Home > IN SICILIA, LE CINQUE GIORNATE DEI FORCONI
IN SICILIA, LE CINQUE GIORNATE DEI FORCONI
par Debora Billi
Publie le martedì 17 gennaio 2012 par Debora Billi - Open-Publishing9 commenti
Si scrive Forconi con la "F" maiuscola, in realtà, ma lo spirito è quello: una rivolta per occupare tutti i punti strategici della Sicilia. E’ cominciata oggi, e non ne parla praticamente nessuno a parte la stampa locale. Eppure, sembra una notizia da prima pagina.
Su Il Cambiamento c’è un’intervista ad uno dei leader del Movimento dei Forconi, in cui sono rappresentati agricoltori, artigiani, allevatori, pastori, autostrasportatori, che chiedono
defiscalizzazione dei carburanti e dell’energia elettrica, potremmo parlare di blocco delle procedure esecutive della Serit-Equitalia, potremmo parlare di Piano di Sviluppo Rurale siciliano, potremmo parlare dell’intervento della Giustizia affinché si penalizzi e si lotti contro il taroccaggio dei prodotti.
Si scrive Forconi con la "F" maiuscola, in realtà, ma lo spirito è quello: una rivolta per occupare tutti i punti strategici della Sicilia. E’ cominciata oggi, e non ne parla praticamente nessuno a parte la stampa locale. Eppure, sembra una notizia da prima pagina. Su Il Cambiamento c’è un’intervista ad uno dei leader del Movimento dei Forconi, in cui sono rappresentati agricoltori, artigiani, allevatori, pastori, autostrasportatori, che chiedono
defiscalizzazione dei carburanti e dell’energia elettrica, potremmo parlare di blocco delle procedure esecutive della Serit-Equitalia, potremmo parlare di Piano di Sviluppo Rurale siciliano, potremmo parlare dell’intervento della Giustizia affinché si penalizzi e si lotti contro il taroccaggio dei prodotti
e che da oggi 16 gennaio annunciano:
la nostra intenzione è quella di fermare pacificamente l’intera Sicilia bloccando i punti cruciali del trasporto regionale. Saremo sui porti, sulle autostrade e sugli scorrimenti veloci di ogni parte della regione, saremo nei pressi delle raffinerie di Gela e Priolo, ecc.
Non si tratta di sogni velleitari. La protesta è già in corso, con conseguenze imprevedibili come l’assalto ai supermercati e ai benzinai avvenuto a Gela, dove i cittadini terrorizzati di rimanere senza rifornimenti hanno forse esagerato un filino in paranoia. La ricaduta sta infatti avvenendo anche sui negozi, che rimarranno chiusi, e sulle scuole.
Qualora non ve importi nulla, sappiate che i Forconi stanno meditando anche di bloccare del tutto il trasporto dei carburanti dalle raffinerie siciliane, che producono ben il 50% della benzina consumata nel nostro Paese. Scommetto che ora ve ne importa di più.
La protesta durerà fino al 20 gennaio. Chissà se si estenderà a bersagli più succulenti, o si finirà come al solito a parlare di "caste". Anche se la casta dei pastori siciliani non mi pare poi così tremendamente privilegiata.
Debora Billi
http://crisis.blogosfere.it/2012/01/in-sicilia-le-cinque-giornate-dei-forconi.html
17.01.2012
Messaggi
1. IN SICILIA, LE CINQUE GIORNATE DEI FORCONI, 17 gennaio 2012, 15:07, di Radisol
La Sicilia verso la paralisi: blocchi in tutta la regione
Da questa notte è partita la mobilitazione di autotrasportatori, pescatori e del movimento dei forconi (per la maggioranza agricoltori) che per 5 giorni darà vita ad una serie di blocchi in punti nevralgici per l’economia locale come autostrade, porti e snodi centrali per il traffico cittadino, con l’obiettivo di mettere sotto scacco l’intera regione siciliana.
Alla base delle rivendicazioni dei manifestanti l’opposizione ai tagli imposti dalla manovra finanziaria del governo Monti, l’introduzione di nuove tasse e il rincaro della benzina, che da subito ha sortito l’effetto di piegare la categoria degli autotrasportatori, oltre che la richiesta di maggiori controlli per quanto riguarda la produzione agricola e l’introduzione del doppio prezzo per evitare aumenti incontrastati dei prezzi che finirebbero col fare arricchire sempre i soliti proprietari terrieri danneggiando i piccoli agricoltori autonomi.
Già da stamattina i primi disagi: circa cinquanta tra autotrasportatori e agricoltori hanno bloccato con i loro automezzi l’ingresso del porto di Palermo impedendo di fatto lo smistamento delle merci sbarcate dalle navi provenienti dal nord Italia, riuscendo a paralizzare il capoluogo siciliano.
Contestualmente al blocco del porto, circa venti automezzi si sono frapposti tra le carreggiate di Via Oreto negando il transito in città alle automobili provenienti dall’autostrada. La paralisi di via Oreto è riuscita a causare notevoli danni al commercio locale, incidendo realmente come forma di lotta.
La città di Palermo è stata solo uno dei focolai in cui si è articolata la mobilitazione. A Gela, cittadina della provincia di Caltanissetta, importante per la produzione dell’industria del petrolchimico locale, è stato organizzato un grande corteo che ha attraversato le vie del centro cittadino e che ha visto una partecipazione di oltre 500 tra contadini, autotrasportatori, artigiani e commercianti. Durante il corteo i manifestanti hanno organizzato un’intensa attività di controinformazione allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza ed illustrare i motivi della protesta. Anche la periferia di Gela è stata coinvolta nella mobilitazione laddove sono stati organizzati dei presidi sempre nell’intento di bloccare il traffico.
I blocchi sono scattati anche nella città di Agrigento che dalla notte scorsa vede paralizzato il suo traffico all’altezza della Valle dei Templi meta del turismo locale per tutto l’anno.
Oltre le città i blocchi hanno anche interessato le principali autostrade dell’isola come l’arteria che collega Catania a Siracusa, la Messina - Palermo dove sono state bloccate entrambe le corsie e la Palermo- Sciacca, causando code interminabili.
I manifestanti hanno annunciato un inasprimento della lotta nei prossimi giorni se non vedranno risultati tangibili a breve. Dal sud Italia si sta alzando una nuova ondata di protesta, di chi è stanco di dover pagare i costi di una crisi che Banche e speculatori appoggiati dai loro Governi amici hanno creato.
InfoAut Palermo 16 Gennaio
http://www.infoaut.org/index.php/blog/precariato-sociale/item/3701-la-sicilia-verso-la-paralisi-blocchi-in-tutta-la-regione
Aggiornamento da repubblica.it
di Salvo Catalano 17 Gennaio 2012
Protestano gli autotrasportatori
Autista accoltellato in un blocco stradale Interrotto il traffico automobilistico da stamattina sulla statale Palermo-Sciacca all’altezza di San Cipirello. Quaranta mezzi pesanti del movimento ’Forza d’urto’ hanno organizzato il sit-in. Il traffico viene deviato sull’autostrada
PALERMO - Sale la tensione per la protesta degli autotrasportatori. Un uomo che prendeva parte ad un presidio è stato accoltellato a Lentini, in provincia di Siracusa, da un ambulante che voleva forzare uno dei blocchi all’interno della città. È successo stamattina intorno alle 5. L’ambulante, un giovane sulla trentina di Catania, a bordo di un furgoncino è stato fermato dai manifestanti che gli hanno impedito di allestire le sue bancarelle per il quotidiano mercato rionale. Il venditore non si sarebbe fermato all’alt dei manifestanti che lo avrebbero inseguito. Una volta raggiunto, avrebbe tirato fuori il coltello ferendo al viso Alfredo Guercio, che è stato portato al pronto soccorso di Lentini. L’uomo è stato identificato dalla polizia.
A Lentini i presidi del movimento Forza d’urto sono sette, alcuni nei punti di accesso alla città, altri sorti spontaneamente all’interno. La discussione poi degenerata è avvenuta per un blocco che non era stato autorizzato dalle autorità. Stamattina rallentamenti del traffico anche ad Avola, per i blocchi del movimento degli autotrasportatori, ma situazione sotto controllo.
Disagi in diversi punti della Sicilia. Sulla statale 640 a Caltanissetta si è formata una fila di due chilometri. Rallentamenti anche sulla statale 626 Gela-Caltanissetta e sulla tangenziale di Catania al casello di San Gregorio.
A Palermo, alla rotonda di via Oreto, è stato organizzato un corteo che sta rallentando la circolazione.
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/01/17/news/cas_per_lo_sciopero_dei_tir_bloccata_la_palermo-sciacca-28278022/
Interrotto il traffico automobilistico da stamattina sulla statale Palermo-Sciacca all’altezza di San Cipirello per un presidio organizzato del Movimento ’Forza d’urto’. Quaranta mezzi pesanti hanno organizzato il blocco. Il traffico viene deviato sull’autostrada. Nella zona vi sono pattuglie della polizia stradale, dei carabinieri e della guardia di finanza.
Dalla mezzanotte di ieri gli autotrasportatori riuniti nel movimento Forza d’urto, a cui hanno aderito anche il movimento dei Forconi e l’Aias, hanno imposto blocchi in numerose strade e autostrade della Sicilia.
1. IN SICILIA, LE CINQUE GIORNATE DEI FORCONI, 17 gennaio 2012, 16:15, di Radisol
Una serie di servizi e di foto da Indymedia Calabria :
http://calabria.indymedia.org/article/5676
Interessante anche questo blog locale di Avola che - senza nasconderne le contraddizioni - fà una specie di diretta della lotta :
http://www.avolablog.it/
2. IN SICILIA, LE CINQUE GIORNATE DEI FORCONI, 17 gennaio 2012, 16:26, di Mirko
Attenzione che si rischia di prendere un tram in pieno volto.
3. IN SICILIA, LE CINQUE GIORNATE DEI FORCONI, 17 gennaio 2012, 16:39, di Mirko
Avevo postato un articolo dal titolo eloquente: Dietro i forconi c’è Forza Nuova?
allego i link da controlacrisi e contropiano
http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2012/1/17/18984-sicilia-dietro-i-forconi-ce-forza-nuova/
http://www.contropiano.org/it/news-politica/item/6160-sicilia-dietro-i-forconi-c%C3%A8-forza-nuova?
4. IN SICILIA, LE CINQUE GIORNATE DEI FORCONI, 17 gennaio 2012, 17:37, di Radisol
Un aggiornamento da corriere.it :
Rischiata la strage in un blocco ferroviario
http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_17/sicilia-forconi-cavallaro_e95f93e2-4108-11e1-b71c-2a80ccba9858.shtml
5. IN SICILIA, LE CINQUE GIORNATE DEI FORCONI, 17 gennaio 2012, 21:25, di Radisol
da repubblica :
A Lentini i presidi del movimento Forza d’urto sono sette, alcuni nei punti di accesso alla città, altri sorti spontaneamente all’interno. La discussione poi degenerata è avvenuta per un blocco che non era stato autorizzato dalle autorità. Stamattina rallentamenti del traffico anche ad Avola, per i blocchi del movimento degli autotrasportatori, ma situazione sotto controllo.
Disagi in diversi punti della Sicilia. Sulla statale 640 a Caltanissetta si è formata una fila di due chilometri. Rallentamenti anche sulla statale 626 Gela-Caltanissetta e sulla tangenziale di Catania al casello di San Gregorio.
A Palermo, alla rotonda di via Oreto, è stato organizzato un corteo che sta rallentando la circolazione.
Interrotto il traffico automobilistico da stamattina sulla statale Palermo-Sciacca all’altezza di San Cipirello per un presidio organizzato del Movimento ’Forza d’urto’. Quaranta mezzi pesanti hanno organizzato il blocco. Il traffico viene deviato sull’autostrada. Nella zona vi sono pattuglie della polizia stradale, dei carabinieri e della guardia di finanza.
Dalla mezzanotte di ieri gli autotrasportatori riuniti nel movimento Forza d’urto, a cui hanno aderito anche il movimento dei Forconi e l’Aias, hanno imposto blocchi in numerose strade e autostrade della Sicilia.
6. IN SICILIA, LE CINQUE GIORNATE DEI FORCONI, 18 gennaio 2012, 14:35, di #avolainlotta
Il blocco allo svincolo di Noto :
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=gPoz_c42o_s
7. IN SICILIA, LE CINQUE GIORNATE DEI FORCONI, 18 gennaio 2012, 16:42, di K.
Lentini – La “protesta dei forconi” in corteo in centro (Video)
http://vimeo.com/35251521
8. IN SICILIA, LE CINQUE GIORNATE DEI FORCONI, 18 gennaio 2012, 21:34, di #FermoSicilia
Fermo autotrasporto Sicilia 18 gennaio, pomeriggio
Ai presidi già attivati nei primi due giorni della protesta siciliana, se ne sono aggiunti di nuovi. Intanto, il blocco dei camion sta provocando la chiusura di buona parte dei distributori di carburante dell’isola, mentre i primi disagi appaiono anche ai supermercati, dove numerose persone stanno facendo provviste di generi alimentari. Problemi al petrolchimico di Gela.
Sul versante istituzionale, è stata indetta per la mattina di giovedì 19 gennaio una riunione tra i rappresentanti delle associazioni che compongono il movimento Forza d’Urto (tra cui quella degli autotrasportatori Aias), il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, ed i Prefetti dell’isola. TrasportoEuropa prosegue con la cronaca in tempo reale degli eventi.
Nel pomeriggio, corteo di Forza d’Urto a Catania ha raggiunto il porto bloccandone l’accesso.
Anche oggi si sono svolti presidi simbolici di autotrasportatori in Calabria a Cosenza Nord, Sibari e Conigliano Calabro. È nata un’associazione locale di autotrasportatori, che ha il nome provvisorio di Associazione Italiana Autotrasportatori Calabresi. I calabresi hanno invitato il presidente della Regione Calabria, Scopelliti, ad attivarsi per affrontare i nodi del gasolio, delle assicurazioni e del credito bancario. Gli autotrasportatori stanno attendendo le decisioni di Unatras sul fermo nazionale, ma non escludono di attuare forme di protesta anche nel caso di revoca.
Sindacato degli agricoltori Cia chiede a Governo regionale e nazionale d’intervenire per garantire trasporto di prodotti agricoli e di latte e stima danni per milioni di euro.
PD chiede al Governo regionale e nazionale nazionale di convocare le associazioni che hanno proclamato il fermo, tramite interrogazione on Giovanni Burtone.
Sta finendo anche il gasolio per i veicoli dei servizi municipali, preoccupazioni per raccolta rifiuti in diversi Comuni siciliani.
Anche il teatro fermato dalla protesta: bloccate al porto di Messina le scene della “Commedia di Orlando”, in programmazione a Catania.
Nuovi presidi a Catania: bivio Mineo della SS385 e zona cimitero di Caltagirone. Rimangono blocchi al porto, nella zona industriale e svincolo Etnei della tangenziale.
I dipendenti dell’impianto petrolchimico di Gela non possono andare al lavoro, attività sospese. La direzione dell’impianto ha convocato i sindacati per affrontare il mancato arrivo dei turnisti, bloccati questa mattina all’ingresso dai dimostranti. Ora stanno lavorando gli addetti del turno di notte. Si riscontrano difficoltà anche per il trasporto marittimo dei prodotti e l’Eni sta considerando l’ipotesi di sospendere la produzione, anche perché i depositi sono colmi.
Chiuso il mercato ortofrutticolo di Vittoria.
http://www.trasportoeuropa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6397:fermo-autotrasporto-sicilia-18-gennaio-pomeriggio&catid=9:autotrasporto&Itemid=71