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Renzi, disoccupazione al 13% è un dato sconvolgente

par zag(c)

Publie le mercoledì 2 aprile 2014 par zag(c) - Open-Publishing

Il cazzaro Renzi cade dalle nuvole e fa finta di essere sconvolto. Ricordate la ministra lacrimevole?
Lei frignava, lui si sconvolge!
Perché cazzaro? Beh prendendo ad esempio solo alcune sue esternazioni di questi ultimi giorni viene facile capirlo. Diminuiremo l’acquisto degli F35. Non aveva nemmeno finito di parlare che ha avuto subito la scappellotto da Obama Che cosa vuoi fare tu? Non solo acquisti gli F35, ma devi anche incrementare l’acquisto di armi convenzionali e non. E infatti non parla più di F35, e mentre lui esternava , cazzate, i suoi generali firmavano i contratti per l’acquisto di pezzi di ricambio e per l’assistenza alla manutenzione degli F35. E i suoi ministri parlavano di F35 “buoni” e di fregate da acquistare ( commesse da 35 miliardi) Dovremo diminuire alcuni decimali rispetto al 3% Facendo finta di non sapere che ormai il 3% è ormai un parametro superato. Entro il 2016 l’Italia deve arrivare al pareggio. Lo 0% altro che decimali in meno! Anzi un più 0,5% ( secondo i trattati two-pack e six-pack, che fa finta di non conoscere. Il deficit nominale rimane rigidamente al 3% , ma quello strutturale prevede un più 0,5%) Male stime, ci dicono, che siamo ben al di là di questo obbiettivo tassativo!
Previsioni della Commissione Europea per l’Italia, febbraio 2014

La Merkel e i commissari europei non smettono di sgridarlo ricordando sia i patti firmati sia la fine che hanno fatto fare a Berlusconi. Allora lui ha rivoltato la frittata accelerando sulla legge elettorale e sulla eliminazione del Senato.
Ora scopre che in Italia la disoccupazione è alle stelle, e fa suo il mantra che vuole che sia l’offerta a far lievitare la domanda. Una cazzata enorme come una casa, sopratutto in periodi di crisi e tunnel profondo. E naturalmente non è farina del suo sacco. Dal suo mulino non esce un solo sacco di farina. Riprende e ripete cose da altri imposte e recitate. E cosa scopre?
Ma quello che già Ichino aveva proposto. Eliminazione dell’art 18 attraverso un precariato espansivo e generalizzato uguale per tutti e per tre anni.
E questo dovrebbe far aumentare la domanda?
Ma ammesso che questo possa essere vero. Di quale punto decimale questa potrebbe aumentare? Siamo in queste condizioni?, o non siamo invece di fronte a decine di punti decimali?
Certamente no , ma fa scena e soprattutto gli fa dire delle cose , altrimenti cosa farebbe a stare sulla scena? Sa perfettamente che dopo di lui il buio. E quindi ci marcia, e minaccia anche! Da qui tutti gli attestati di stima e di incoraggiamento da parte dei primi attori in Europa e fuori.
Renzi sa perché glielo ripetono a iosa i suoi consulenti (e i suoi finanziatori) che secondo le Winter forecasts della stessa Commissione, nel 2014-2015 il disavanzo strutturale italiano non solo non diminuirebbe ma addirittura aumenterebbe, passando dallo 0,6 allo 0,9 per cento del Pil; ciò nonostante, nel frattempo, si preveda una riduzione del deficit nominale, dal 3 al 2,2 per cento del prodotto. In particolare, secondo la Commissione, il tasso di disoccupazione di equilibrio (Nawru) dell’Italia, quello compatibile con l’obiettivo di stabilità dei prezzi, sarebbe risultato pari al 10,4 per cento nel 2013 e sarebbe destinato ad aumentare ulteriormente, fino all’11 per cento nel 2015. In altri termini, secondo questi calcoli il policy maker italiano potrebbe ritenersi soddisfatto se a partire dal prossimo anno riuscirà a lasciare a casa “solo” 2,8 milioni di lavoratori.

Stime della Commissione Europea sul tasso di disoccupazione di equilibrio dell’Italia

Questi i numeri , i dati, le previsioni, non di economisti marxisti e comunisti , ma della stessa commissione europea. E allora allunga i tempi e parla del 2018 come obbiettivo del 10% della disoccupazione. Ma fino ad allora riusciremo ad arrivarci?

O Renzi taglia, svende, e elimina quel che rimane di Welfare o lo fanno fuori ( come hanno fatto con Berlusconi) Lui , vittima del suo egocentrismo, sa che o lo fa fuori l’Europa, se non taglia, o lo fa fuori il popolo italiano. Se ne rende conto e allora spara cortine fumogene ( per velare la verità) , fa voli pindarici con fraseologia vuota. La sua unica speranza e ridurre il ceto politico e la rappresentanza politica e sindacale ad un manipoli di fedeli seguaci, cagnolini tenuti al guinzaglio della non candidabilità degli uni e alla moria degli altri a seguire.

Il primo obbiettivo lo ha già raggiunto. Ha ridotto i confederali, complici loro stessi e la loro politica, a piagnucoloni deliranti abbarbicati alla loro defunta concertazione ( ha fatto fuori persino il CNEL che era il simbolo e lo strumento della Concertazione e lo fa ridicolizzandolo).
Il governo fa e nemmeno li convoca più per informarli delle decisioni prese. I sindacati di base e dell’opposizione sociale un giorno si ed uno pure vengono dipinti come novelli terroristi. La moderna caccia alle streghe. I tribunali speciali seguiranno, sono in preparazione. Ora con la legge elettorale e l’eliminazione del Senato ( rimane come puro simbolo) riduce la possibilità di una qualsivoglia reale opposizione ( i grillini sono li per fare scena resi innocui da loro stessi e dalle leggi e regolamenti via via decisi dalle assise istituzionali) e rendendo i parlamentari schivi e docili agnellini piegati al suo volere pena la loro non candidabilità.

Se vuole avere una possibilità che l’Europa lo lasci stare sulla poltrona e che quindi faccia le riforme che la stessa richiede, solo le riforme “istituzionali” potranno essere strumento per farlo stare in piedi. La democrazia autoritaria è la sua unica salvezza

Per il popolo bastano le sue chiacchiere e i suoi farfugliamenti dialettici. I mass media completeranno l’opera

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