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Renato Curcio ha cominciato con l’estrema destra...

Publie le domenica 5 settembre 2010 par Open-Publishing
8 commenti

I suoi primi approcci politici vanno in direzione dell’estrema destra, secondo quanto contenuto in alcuni opuscoli riconducibili a quest’area.

Ad Albenga milita dapprima nel gruppo "Giovane nazione", quindi in "Giovane Europa", due piccole organizzazioni che riprendono le tesi nazional-socialiste di Jean Thiriart.

Curcio viene anche citato come capo della sezione di Albenga e celebrato il suo zelo militante nella Rivista "Giovane Nazione": bisogna notare, tuttavia, che nell’autunno ’63 Curcio già frequenta l’Università di Trento - città in cui si è trasferito giugno ’62 dopo un anno trascorso a Genova - e i suoi studenti. Curcio non ha mai fatto riferimento a questa sua militanza nell’estrema destra, affermando anzi di aver cominciato ad occuparsi di politica quando era già all’Università di Trento, "e neanche subito".

http://it.wikipedia.org/wiki/Renato_Curcio

Messaggi

  • Si, vabbè, buona metà dei leaders sessantottini hanno origini adolescenziali nell’estrema destra o nel cattolicesimo più intransigente ... devo farti l’elenco ?

    E questo vale anche per alcuni attuali dirigenti del Pd, del PdCi e di Rifondazione ....

    La storia di Curcio è notissima, nè lui stesso ha fatto il minimo mistero delle sue simpatie ( tra i 14 e i 16 anni) per posizioni di destra che peraltro erano, prima dell’epopea beat e del 1968, maggioritarie nell’ambiente giovanile, e soprattutto studentesco, italiano ...

    Indicativo in questo senso il fatto che lo stesso Pci, che pure ne ha dette sempre peste e corna sulle Br, quando peraltro la maggioranza dei fondatori proveniva invece proprio dalle sue fila, non ha mai utilizzato più di tanto i precedenti adolescenziali Di Curcio per portare avanti questa polemica ...

    Vogliamo farlo oggi, quasi 40 anni dopo, qua sopra ? Ed utilizzando come "autorevole fonte" quella fogna che si chiama Wikipedia ?

    K.

    • Si, vabbè, buona metà dei leaders sessantottini hanno origini adolescenziali nell’estrema destra o nel cattolicesimo più intransigente ... devo farti l’elenco ?

      sarebbe interessante di fare l’elenco... ;-)

    • No, sarebbero pettegolezzi di bassa lega ed oggi del tutto inutili ...

      Posso solo citare - perchè lui stesso la cita spesso senza problemi - la storia di Fulvio Grimaldi, ex direttore del quotidiano Lotta Continua e tuttora uno dei pochissimi giornalisti coerentemente comunisti in Italia .... ma che nei primi anni sessanta era segretario giovanile di una sezione del Msi in quel di Genova ....

      Per il resto, basti dire che, ancora nel 1965, le elezioni studentesche all’Università di Roma ( ma il dato è identico in tutta Italia ) erano state stravinte ( ed allora votava oltre l’80 % degli studenti ) dall’alleanza di destra tra il Fuan missino, il gruppo Caravella sempre fascistoide ed il gruppo, sempre di destra, Primula Goliardica, legato alla "Nuova Repubblica" del futuro golpista Pacciardi ...

      E che gran parte dei leaders studenteschi del 1968 erano passati proprio per quegli organismi .... e che, insieme ad anarchici e marxisti-leninisti, saranno poi nel marzo 1968 proprio quelli di Primula Goliardica ad opporsi fisicamente alle squadracce di Caradonna ed Almirante che erano venute ad assaltare la facoltà di lettere .... e poi, ovviamente, finirono per passare in massa a sinistra ....

      Come durante la Resistenza ( erano pochi ed alquanto anziani i partigiani che non erano mai stati fascisti) anche il 1968 ( ma prima ancora l’avvento del costume beat) funzionò da enorme spartiacque ... prima però portò ad un enorme rimescolamento delle acque, con non pochi giovani di destra che passarono a sinistra ...

      Comunque, il caso di Curcio è diverso ... il suo militare nella "Giovane Europa" è veramente roba adolescenziale ... già a 18 anni, prima del 1968 e del suo ruolo di dirigente delle lotte all’Università di Trento, stava nel P.C.d’I m-l, il primissimo gruppo extraparlamentare, di ispirazione maoista, uscito a sinistra del Pci ...

      La critica alle Brigate Rosse è sacrosanta ... la loro insulsa fuga in avanti dell’ "attacco al cuore dello stato" contribuì fortemente alla sconfitta di un movimento di massa in Italia, l’unico paese al mondo in cui il 1968 durò dieci anni ....

      Ma, a parte il fatto che Curcio con l’ "attacco al cuore dello stato" c’entra pure poco ( nel 1974 era già in galera), una seria e doverosa critica alle Brigate Rosse non può passare da certi improbabili "scoop" da Wikipedia ...

      Non è un mistero - ma si tende a rimuoverlo perchè scomodo - che all’origine delle BR c’erano gruppi di ex partigiani comunisti e persino socialisti ( Lazagna, Levati, Cattaneo) e in larghissima parte giovani militanti provenienti, non dai gruppi extraparlamentari, bensì proprio dai partiti tradizionali della sinistra ... tutto il gruppo di Reggio Emilia, ad esempio, e Franceschini in testa, proveniva proprio dalla federazione giovanile del Pci .... Corrado Simioni, all’origine del gruppo milanese, addirittura dal Partito Socialista .... era stato, insieme a Craxi, alla guida dei giovani socialisti meneghini ...

      K.

    • per non parlare poi di chi in giovane età è stato fascista e poi è passato alla Resistenza.

    • Bravo K.

      Studiare la storia da wikipedia non è proprio il massimo.

    • A me sinceramente questa storia del Curcio "giovin fascista" è sempre sembrata una cazzata, praticamente l’unica "prova" sarebbe in una riga di un giornaletto nazistoide francese che parla di un Renato Curcio di Albenga che sarebbe stato uno dei pochissimi militanti di "Jeune Europe" in Italia.

      Curcio non ha mai negato di aver frequentato, nel suo brevissimo vivere adolescenziale in quel di Albenga - come "trovatello", tra affidamenti ed adozioni provvisorie varie, nella sua adolescenza ha girato parecchio - di aver avuto amichetti poi finiti nell’ultradestra ed in particolare in Ordine Nuovo, ma ha invece sempre negato di essersi occupato di politica prima - ed appunto nemmeno subito - di essere arrivato all’Università di Trento, dove in effetti si iscriverà, certamente prima del 1968, al PCdI m-l, partitello ancora formalmente esistente ed allora di stretta osservanza filocinese.

      Ed a Trento Curcio ci è arrivato nel 1963 e dopo aver vissuto anche un anno a Genova.

      Quando quindi avrebbe dovuto essere fascista, quando andava alle elementari ?

      Vero invece il discorso che fa K sul fatto che i gruppi fascistoidi o comunque di destra, almeno fino al 1966 ed all’onda emozionale che suscitò l’uccisione a Roma dello studente socialista Paolo Rossi da parte dei fascisti di Avanguardia Nazionale, erano di fatto egemoni nelle università ed anche nelle scuole superiori.

      Era un egemonia dovuta, oltre al fatto che chi allora faceva le superiori ed ancora di più l’università era quasi sempre di famiglia agiata - la scuola "di massa" sarà una conseguenza proprio del ’68 ed ovviamente arriverà solo in anni successivi - alla enorme capacità di questi gruppi destrorsi di infilarsi tra i giovani a partire dalle attività sportive, attraverso appunto il gruppo sportivo Fiamma.

      Ma bisogna dire che al gruppo Fiamma o alla Giovane Italia ( gruppo giovanile del Msi) venivano allora accettate anche iscrizioni di undicenni.

      Per cui è molto facile che parte considerevole di chi poi farà il 1968 possa essere passata anche per esperienze simili, cosa che certo non può scandalizzare.

      Anche io credo non sia il caso di fare oggi inutili pettegolezzi in materia, ma credo si possa narrare la storia emblematica, da lui stesso raccontata sia in interviste che in parte nel film autobiografico "Il grande sogno", dell’attore e regista Michele Placido.

      Figlio di contadini pugliesi, iscritto adolescente alla Giovane Italia per questioni sportive e genericamente "patriottiche", poi poliziotto della celere a Roma ed infine, nel 1968, dimessosi dalla polizia e, iscrittosi all’Accademia di Arte Drammatica, poi diventato uno dei leader della protesta studentesca in quella facoltà.

      Ma a scavare nelle coscienze giovanili fino ad allora spesso destrorse e conformiste, prima ancora dell’esplosione del 1968 che casomai ne sarà una conseguenza, è stato in precedenza effettivamente tutto il fervore della cultura beat ed hippie, arrivata anche in Italia dall’Inghilterra al seguito della musica di Beatles e Rolling Stones e poi fusasi con le prime lotte, negli United States, contro la guerra imperialista in Vietnam.

      Tutto ciò fu veramente una tempesta culturale che riuscì a cambiare in poco tempo cultura e costume nell’italietta clerico/fascista che c’era prima degli anni sessanta.

      Radisol

    • questini di struttura... ma anche di sovrastruttura, insomma...

    • Credo che nei momenti storici "epocali", e certamente il 1968 - come la Resistenza al nazifascismo - fu uno di questi, strutture e sovrastrutture - come le intende il buon vecchio Marx - viaggino spesso insieme.

      Poi spesso una certa ortodossia comunista, che a mio giudizio ha ben poco a che vedere col citato vecchio Marx, tende spesso a sopravvalutare o a sottovalutare, a seconda delle convenienze, le une o le altre ...

      Se infatti non c’è dubbio che sia nel 1943 che nel 1968 le contraddizioni propriamente e strutturalmente "di classe" ebbero un loro ruolo importante - non sarà una caso che ad esempio il 1968 italiano, fusosi col successivo 1969 operaio, durerà, a differenza che in altri paesi, un decennio abbondante - anche le "sovrastrutture", soprattutto di tipo culturale e di costume, ebbero una loro parte decisiva nel succedersi di quegli avvenimenti storici.

      Se infatti, ad esempio, si tende a sminuire l’influenza nella Resistenza di quadri provenienti da un esercito alla sbando dopo l’8 Settembre 1943 ( persino gruppi ultraideologizzati come Bandiera Rossa erano diretti in gran parte da ex militari) .... quadri dell’ esercito che, per forza di cose, erano certamente stati fascisti in periodi precedenti ... sul 1968 ed anche sul 1969 ( che vide anche questo protagonisti soprattutto gli operai più giovani) si tende a sminuire l’importanza avuta dalla controcultura che veniva dai paesi anglosassoni al seguito della musica beat e suoi derivati ...

      Radisol