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Dietro i forconi c’è Forza Nuova?

par Mirko

Publie le martedì 17 gennaio 2012 par Mirko - Open-Publishing
26 commenti

Il Governo Monti e la sua macelleria sociale, appoggiata da un arco di forze politiche che va dal centrodestra al centrosinistra, lasciano parecchio spazio alla demagogia e al populismo dell’estrema destra. E’ il caso dell’ambiguo "movimento dei forconi" siciliano...

La crisi macina economia ed esistenza a ritmi vertiginosi e non accenna a concedere una tregua. Il governo Monti va avanti per la sua strada in nome di una modernizzazione che malgrado le apparenze lascia intatto il potere delle grandi lobby colpendo poco più che simbolicamente qualche piccolo e limitato privilegio in maniera da suscitare simpatie e consensi da rispendere nell’assalto finale ai diritti sociali, al welfare e ai salari. D’altronde i ‘banchieri di dio’ hanno un appoggio parlamentare e mediatico che nessun governo si è potuto finora neanche sognare. Nel paese il disagio e la rabbia crescono, e a volte trovano sbocchi nelle piazze e nelle strade. In assenza di una sinistra sufficientemente militante e organizzata, è sempre più la destra estrema nelle sue varie sfaccettature a infiltrarsi in mobilitazioni e proteste sacrosante di lavoratori, disoccupati, senza casa o commercianti strozzati dallo strapotere del sistema finanziario e della distruzione sistematica di ogni freno agli appetiti voraci del mercato.
Le città italiane sono tappezzate di manifesti dei vari gruppuscoli neofascisti che se la prendono con banche, politici corrotti e feroci poteri sovranazionali. Spesso parole d’ordine condivisibili e giustificate utilizzate però in maniera strumentale da un’estrema destra che da una parte si dipinge come antisistema ma che dall’altra rimane contigua o pienamente interna al Pdl e alla Lega, al riparo dell’ombrello delle grandi organizzazioni che quelle politiche liberiste le hanno sempre sostenute e applicate.
Il rischio che il dilagare della crisi economiche e dei suoi effetti porti ad un radicamento popolare delle destre razziste ed eversive è più che serio. Nelle prossime settimane l’agenda delle manifestazioni e delle assemblee convocate dalla destra autoritaria o neofascista è fittissima. Dal corteo leghista del 22 gennaio – in forse solo a causa della spaccatura interna al movimento di Bossi – a quello de La Destra di Roma del 4 febbraio contro il ‘governo delle banche’, dai tentativi di Forza Nuova e Casa Pound di aprire nuove sedi alle campagne contro la politica e i partiti che vede protagoniste sigle finora sconosciute e formalmente appartenenti al cosiddetto mondo dell’antipolitica dietro le quali si celano vecchi e spregiudicati arnesi dell’estremismo di destra. E’ il caso ad esempio di un movimento dei ‘forconi’ siciliano che vede tra i suoi protagonisti, oltre a ingenui e arrabbiati cittadini alle prese con problemi di sopravvivenza, soprattutto militanti di Forza Nuova e di una destra berlusconiana ora alla ricerca di nuovi approdi e nuove strade.
In un contesto di stagnazione colpevole dell’iniziativa politica della sinistra e dei sindacati concertativi, le organizzazioni neofasciste rispolverano vecchi slogan ’terzisti’ e li affiancono a nuove parole d’ordine contro i partiti, l’Unione Europea, il mondialismo e le banche. Facendo proseliti anche tra chi, investito dalla crisi, non si preoccupa più di tanto della matrice ideologica dei nuovi movimenti ’apartitici’ e delle loro vere finalità. Se la rete - e i social network in particolare - sono pieni di appelli a sostenere il ’movimento dei forconi’ anche di ingenui cittadini progressisti, i rimbrotti moralistici contro le infiltrazioni fasciste che provengono da chi questa crisi l’ha provocata rischiano di non avere nessun effetto ed anzi di concedere ancora più credibilità e agibilità politica e sociale all’estrema destra.
Il problema è che, accanto alla denuncia circostanziata di ogni tentativo di infiltrazione neofascista nei movimenti popolari e di protesta, occorrerebbe abbinare anche indicazioni di lotta e di mobilitazione in grado di convogliare la rabbia sociale crescente verso obiettivi realmente di rottura con il ’governo unico delle banche’.

Ma non è che dietro ai forconi si nascondono i saluti romani?

Dario Ronzoni – www.linkiesta.it

Sono giorni agitati perla Sicilia. Daun lato, il sindaco di Palermo Diego Cammarata lascia l’incarico (dopo dieci anni e un’amministrazione che ha deluso molti cittadini), dall’altro, nel silenzio dei media, scoppia la protesta del Movimento dei Forconi, un gruppo di contadini e allevatori, nato l’anno scorso e già protagonista di proteste e manifestazioni. Stavolta sembra diverso. Insieme alle associazioni di autotrasportatori Aias camionisti, pescatori sono confluiti nel movimento “Forza d’Urto” e vogliono paralizzarela Siciliafino a venerdì 20. Indignados italiani?

No, siciliani. Al centro di tutto la difesa dei propri interessi. Le esportazioni sono in calo, il prezzo dei prodotti agricoli sono crollati. La globalizzazione li divora, le tasse li opprimono. E il costo dei carburanti e dell’energia è diventano proibitivo. Meglio allora scendere in piazza e protestare, bloccando le strade della regione. Le richieste spaziano dalla diminuzione delle tasse sui carburanti a misure per contrastare la crisi agricola. Oltre che il blocco delle procedure della Serit,la Equitaliasiciliana. Nulla di originale, comunque.
Al momento i nuovi vespri anti-globalizzazione stanno colpendo le strade: blocchi al porto di Palermo, ferma il primo tratto della A19 fino a Villabate. Ma anche a Gela, dove sono scesi in strada in cinquecento. Così sulla Agrigento-Caltanissetta, hanno preso la “Rotonda Giunone”, e si fanno vedere anche tra Catania e Siracusa. Il movimento, che riunisce persone come Rossella Accardo, che nel2008 ha visto scomparire il figlio e il marito Stefano Martorana, si dichiara «determinato ma pacifico» e soprattutto «apolitico», tanto da vedere scritto sulla loro pagina facebook, uno slogan come «né bianchi né neri, ma siculi pensieri». Sicuri?

Non tanto: si chiamano Forza d’Urto, ma molto vicino a loro c’è sempre Forza Nuova. Sarà un’attrazione fisica, ma anche se il movimento dei Forconi dice di non caldeggiare particolari posizioni ideologiche, i forzanuovisti sono con loro da molto tempo. Le idee, del resto, non divergono molto. A capo del Movimento dei Forconi c’è Mariano Ferro, ex Mpa e molto vicino a Lombardo. Quindi idee anti-globali, autarchiche, tradizionali e, adesso, infastidite dall’impostazione tributaria di Serit. Se poi si va sulla pagina Facebook di FN la conferma c’è, chiarissima. I commenti di sostegno sono tanti, articolati ed entusiasti. «Forza Nuova da sempre a fianco del Movimento dei Forconi», recita un post, con tanto di filmato. E se non bastasse, c’è la benedizione di Roberto Fiore, il segretario nazionale, che pure siciliano non è: «Pieno sostegno al Movimento dei Forconi», ha dichiarato, sperando che sia con loro che possa partire «la rivolta popolare».

Insomma, checché se ne dica, dietro al forcone siciliano si nasconde il saluto romano. Ma i contadini, gli imprenditori, i camionisti e i pescatori, che adesso protestano (e molti di loro si dicono anti-fascisti) davvero non lo sanno?

Ecco chi sta dietro al movimento dei forconi (Fonte: violapost.wordpress.com)

Dicono di essere “apartitici” e avvertono: chiunque si presenti alle nostre manifestazioni con bandiere di partito o di movimento “verrà preso a calci nelle natiche”. Il cosiddetto movimento dei Forconi, (promotore del fermo di quattro giorni dei trasporti in Sicilia), capeggiato da Mariano Ferro ex mpa (ha partecipato anche all’assemblea regionale del partito di Raffaele Lombardo, video), e spalleggiato dal sindacato degli autotrasportatori siciliani di Giuseppe Richichi non usa mezzi termini: calci in culo per tutti. Peccato che alla manifestazione del 15 dicembre a Catania, a rivolgersi indisturbato ai manifestanti, fosse il leader della sezione etnea di Forza Nuova, Gaetano Bonanno. E non c’è stato uno che l’abbia preso a “calci nelle natiche”. E dunque, fuori tutti i partiti e movimenti tranne Forza Nuova. Ecco il video

Ma dietro l’operazione “Forza d’Urto” c’è un altro personaggio abbastanza tollerato, ossia il presidente del Palermo Calcio, leader del “Movimento per la gente” e uomo tra i più ricchi d’Italia, Maurizio Zamparini, invitato d’onore ad un incontro del movimento dei forconi e del sindacato autotrasportatori, lo scorso 10 gennaio, il video

Un altro leader del movimento dei Forconi, Martino Morsello è stato tra gli ospiti speciali del recente congresso di Forza Nuova tenutosi a dicembre a Tivoli (Roma).

da: http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2012/1/17/18984-sicilia-dietro-i-forconi-ce-forza-nuova/

Fonte: http://www.contropiano.org/it/news-politica/item/6160-sicilia-dietro-i-forconi-c%C3%A8-forza-nuova?

Messaggi

  • La prima lotta sociale seria ( o una delle primissime, c’è stata pure quella, vincente, di Fincantieri con epicentro sempre in Sicilia) partita dall’avvento del governo Monti .... e qui si stronzeggia solo perchè Forza Nuova, senza entrarci direttamente un tubo con la lotta, ha dichiarato "vicinanza" in un comunicato ed ha invitato mesi fa uno dei "forconi" ad una propria iniziativa ...

    I "viola" - improvvisati "antifascisti" all’origine di questa "denuncia" - poi, rispetto alle lotte sociali, te li raccomando .... senza Berluskoni premier e senza le storie delle escort o dell’avvocato Mills si sentono persi ....

    E buttano merda sugli altri che lottano veramente ....

    Quanto a Contropiano, per cui ho invece grande stima, non capisco perchè si formalizzi tanto sui "forconi" siciliani e poi appoggi, senza se e senza ma, la rivolta dei taxisti romani, dove invece le infiltrazioni fasciste ( a volerle chiamare solo così) sono veramente di una evidenza estrema ed incontestabile.

    Forse perchè Contropiano agisce praticamente solo su Roma ? Forse perchè esiste a Roma anche un sindacatino Usb dei taxisti che non si pone problemi a fare comunicati anche con sigle spudoratamente fasciste ?

    O si è contro le "liberalizzazioni" sempre e comunque .... e Contropiano su questo è stata chiara anche ai tempi delle liberalizzazioni Prodi/Bersani .... ed allora non si guardano le pagliuzze siciliane per nascondere il trave romano ....

    Oppure, come si suol dire, si taccia ...

    Per ultima, Rifondazione ( controlacrisi è roba sua) ..... sarebbe ora facesse pace col cervello ... scegliendo finalmente di stare con le lotte, pur con tutte le loro contraddizioni inevitabili, specie ora col governo Monti ... qualche fascistello è intervenuto pure alle assemblee "No debito" cui Rifondazione pure aderiva ufficialmente, così come Contropiano, ed invece lì, guarda caso, nessuno scandalo .... oppure si inseguono Vendola ed il Pd alla ricerca di alleanza elettorali per cercare di ottenere qualche strapuntino .... ma basta con le ambiguità !

    O di quà o di là, senza se e senza ma !

    Radisol

    • Risolvere tutto ogni volta con "RIfondazione va dietro al Pd" mi sembra ridicolo oltre che falso.

      L’articolo mi sembra chiaro dice: a causa della mancanza di una sinistra forte in questo clima c’è il forte rischio di infiltrazioni fasciste nelle lotte. Dobbiamo far finta di niente? Credo che dobbiamo prendere atto della situazione e risolvere il primo punto (sinistra forte e radicata direi io). P.S. l’originale è su contropiano e poi ripreso da controinformazione.

    • Nei primi anni 70 in Italia la sinistra era fortissima.

      Eppure questo non impedì che a Reggio Calabria, con la scusa del capoluogo, i fascisti riuscirono a stare in testa ad una lotta che aveva comunque sacrosante motivazioni di rivolta sociale ... del resto era successo anche nel 1969 a Battipaglia, dove pure tutto era nato dalla lotta degli operai del locale tabacchificio ...

      Di fronte a questo, però, vi furono due modi opposti per affrontare il problema.

      Lotta Continua, il Pci ( m-l), il Movimento studentesco e, sia pure in modo un pò tardivo, i sindacati confederali ritennero che di quella lotta andava visto il "bicchiere mezzo pieno" delle giuste cause sociali ... e riuscirono, in breve tempo e con una grande manifestazione nazionale a Reggio, a recuperare la situazione ... anche se questo non impedì, per anni, una grossa presenza a Reggio dei fascisti, che espressero per un pò persino il sindaco ... ma, nel sociale, si riconquistò comunque un’agibilità politica in quella città ...

      Il Pci invece ( nonostante la diversa sensibilità della Cgil) ma, insieme a lui anche alcuni gruppi della sinistra rivoluzionaria, come Potere Operaio ed Avanguardia Operaia, ritennero che quella rivolta dovesse essere considerata, tout court, "reazionaria e fascista".

      Ora la situazione è diversa, la sinistra - in tutte le sue espressioni - è veramente debole, soprattutto nell’estremo Sud ... e, al tempo stesso, la presenza fascista nella storia dei "forconi" siciliani - a differenza che nella lotta, pur a mio giudizio condivisibile, dei taxisti - è invece pressochè inesistente se non inventata di sana pianta ... casomai i rischi sono altri, quelli di un recupero "gattopardesco" e strumentale della vertenza da parte dei politicanti locali di vario genere ed appartenenza ...

      Ma, oggi come allora, è politicamente stupido ( quando la cosa non nasconde altri intendimenti politici, tipo non rompere del tutto con chi appoggia il governo Monti ) risolvere tutto con gli "anatemi antifascisti" .... o con la logica della gatta che, se non arriva al lardo, dice che è rancido ....

      Per quanto poi riguarda in generale Rifondazione, è inutile che ti incazzi, la contraddizione - al di là del discorso specifico che stiamo facendo - emerge quotidianamente ed in ogni presa di posizione.

      Nè è stata minimamente sciolta nell’ultimo congresso nazionale ... sarà per questo che nei sondaggi, con tutto il PdCi che sembrerebbe aver ormai preso decisamente la strada "governista" e filo-Pd, la Federazione della Sinistra non viene mai data a più del 2 % ?

      E’ un "complotto" dei sondaggisti ? Non credo proprio ....

      Radisol

    • Sto seguendo la manifestazione/assedio dei taxisti a Palazzo Chigi.

      Lì, come dicevo, i fascisti ci stanno e come nel movimento ...

      Un cartello, in verità l’unico "politico", dice "non voglio essere espropriato dall’ultimo governo comunista del mondo".

      Ora, il rischio è proprio questo.

      Far passare un governo come quello di Monti, in altri tempi lo avremmo definito "governo organico della borghesia imperialista", per di più sostenuto anche da Berluskoni, nell’immaginario collettivo come un governo "comunista" ...

      Roba da pazzi .... e fare gli "schizzinosi" o inventarsi, come nel caso dei "forconi", "suggestioni di fascismo" ... o peggio ancora cercare, pur di non rompere il filo con chi quel governo lo appoggia senza se e senza ma, di evitare di scegliere da che parte stare ... rischia di aiutare molto questo tipo di equivoco ...

      E questo sì, sarebbe un andare a sbattere contro un tram in corsa ...

      Radisol

    • I sondaggi sono una sciocchezza ed è stato dimostrato con le ultime elezioni dove siamo riusciti a prendere spesso il doppio di quanto ci davano i sondaggi (a Napoli dal 1,5max al 3,7 reale).

      Rifondazione è alternativa al Pd. E’ stato detto e ridetto anche al congresso nazionale a cui ero presente.

      I legami tra il movimento dei Forconi e Forza Nuova non sono inventati:

      “La lotta dei contadini siciliani per la sovranità alimentare e il ritorno alla centralità dell’agricoltura, e ai valori del mondo contadino, e la protesta degli autotrasportatori per la defiscalizzazione dei carburanti, non possono non catalizzare l’attenzione e la solidarietà attiva di Forza Nuova". Questo l’incipit della nota stampa del partito fascista di Roberto Fiore. In queste ore, in rete, si fa un gran parlare di quanta vicinanza ci sia tra il Movimento dei Forconi che sta contribuendo a mettere in ginocchio la Sicilia, e il partito Forza Nuova. Vicini, solidali, stessa cosa? Ebbene, controlacrisi.org è riuscita a trovare il nesso che porta direttamente il Movimento dei Forconi tra le braccia di Forza Nuova. Il cognome che lega il tutto è Morsello. Non “quel” Morsello cantautore nero e ideatore di Forza Nuova, ma Morsello Martino, leader del Movimento dei Forconi e segretario di Altra Agricoltura Sicilia. Ebbene il signor Morsello Martino, che si definisce una “vittima dell’usura bancaria” ha una figlia, Antonella Morsello, camerata (e dipendente) di Forza Nuova Terni. Fin qui, si potrebbe obiettare, nulla di male. Un padre non è responsabile dell’attività politica della figlia. Peccato, però, che il legame tra Antonella e papà Martino non sia solo familiare, ma anche politico. Non a caso, in data 28 maggio 2011, Martino Morsello è stato tra i relatori di un convegno sull’usura bancaria, presieduto dal segretario provinciale di Forza Nuova di Terni Marco Petrelli, che si è aperto proprio con il saluto di Antonella Morsello, presentata come "anima e promotrice del convegno". Un convegno che, tra l’altro, è anche stato seguito e registrato da Radio Radicale e di cui si può trovare facilmente traccia sul sito della radio (QUI IL LINK). Ecco, quindi, che continuare a sostenere di essere apartiti, per un Movimento come quello dei Forconi, inizia ad essere quantomeno pretestuoso se al proprio vertice siede una famiglia di forzanovisti doc. Altro che “lontani da ogni volontà di strumentalizzazione” come conclude nel suo comunicato Roberto Fiore.

      da: http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2012/1/17/18995-ai-forconi-siam-fascisti/

      Speriamo che un domani questi sfruttati dalle banche non decidano di fare una marcia su Roma per rovesciare lo stato delle banche e il governo plutocratico, altrimenti ci toccherà pure dire che cmq è giusta ribellione.

    • E questo sarebbe un "legame" tale da far dare un giudizio politico su un movimento sociale di ampia portata come quello ?

      E allora che dovremmo dire di altre situazioni già citate ? Quanto ai comunicati di Forza Nuova, lasciano il tempo che trovano ...

      Nel 2008 si dichiarò solidale ed interno al movimento studentesco dell’Onda, arrivò persino a dissociarsi pesantemente dai "colleghi" di Casa Pound per gli incidenti di Piazza Navona ... partecipò, senza striscioni o bandiere, anche a qualche manifestazione ... e questo era un buon motivo per buttare merda sull’Onda, per dissociarsene come "movimento infiltrato" ?

      Continuiamo così .... e alla fine pure nelle fabbriche avremo lotte gestite dai fascisti .... qui nel Lazio, tra Pomezia e Latina, è già capitato ...

      Torno a ripetere, per me la "fobia dei fascisti" è una sovrastruttura che magari riguarda qualche compagno giovinetto ... la struttura del problema purtroppo è un’altra .... quella di voler evitare come la peste di rompere ogni rapporto col Pd che appoggia questo governo ...

      La cosa riguarda ovviamente prima di tutto Sel ma anche Rifondazione ... ed anche settori di movimento che comunque non sono alieni, magari esclusivamente sul piano locale, ad alleanze tattico/elettorali ... il resto è noia ... o slogan auto/rassicuranti ...

      Lo si è già visto con chiarezza - ed allora governava ancora Berluskoni ! - nelle diatribe forcaiole ed allucinanti seguite agli incidenti del 15 Ottobre ....

      E così veramente si aprono autostrade per i fascisti .... contenti voi ...

      Radisol

    • P.S.

      Rifondazione alle comunali a Napoli è andata indubbiamente molto bene ... ma lì, con l’appoggio a De Magistris sin dal primo turno, la rottura netta ed irreparabile col Pd ( e pure con Sel che appoggiava il candidato Pd) non poteva esser più chiara ed inequivocabile ....

      Ma vogliamo negare che Napoli è una mosca bianca, un eccezione nel senso più netto del termine ? Ed in quanto tale, oggi, difficilmente ripetibile ?

      Anche su questo ci dobbiamo prendere in giro tra compagni ?

      Radisol

    • Quanto alle banche, con la globalizzazione e con la finanziarizzazione ormai totale dell’economia capitalista, che oggi le medesime banche governino di fatto ed anche di nome ( almeno in Italia ed in Grecia i posti chiave di governo sono tutti in mano a banchieri) è un dato di fatto.

      E te lo dice uno che in quel mondo ci lavora da oltre 30 anni ... e che ne ha visto da dentro le profonde trasformazioni.

      E non è che questa cosa - per il fatto che certi fascisti la dicevano da sempre, anche quando non era vera - noi possiamo oggi, per fare dispetto ai fascisti, negarla ...

      Ecco, hai citato un altro classico esempio di atteggiamento da "antifascismo antropologico" e non politico nè tantomeno marxista e "di classe" ... dietro il quale, se non è puro stupidario di sinistra ( ed a volte, come ben spiegava Gaber, c’è anche questo), c’è quasi sempre la contraddizione di fondo di cui parlavo ... il sognare ancora oggi un "fronte unico" dal Pd ( se non addirittura dall’Udc) fino all’estrema sinistra ... sogno impossibile ma anche assai consolatorio ...

      Se le banche sono oggi non più un semplice strumento del capitalismo ma tout court il capitalismo, è evidente che Monti o Passera o Profumo o Draghi sono oggi il nemico principale mentre Berluskoni, che pure appoggia il governo dei banchieri, o gli stessi fascisti sono un nemico secondario ...

      Se si parte da questo assunto, cambia anche la prospettiva generale ... ed un fascista, vero o immaginario, dentro un movimento di massa o dentro una lotta diventa una bazzecola rispetto ad un banchiere a capo del governo o di un Pd che lo appoggia ....

      O no ?

      Radisol

    • IL MOVIMENTO DEI FORCONI È IL RISCATTO DEL SUD

      Intervista a Pino Aprile

      In Sicilia il Movimento dei Forconi blocca la regione. I giornali ignorano il fatto. E c’è chi ipotizza strani legami politici dietro queste proteste. Lei cosa ne pensa?

      Ogni volta che il Sud protesta, e vi assicuro che ha tonnellate di ragioni per farlo, si trova sempre qualche motivo per infamare le ragioni della protesta. Io a questo movimento ho dedicato un capitolo del mio ultimo libro "Giù al sud", quando non ne parlava nessuno. Li avevo incontrati alla scuola di politica di Filaga sui monti Sicani, creata da padre Ennio Pintacuda, e avevo scoperto un mondo di cui l’Italia non sa nulla, perché se il Sud non è mafia, non è camorra, non è notizia.

      Mi raccontarono che in 3 anni, su 200 mila aziende agricole, 50 mila erano state sequestrate, messe all’asta; mi raccontarono di gente che da generazioni coltivava quelle terre, che era scomparsa dall’oggi al domani in silenzio per pudore...tragedie vissute nel silenzio, all’interno delle famiglie.

      Qualcuno mi si avvicinò e mi disse: noi siamo alla disperazione, pronti alle armi, ci manca solo un leader e io risposi: guardate che non ho fatto neanche il militare!

      Questo è emblematico del grado di disperazione di questa gente.

      Il Regno delle due Sicilie era ricchissimo. Poi l’impoverimento, la fuga del Sud. Un’emigrazione che continua anche oggi. Perché?

      Ci sono almeno tre argomenti enormi nella sua domanda. Il primo, è l’impoverimento del Sud, un territorio che è esistito per oltre 700 anni con quei confini, con quella gente, e che il Regno delle due Sicilie ereditò e poi gestì per 127 anni. Per chi voglia fare dei paragoni, 127 anni è più di quanto è durato il Regno d’Italia, 85 per i Savoia, è più di quanto è durata la Repubblica italiana, è quasi quanto sono durati il Regno d’Italia e la Repubblica italiana messi insieme. Quella era una dinastia divenuta autoctona, perché creò le prime aree industriali in Italia: basta andarsi a leggere i documenti de "L’ Invenzione del mezzogiorno" scritto da Nicola Zitara, e anche tanti altri libri.

      L’invasione del sud con annessione comportò la distruzione dell’economia del Sud, la chiusura dei più grandi stabilimenti siderurgici d’Italia che erano in Calabria, l’eccidio, con sparatorie, delle maestranze che volevano impedirlo, la devastazione delle più grandi e efficienti officine meccaniche d’Italia che erano nel napoletano, l’asportazione dei lingotti d’oro, della ricchezza del Regno delle due Sicilie. Tutto questo comportò una ventina d’anni dopo, oltre alla reazione armata di quelli che furono chiamati briganti, che agivano per difendere il proprio paese, l’abbandono della propria terra da parte dei meridionali, un fatto questo che non era mai accaduto in decine di millenni. L’emigrazione dal sud, secondo varie stime, ha portato via 20/25 milioni di meridionali in 90 anni.

      Rispetto al passato oggi è cambiato poco o nulla. Un esempio? Il Comitato interministeriale di programmazione economica divide le quote da sbloccare, che spesso sono soldi destinati al sud, per 200 quote e destina 199 quote al nord e una al sud. Con Monti le quote, anche perché i soldi sono diminuiti, sono state circa 40, di cui 39 al nord e una al sud e in tutto il programma di Monti non c’è una parola per il sud. E poi ci si meraviglia delle proteste? I cittadini del Sud vogliono solo rispetto, attenzione ed essere considerati alla pari degli altri cittadini di questo paese.
      Del movimento dei forconi fanno parte anche i pastori sardi, guidati da Felice Floris. Ricordo che quando ci furono 100 mila forme di parmigiano invendute, l’allora governo a trazione leghista le fece acquistare con i soldi destinati al mezzogiorno; quando ci fu il pecorino invenduto per i sardi, l’allora governo mandò la polizia a spaccare le teste dei sardi a randellate in Sardegna, e quando i sardi presero il traghetto per andare a Roma, li aspettarono sul molo a Civitavecchia a spaccargli le teste preventivamente, prima ancora che arrivassero nella Capitale a manifestare.

      I soldi che hanno usano per il parmigiano erano stati stanziati per il sud! Poi ci si meraviglia se la gente si organizza...In Sicilia il movimento dei forconi ha cominciato a protestare dopo l’ennesimo suicidio di un signore che si è lanciato dalla sua terrazza con una corda legata al collo.

      E’ ipotizzabile che la crisi economia spazzi via l’Italia e riporti ad assetti pre-unitari?

      Queste sono sciocchezze che tendono a nascondere la serietà e la profondità delle argomentazioni per cui il sud protesta.

      Dal Meridione sono andati via negli ultimi 10 anni 700 mila giovani laureati. In qualsiasi paese qualunque governo di destra o di sinistra si sarebbe occupato di questo problema. La verità è che nessuno lo vuole risolvere, perché questo è un affare per una parte del paese. Solo per far studiare i suoi figli e poi regalarli al nord, il sud spende circa 3 miliardi di Euro all’anno. Come dimostrano gli studi fatti sull’argomento, formare un laureato costa dalle scuole materne alla laurea 300 mila Euro, ma per quelli fuori sede la cifra aumenta di circa 100 mila. 23 mila studenti meridionali ogni anno si spostano al nord, fate voi i conti.

      Una laurea dura in genere, sono calcoli de "Il Sole 24 ore" circa 7 anni, moltiplicate per 7 e avrete il salasso del sud a favore del nord per regalargli una classe dirigente a proprie spese. Questo solo per l’istruzione. Poi pensiamo ai trasporti: sono stati cancellati da un improponibile, impresentabile amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato tutti, ma proprio tutti, i treni diretti sud - nord, il paese è stato spezzato in due nell’anno del 150° anniversario della cosiddetta unità. E ancora, il 90% degli aerei che partono dal sud deve pagare pedaggio a Malpensa, solo per far vivere un aeroporto che non doveva esistere. Per andare da Palermo a Tunisi bisogna prendere l’aereo per Malpensa e poi da Malpensa andare a Tunisi. Dovrà finire questa porcheria!

      Un ultimo aneddoto, che ho raccontato nel mio libro "Terroni": alcuni miei amici di Bari per andare a Milano si vedevano costretti a pagare all’Alitalia un biglietto più costoso del Bari -New York. Allora, per risparmiare, compravano il biglietto per New York, arrivavano a Malpensa, scendevano, strappavano il biglietto e andavano a Milano! Il sud è il Bancomat d’Italia, continuamente insultato con l’epiteto di "ladro". In realtà, è l’unico caso al mondo nella storia dell’umanità di un ladro che più ruba e più si impoverisce, di un derubato che più viene derubato e più si arricchisce. Ci sarà qualcosa di strano?

      http://www.cadoinpiedi.it/2012/01/17/il_movimento_dei_forconi_e_il_riscatto_del_sud.html#anchor

      17.01.2012

    • No.

      Combattere giustamente i banchieri in quanto maggiori detentori del potere decisionale e della ricchezza mondiale si. Anche se poi bisognerebbe vedere chi c’è dietro queste banche, allora scopriremo che le vecchie industrie manifatturiere hanno acquistato importanti fette di queste banche. Ritornando al punto io non credo che per lottare il capitalismo (non mi limiterei a quello finanziario se non altro per non far prendere collera a Marchionne) si debbano tollerare o addirittura ci si dovrebbe alleare con i fascisti.

      La storia dovrebbe aver insegnato il pericolo che si corre in questi momenti storici. I fascisti sono miei nemici come i finanzieri.

      Sulle manifestazioni in Sicilia va fatto un chiarimento. Le ragioni sono sacrosante e vi stanno partecipando un gran numero di compagni. Detto questo se dietro gruppi organizzati ci sono forze e movimenti politici dichiaratamente fascisti è il caso di rendersene conto e prendere provvedimenti? Sui tassisti vale lo stesso discorso, la loro protesta è sacrosanta anche se tra loro ci sono persone di destra.

      Sulla voglia di fare una grande alleanza fino all’Udc mi sembrerebbe inutile rispondere. Rifondazione è all’opposizione di tutte le forze che sostengono il governo Monti. Sul caso Napoli, io conosco bene la situazione provinciale e regionale. Dove siamo radicati andiamo bene anche da soli. Quello che avevamo perduto ma che sembrerebbe stiamo riprendendo è il voto di opinione. Cmq non mi interessa tanto parlare di percentuali.

    • Conosco personalmente il Presidente dell’AIAS Richichi. Posso assicurare che di politico in lui non c’e’ nulla... e meno che mai Forza Nuova. E’ un idealista..

  • certo.. la struttura , la sovrastruttura , i problemi sono altri , rompere senza ambiguità con il PD ecc..ecc.. tutto vero

    Però invito a non sottovalutare la consistenza dei movimenti di estrema destra e a non aver dubbi sul fatto che qualsiasi loro iniziativa è strumentale alla loro cultura e non potrà mai essere anticapitalista : perchè chi promuove visioni della società in senso organicista ( come popolo , razza , nazione ecc..) elude ogni possibile scintilla di lotta di classe .

    e invito anche a non legittimare nemmeno i discorsi monetaristi sul "debito pubblico" e sulla cosiddetta "sovranità nazionale" che vengono da estrema destra : a questi speculatori della malafede filoborghesi , bisognerebbe anche chiedere ( nel loro capitalismo "nazionalmente sovrano" senza debito ) come possano 205 statinazione del mondo avere tutti e 205 "sovranità monetaria" , essendo il capitale intrinsecamente imperialista...

    • Pretendere di giudicare il mondo, fare analisi politiche e scelte sulla base dei profili facebook è veramente segno di instupidimento generale.

      Chiunque ormai può prendere articoli da una parte e portarseli in un’altra e metterli vicino alle foto che vuole.

      Ma, oltre a segno di instupidimento generale, è soprattutto segno di instupidimento di certa sinistra da tastiera ...

      Sulle strade, cazzo. E misurarsi con la "gente in carne ed ossa" e non con quella che si immagina solamente, naturalmente a propria immagine e somiglianza.

      Bene hanno fatto i compagni di Palermo e di Avola a partecipare alle manifestazioni e ai blocchi.

      E bene ha fatto un compagno eccezionale come Pino Aprile a chiarire certi aspetti storici ed a schierarsi senza se e senza ma.

      Così fanno i rivoluzionari, stanno tra la gente comune, non sparano anatemi e condanne morali sulla base di suggestioni autoreferenziali.

      Quanto al discorso del "sovranismo", lo fa anche Cremaschi ( e con lui i settori più di sinistra della Fiom e della Cgil), lo fa Giulietto Chiesa, lo fanno la Cub e l’Usb, lo fa Contropiano ( che pure vede improbabili fascisti in Sicilia ma non tra i tassinari romani che appoggia incondizionatamente),lo fa Sinistra Critica ed il gruppetto di Marco Rizzo, lo fanno, pur con qualche distinguo, Guido Viale, Ugo Mattei, Bifo, Augusto Illuminati ed in generale le varie aree degli ex Disobbedienti, lo fanno gli "autonomi" di Infoaut che infatti, essendo presenti a Palermo e Catania, partecipano attivamente alla lotta siciliana.

      Lo fa, a tratti, pure Ferrero, almeno nei momenti in cui Grassi non lo tira per la giacca e non gli ricorda che non bisogna rompere del tutto con Vendola e Bersani.

      Tutti "sdoganatori" ? Ma de che ?

      K.

    • i tuoi insulti personali e la tua violenza squadristica sono indicatori delle tue simpatie per i fasci .
      Comunque ti invito a posare l’olio di ricino e a rileggere con più attenzione quello che ho scritto : " invito a non legittimare i discorsi sulla cosiddetta "sovranità nazionale" che vengono da estrema destra e ho cercato di spiegarne i motivi : non sono anticapitalisti , sono nazionalisti ecc..ecc..

    • @K: comincia tu ad andare in strada invece di tampinare noi alla tastiera. Inizia la rivoluzione e noi, quando e se siamo convinti di chi abbiamo al fianco, veniamo dietro a voi.

    • Mi sa che vi Aspetterò un bel pò ...

      Intanto stamattina stavo al Ministero dell’Economia a manifestare contro lo scippo al referendum sull’acqua, cosettina prevista nello stesso "decreto liberalizzazioni" contro cui si battono i siciliani e i tassinari.

      Poi, in serata, una capatina tra i tassinari penso di farla ...

      Voi dove state ?

      K.

    • Per Tania

      A parte il fatto che non mi sembra di aver insultato nessuno ma espresso posizioni politiche, sono così "fascista" ( molti utenti del sito ed anche gli admin mi conoscono personalmente ) da avere inciso sulla pancia un ricordino calibro 7,65 fattomi nel 1976 dal Fioravanti minore, Cristiano.

      E sono così "fascista" da militare nella sinistra antagonista sin dal 1970, prima in Lotta Continua, poi in gruppo m-l che si chiamava Stella Rossa ed infine, a vario titolo, nell’ area dell’autonomia operaia, impostazione nella quale mi riconosco anche adesso.

      Anche se, tra il 2006 ed il 2008, ho fatto pure la cazzata di entrare in Rifondazione, ricoprendo per breve tempo anche la carica di segretario di un circolo.

      Per non parlare della attività, a vario titolo, di delegato sindacale nel settore del credito, che svolgo quasi ininterrottamente dal lontano 1981.

      Così, tanto per presentare il "pedigree", anche se ne avrei fatto volentieri a meno ....

      K.

    • @K

      Mi dispiace per il tuo "ricordino calibro 7,65" .
      Ribadisco l’importanza di non cadere nell’errore di legittimare i discorsi sul "debito" e sulla cosidetta "sovranità nazionale" quando vengono pronunciati dai neofascisti ... perchè la loro cultura , i loro obbiettivi non possono essere conciliabili con chi si definisce anticapitalista : l’obiettivo finale dei neofascisti , il nazionalismo identitario , rientra comunque nelle logiche dei rapporti di forza e dominio ( tanto quanto , anche se in forma diversa , dell’attuale mercatocrazia globale )

    • Capirai che novità ...

      Però al fatto che il concetto di "sovranismo monetario" quando non direttamente di uscita dall’euro s’è ormai convertita gran parte della sinistra antagonista italiana, non rispondi nulla.

      I fascisti sono fascisti e quindi per definizione interni al sistema capitalistico, questo è ovvio.

      Ma Cremaschi, Chiesa, Bifo e tutti quelli che ho citato sono per caso diventati fascisti ?

      Ovviamente non credo e quindi, fermo restando che "nostra patria è il mondo intero", credo che la difesa dell’indipendenza nazionale, anche da un punto di vista monetario, non sia cosa così disdicevole e tantomeno "fascista".

      Altrimenti, poi, con questa logica dovremmo dare del "fascista" pure ai palestinesi, ai baschi e compagnia cantante ...

      K.

    • "Capirai che novità" sei simpatico come una carie ai denti .. Ho ribadito l’ovvio evidentemente perchè c’è sempre qualche compagno che sottovaluta le strumentalizzazioni in camicia nera

      Comunque non ho detto nulla perchè era implicito : il discorso di Bifo , Chiesa , Cremaschi , mia nonna ecc.. è anticapitalista , di classe , come lo è quello di Moreno Pasquinelli ( il più netto , rimanendo nell’area della sinistra radicale , nell’indicare l’uscita dall’Euro e dalla UE .. invece che una riforma dell’Euro , della BCE , della UE , dei Trattati Europei ecc.. ) .
      E i movimenti di liberazione nazionale baschi , palestinesi , africani , sudamericani ecc.. ovviamente , come saprai , non avevano nulla a che vedere con il nazionalismo razzista e imperialista di matrice europea

    • E chi sta dietro al popolo viola?

      by Marco Cedolin

      E chi sta dietro al popolo viola? Chi sta dietro alle agende rosse? Chi sta dietro agli indignados? Chi sta dietro all’Italia dei beni comuni? Chi sta dietro a quelli che stanno dietro?

      Il gioco al massacro può durare all’infinito. Ma resta una domanda basata su fatti concreti:
      chi si sta muovendo contro una dittatura degna di Pinochet? E chi si siede su uno scranno a pontificare, perchè colluso con la stessa?

    • Moreno Pasquinelli ... condivido sostanzialmente le sue posizioni odierne.

      Ma, in quanto a compromissioni coi fascisti, basti ricordare la "lista antiamericanista" che aveva promosso nel 2003, con dentro persino Maurizio Murelli, Claudio Mutti ed ogni fior fiore di fascisti, naturalmente "sociali" ed "antiamericani" .... si può dire sia stato un precursore ....

      Quanto storicamente ai "nazionalismi identitari" ed alle alleanze geopolitiche/strumentali, non è che i palestinesi di allora, durante la seconda guerra mondiale, non abbiano filtrato coi nazisti in funzione antiebraica ... lo fece persino Ghandi in funzione anti-inglese, per non parlare dei repubblicani irlandesi ...

      Forse gli unici che non c’entrano nulla tra quelli che avevo citato sono i baschi, ma solo perchè all’epoca stavano sotto una dittatura fascista , formalmente neutrale, ma comunque amica di Hitler e Mussolini ... ma quanto a nazionalismo identitario, per comprensibili ragioni storiche, non scherzano nemmeno loro ...

      Sarò pure antipatico, ma tu, senza offesa, non sei convincente ....

      E comunque, come movimento, se non stessimo ancora scontando le diatribe del 15 Ottobre e le defezioni ed i distinguo, una volta salito al soglio Monti, di chi non vuole rompere il filo sottile col Pd, probabilmente oggi non saremmo alle prese con questa discussione.

      Ma se, finora, come dice il buon Cedolin, gli unici che si sono seriamente opposti a Monti sono i siciliani e i tassinari, il problema si pone fatalmente ....

      Ricordo poi che al comitato "No Debito" di Cremaschi, certamente l’iniziativa politica antagonista più seria messa in piedi negli ultimi mesi in Italia, hanno aderito anche Movisol ( vatti a guardare con Google di cosa si tratta ), l’ economista Savino Frigiola ( ex Lotta di Popolo ed ex Terza Posizione ) e tante altre situazioni di questo genere ... e Cremaschi questa cosa l’ha pure motivata ... più o meno ha detto "In questa situazione politica non dobbiamo tanto preoccuparci delle storie passate chi abbiamo a fianco, quanto di quello che dice nel merito di oggi chi abbiamo a fianco".

      E i vari Contropiano, Usb, Sinistra Critica, Piattaforma Comunista ecc. ecc. che gli stanno intorno non hanno trovato in merito nulla da recriminare ....

      Io questa cosa la condivido solo fino ad un certo punto .... ma tant’è .....

      K.

    • Mi sembra la si stia buttando un poco in caciara. I palestinesi nella seconda guerra mondiale, l’adesione formale al comitato no debito di terzoposizionisti che poi voglio proprio vedere nella realtà pratica.

      Qui il punto non è la rivolta Siciliana ma le organizzazioni che ci stanno dietro. In particolare il movimento dei Forconi e Forza d’Urto. Queste sono legate o comunque hanno importanti punti di contatto con Forza Nuova. Per me questo è un problema molto grave dato l’attuale periodo storico. La casusa principale sta nella mancanza di una sinistra forte e radicata.

      Una volta date le medaglie al valore a tutti gli unici veri rivoluzionari italiani e assodato che la palestina nella II guerra mondiale ebbe certe vicinanze con i fascisti, la presenza dei neofascisti nelle lotte è un problema? Si vogliono risolvere le cause a prescindere dall’attuale collocazione?

    • @Mirko apro una parentesi veloce — i palestinesi non ebbero alcuna vicinanza con i fascisti ( se mai ce la ebbe il sionista fascista Jabotinskij ) Semplicemente il Gran Muftì di Gerusalemme, Amin al Husseini , collaborò per un periodo con i tedschi in chiave anti-inglese : perchè per loro le prospettive erano completamente rovesciate rispetto all’Europa : in Palestina i nazisti erano gli inglesi , non i tedeschi . Se mai il progetto razzista e colonialista sionista era perfettamente funzionale e speculare a quello nazista : infatti sionisti e nazisti strinsero accordi ( a spese , oltre che degli autoctoni palestinesi , anche di altre persone di fede ebraica ignare ) come quelli dell’ Ha’avara ecc.. — chiusa parentesi

      Tornando al tema sono perfettamente d’accordo con te . E’ vero che bisogna spezzare qualsiasi legame con quel partito di destra che è il PD ( ho scritto a proposito sul blog di Ferrero ) , è vero che anche le varie agende rosse / popoli viola erano movimenti antisistema come lo può essere Grillo ( cioè zero ) , è vero che non esiste una sinistra , tutto vero ... MA una vera sinistra non la si costruice certo legittimando anche una solo sillaba fiatata da dei neonazisti , mai ( qualsiasi tema questa gentaglia abbia deciso di strumentalizzare ) : quei compagni chi si fanno coinvolgere da movimenti organizzati da ForzaNuova o CasaPound ( in questo modo legittimando FrozaNuova e CasaPound ) si comportano in maniera irresponsabile .