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Forconi, insieme ai Notav, di nuovo in piazza a Palermo

par Simona Licandro

Publie le martedì 6 marzo 2012 par Simona Licandro - Open-Publishing
3 commenti

In diecimila hanno attraversato la città per raggiungere l’Ars.

PALERMO - Oltre diecimila "forconi" hanno attraversato la città per andare a protestare davanti ai "palazzi del potere" e si trovano adesso davanti l’Ars, dove saranno ricevuti nel pomeriggio dal presidente Francesco Cascio. Assieme ai Forconi, capeggiati da Mariano Ferro, ci sono anche i ragazzi del movimento No Tav, che protestano contro la realizzazione del passaggio ferroviario ad alta velocità che collegherà Lione a Torino. A Palermo si sono riuniti in migliaia in piazza della Pace davanti alla sede della Serit7Equitalia, la società di riscossione accusata di essere “tra i responsabili della strozzatura delle imprese”. Alcune cartelle esattoriali sono state bruciate davanti alla sede dell’agenzia di riscossione.

«POLITICA SORDA» - L’iniziativa era stata annunciata da Mariano Ferro, uno dei leader dei Forconi, ’’per protestare contro lo strozzinaggio che queste agenzie effettuano a danno della popolazione pesantemente colpite dalla crisi di banche e speculatori’’. Il leader del movimento rinnova i propositi che li avevano portati sulle piazze a gennaio ribadendo che non sono state trovate soluzioni ai problemi principali da loro segnalati, a cui si è aggiunto anche l’accordo Ue-Marocco che penalizza l’agricoltura siciliana . «Stringeremo d’assedio l’Ars - ha detto -, pronti a occupare un palazzo i cui politici non fanno il loro dovere contro la crisi e per lo sviluppo». I manifestanti si dicono sfiduciati anche rispetto ai tavoli tecnici congiunti tra Regione e governo. «Si sono rivelati un bluff, ma ce lo aspettavamo - ha concluso Ferro. Ecco perché avevamo chiesto di farne parte. La politica si conferma sorda. E allora ci faremo sentire».

Simona Licandro

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2012/6-marzo-2012/forconi-nuovo-piazza-bruciate-cartelle-esattoriali-assedio-ars-2003566510998.shtml

Immagini :

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/03/06/foto/forconi_e_no_tav_in_corteo_citt_paralizzata_dalle_proteste-31043598/1/


I manifestanti hanno avuto qualche momento di tensione davanti all’ingresso di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana. Il corteo ha raggiunto la piazza e oltre duecento persone hanno formato un presidio. Gli scontri si sono verificati quando alcuni dei dimostranti hanno cercato di entrare nel palazzo, superando la barriera degli agenti. Al momento non è possibile accedere in alcun modo a Palazzo dei Normanni. Il presidente dell’Ars Francesco Cascio alle 15.30 vedrà, insieme ai capigruppo, una delegazione dei forconi che minacciano di assediare a oltranza la sede dell’Ars.

Messaggi

  • Diecimila in piazza. Forconi e NoTav : la Sicilia si ribella!

    Solidarietà alla Val di Susa dallo spezzone dei NoTav palermitani, bruciate cartelle esattoriali davanti la sede della Serit, tafferugli sotto il palazzo dell’assemblea regionale. Durante il corteo nel capoluogo gli ex dipendenti della Fiat di Termini Imerese, che attendono ancora la cassa integrazione, hanno bloccato i binari della ferrovia per novanta minuti.

    Questa mattina il movimento dei Forconi è sceso nuovamente in piazza a Palermo. Oltre 10.000 da tutte le province siciliane si sono radunati nei pressi dell’Ucciardone, a piazza della Pace. Il corteo ha mostrato subito le intenzioni dei manifestanti: nessun passo indietro contro questo Stato che continua a sobillare lavoratori, disoccupati, cassintegrati e studenti con le tasse, con gli aumenti nel paniere dei beni primari, con le accise sulla benzina e, soprattutto, con le cartelle esattoriali della Serit. La Serit, l’agenzia di riscossione crediti, è stata il primo obiettivo dei manifestanti che, davanti la sede della stessa agenzia, hanno bruciato delle cartelle esattoriali invitando tutti a non pagare le cartelle, a mantenersi insolventi nei confronti di uno Stato che diventa, ogni giorno sempre più, lo strozzino che toglie il pane dalla tavola a chi già non ce la fa ad arrivare a fine mese.

    Al corteo del movimento dei forconi si è aggiunto uno spezzone di circa duecento NoTav palermitani, che in questi giorni continuano a rispondere alla chiamata della Val di Susa e dimostra la solidarietà di un isola che non si fa scrupoli a tenere il capoluogo in scacco, lottando contro la realizzazione di una grande opera inutile e chiedendo a gran voce la liberazione dei NoTav arrestati in tutt’Italia. Lo spezzone NoTav ha ricevuto l’appoggio dell’intero corteo che condivide appieno l’inutilità della realizzazione, e quindi della spesa, dell’alta velocità senza alcun rispetto per la volontà di chi vive il territorio che dovrebbe essere attraversato dalla Tav , quando in tutta Italia, e soprattutto in Sicilia -dove il binario della tratta ferroviaria è un binario unico (!)- c’è la necessita di denaro, di reddito garantito, di welfare.

    Il corteo ha attraversato le principali vie della città dirigendosi verso la sede della Regione, minacciando di occupare la sede del parlamento siciliano se il presidente della regione, Lombardo, non avesse accettato una contrattazione sulle rivendicazioni del movimento che, partendo della defiscalizzazione della benzina, alla stabilizzazione dei braccianti agricoli alla demolizione di sistemi di commercio monopolistici a favore di un commercio sostenibile a piccola scala, arriva fino alla creazione di un sistema di ammortizzatori sociali credibili e di un vero proprio sistema di welfare reale. Giunto sotto la sede dell’Ars il corteo è stato bloccato dai cordoni delle forze dell’ordine e, solo dopo forti momenti di tensione, si è ottenuto di mandare una delegazione a colloquio con il presidente dell’Ars Francesco Cascio. Nel frattempo dal camion i leader della protesta minacciano un accampamento permanente sotto la Regione in attesa che le richieste vengano prese in considerazione.

    6 marzo 2012

    InfoAut Palermo

    • Aggiornamento [19:15]

      Mariano Ferro insieme ad altri rappresentanti dei Forconi sono rimasti chiusi per circa 3 ore nella stanza dei bottoni con la delegazione Regionale. Ora è uscito per parlare all’intera piazza: i problemi (carburanti, statuto speciale, prodotti locali) sono stati discussi in un tavolo tecnico e si attende domani per la risposta ufficiale da parte di Lombardo (oggi non era a Palermo).

      In piazza sono stati allestiti 4 gazebi, in molti passeranno la notte in piazza (a Palermo) mentre Mariano Ferro insieme ad altri rappresentanti presidieranno dentro la stanza delle attività produttive (occupata dai Forconi).

      by #avolainlotta

      http://www.avolablog.it/2012/03/i-forconi-a-palermo-la-tensione-e-alle-stelle.html#more-3791

    • Ferro (Forconi), non escludiamo che benzina tornera’ a manca


      Catania, 7 mar. - (Adnkronos) - ’’La straordinarieta’ del momento non e’ stata ancora percipita dalle istituzioni. Ci stiamo sforzando di trasferirla anche a loro per collaborare insieme per risolvere i problemi della Sicilia ma vediamo che stentano molto a capirlo. Non e’ piu’ possibile fare manifestazioni nell’Isola e chiedere ai siciliani di venire a Palermo ancora una volta. Per quanto ci riguarda non ci fermeremo, staremo qui fin quando non avremo risposte e non escludiamo che la benzina tornera’ a mancare nei rifornimenti perche’ le raffinerie saranno bloccate’’. Lo ha detto il leader del movimento dei Forconi Mariano Ferro, uscendo momentaneamente dall’incontro in corso di svolgimento all’Arsa nel secondo giorno di protesta del suo movimento.

      Chiusi in una stanza a discutere vi sono fra gli altri il presidente dell’Ars Francesco Cascio, il parlamentare dell’Mpa Lino Leanza e l’esponente degli autotrasportatori dell’Aias Giuseppe Richichi e il sindaco di Ragusa Nello Di Pasquale.