a dare risposte alle grandi domande. Per esempio: sul lavoro privilegiamo la difesa dei vecchi diritti, l’allargamento di quei diritti o privilegiamo gli interessi dell’impresa? E ancora: sull’immigrazione si lascia la Bossi Fini, si corregge ripristinando la Turco -Napolitano (che non era enormemente diversa) o si decide che un impegno fondamentale dell’Italia di sinistra è affrontare il problema dell’immigrazione dal punto di vista dei migranti e non degli italiani? Il problema delle forze armate: la sinistra è favorevole alle spese militari o è per il disarmo e quindi per una ristrutturazione di tutta la politica economica? "

"E’ difficile chiedere ai palestinesi la nonviolenza. Io credo che se quel popolo avesse la capacità di compiere quella scelta sarebbe una svolta nella storia del mondo. Non me la sento però di condannare la loro lotta, anche quando è lotta armata. Persino Gandhi diceva: io sono contro ogni violenza ma quando un popolo oppresso non trova nessuna altra via per ribellarsi, io comprendo. Diceva: comprendo. Non diceva: condivido. Credo che quella di Gandhi fosse la posizione giusta."

Io: "Con la logica di Bush e Berlusconi, quando la mafia fece l’attentato dei Georgofili a Firenze, avremmo dovuto radere al suolo la Sicilia"

"Noto una cosa curiosa: i due principali movimenti che costituiscono l’enorme novita’ di questo tempo sul piano della globalizzazione non sono le multinazionali ma i Movimenti per costruire un mondo migliore e Al Qaeda. Entrambi si presentano col nome di LA RETE (Al Qaeda vuol dire la rete).

Lettore: "Ormai non contano piu’ le idee e i valori, ma (sembra) solo l’economia che e’ poi quella delle multinazionali e non dei popoli."

Piero Sansonetti: "Negli ultimi quindici anni i profitti in Italia sono aumentati dell’800%. Il potere di acquisto dei salari e degli stipendi è sceso. L’occupazione non è aumentata. I diritti dei lavoratori in fabbrica si sono ridotti. Non è vero - come spesso ci dicono - che facendo guadagnare di più il capitale, i frutti poi si distribuiscono a pioggia a favore di tutti. Purtroppo questa è una bugia alla quale una parte della sinistra ha creduto."

Kerry ha ormai un numero sufficiente di delegati per essere candidato alla Casa Bianca. La soglia minima è di 2162 delegati e il senatore del Massachusetts ne ha già in mano circa 2500

Follini al Triciclo: "“Se si mette a inseguire Zapatero, finirà per rincorrere il mito della propria adolescenza”. (Aprile)

Quest’anno, dei 53 Stati che siedono alla Commissione per i diritti umani e che hanno l’incarico di farne rispettare i patti, le convenzioni e gli altri trattati sui diritti dell’uomo, 25 non hanno neppure ratificato questi testi. E’ un po’ come chiedere a dei ladri di presiedere un tribunale e di giudicare altri malfattori...
Reporters sans frontieres (RSF) denuncia che la Commissione delle Nazioni Unite sui Diritti umani ha perso ogni credibilità (Aprile)

Io. "Intanto il prezzo del petrolio e’ aumentato di piu’ del suo prezzo prima della guerra all’Irak e si prevedono altri forti aumenti. Lo scambio Usa Saddham ha ridotto l’estrazione e le scorte. Gli USA ci hanno guadagnato perche’ e’ un anno che vendono petrolio iracheno senza darne una lira agli Iracheni ma il mondo ci ha rimesso"

Io: "E se invece di tre B: Bombe, Barzellette e Bugie
facessimo tre C: Cultura, Costruzione e Cooperazione" ?

Alfredo Reichlin: "Molti segni attestano che la costruzione europea che era stata bloccata dall’asse Aznar-Berlusconi si sta rimettendo in moto e che il blocco politico del centro destra si sta logorando"

Io. "Sembra che Aznar, nelle prime ore dell’attentato, sia corso dal re di Spagna per chiedergli in bloccare le lezioni e rimandarle a fine anno. Il re ha negato la firma dicendo che cio’ sarebbe stato un golpe. Questa notizia trapela in Spagna destando altro scandalo. E’ una notizia anonima, Ma chi chiediamo che senso abbia pe rnoi aver accettato da Berlusconi il rinvio delle amministrative e il cumulo con le europee.
Le malefatte di Aznar sono evidenti ma Berlusconi continua a difendere il socio Aznar e fa censurare Ballaro’ per tema di voci contrarie. Non solo Azanr aveva pronti sondaggi che lo davano per vincitore prima ancora che si votasse, ma al momento dell’attentato ha dato ordine alle diplomazie e ai direttori di giornali di avvalorare la pista ETA.
Zapatar come prima dichiarazione ha detto di ritirare le truppe spagnole dall’Irak se non interviene l’ONU.
E come seconda dichiarazione ha detto che la tv pubblica spagnola non deve essere piu’ gestita dai partiti.
Non possiamo avere uno Zapatar anche noi?
Vincerebbe le elezioni esattamente come ha fato in Spagna?

Zapatar: "Il governo non interverra’ nel mondo dell’economia e dell’impresa, ma si battera’ per un aumento della produttivita’ e investira’ nella ricerca e nelle nuove tecnologie, vogluo un potere politico con regole del gioco molto chiare, che lo separino dal mondo economico"
L’economia spagnola, cosi ’come esce dal governo conservatore, ha 5 problemi fondamentali:

 la sicurezza dell’occupazione (la disoccupazione e la precaizzaione sono altissime, come in Italia)

 la bolla della speculazione immobiliare (i dati della crescita economica spagnola si basano principalmente sull’aumento di acquisti di case che hanno fatto salire i prezzi e peggiorato l’inflazione. Il PIL cresce per l’aumento del 30% in spese militari gabellate per ricerca)

 la situazione di abbandono dell’industria (la produttivita’ cala perche’ le aziende non hanno fatto investimenti nella produzione e innovazioni, come in Italia)

 la tolleranza davanti alle frodi fiscali (come in Italia)

 il ritardo tecnologico (la Confindustria e la Moratti che addirittura blocca la ricerca hanno qualcosa da dire?)

Zapatar vuole ridurre le tasse sui salari medio-bassi. Azanar, come Berlusconi, ha favorito i redditi piu’ alti.

Zapatar vuole ridurre dal 7 al 4% l’IVA sui prodotti fondamentali e addirittura all’1% sui prodotti culturali.

Miguel Sebastian: "La crescita basata sulla speculazione, sui bassi salari e sulla precarieta’ invece che sull’innovazione, nel medio e lungo termine, non porta da nessuna parte" (economista indipendente candidato dal ministero dell’economia) (Vi pare simile a Tremonti?)

KERRY, candidato democratico alle politiche USA: "La guerra in Irak ha indebolito gli Stati uniti, non ha spezzato le reni a Al Qaeda, ha raffrozato il terrorismo, ha allontaatno i nostri alleati e specialmente l’Europa. Dobbiamo di nuovo riportare gli USA nella comunita’ delle Nazioni e riprendere i contatti con gli alleati tradizionali per raggiungere un accordo globale sul modo di combattere il terrorismo e nominare un ambasciatore presidenziale per il processo di pace in Medio Oriente."

Poter vantare dopo due anni e mezzo dall’11 settembre di aver spaccato l’Eurpa ma di non aver sconfitto il terrorismo e’ un risultato inaccettabile (Ginzberg).

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Sky tg24 venerdi’ prossimo (a un anno dall’inizio della guerra in Irak)
Diaco fa una diretta di due ore dall’Hotel Palestine 14,30-16

’Vittoria e’ stata, ma a quale prezzo?"