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Roma. Occupazione Montagnola sotto sgombero

par InformationGuerrilla

Publie le mercoledì 16 aprile 2014 par InformationGuerrilla - Open-Publishing
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Mercoledì 16 Aprile 2014

Sotto sgombero l’occupazione abitativa di via Baldassarre Castiglione, alla Montagnola (Roma). Verso le 9 di questa mattina, un ingente schieramento di forze di polizia si è recata alla recente occupazione della Montagnola e si accinge a procedere con lo sgombero della palazzina. L’edificio, in queste ore sotto sgombero, è stata occupato da circa 300 nuclei famigliari il 7 aprile scorso, durante il terzo "Tsunami Tour" dei movimenti per il diritto all’abitare che a Roma ha visto numerose altre occupazioni nascere in vista della manifestazione del 12 aprile, nonostante gli sgomberi di altre occupazioni messi in atto lo stesso giorno da questura e governo che hanno evidentemente voluto mostrare il muso duro in sintonia con l’art. 5 del piano casa dei ministri Lupi e di Renzi, ma che ben han ricevuto una risposta decisa sabato scorso con la partecipata manifestazione.

Quella che la polizia sta sgomberando in queste ore, è l’occupazione più grande per dimensioni dove un totale di circa 700 persone hanno trovato un posto in cui vivere, uno dei tanti vuoti a Roma. L’enorme palazzo occupato è di proprietà dell’Inarcassa, già occupato negli anni passati e sgomberato circa tre anni fa. Molti i blindati presenti sul posto, mentre numerosi occupanti sono saliti sul tetto dell’occupazione.

Da alcuni aggiornamenti, nonostante lo schieramento notevole dei blindati, la polizia non ha ancora tentato ad accedere alla struttura. Intanto numerosi solidali si stanno concentrando nelle adiacenze dell’edificio, in via Benedetto Croce.

Seguono aggiornamenti

Aggiornamento ore 11.15

La polizia che ha militarizzato completamente alcune vie, ha provato in questi minuti un avanzamento per chiudere completamente le strade adiacenti all’edificio, con il tentativo di isolare la zona. Circa un centinaio di persone in presidio si sono sovrapposte a questo tentativo e i blindati sono stati costretti a retrocedere. Nonostante il tentativo di isolare ulteriormente la zona la polizia non ha ancora proceduto allo sgombero, mentre tutti gli e le occupanti sono saliti sul tetto, barricando dall’interno le porte di accesso all’edificio. Al suo interno oltre 200 nuclei famigliari e numerosi bambini.

Aggiornamento ore 12.00:

Il presidio di solidali ( giovani del quartiere e di quello limitrofo di Garbatella ) si ingrandisce sempre più. La polizia sembra essere comunque intenzionata ad effettuare lo sgombero. Gli e le occupanti continuano a resistere sul tetto mentre, per il momento la situazione rimane stabile.

Aggiornamento ore 12.30:

La polizia ha caricato violentemente e a più riprese il presidio di solidali che erano accorsi per difendere l’occupazione. Le cariche piuttosto violente hanno portato a numerosi feriti e a teste rotte, tra questi Paolo Di Vetta, uno dei capi-popolo della protesta sociale cittadina.

In questo momento la polizia sta entrando dentro l’edificio mentre gli occupanti stanno tutti salendo sul tetto. L’ingresso dal quale è entrata la polizia è attualmente presidiato dalla guardia di finanza, accorsa in rinforzo mentre fuori è nel frattempo arrivata l’ambulanza. La risposta data dalla polizia nell’effettuare lo sgombero è indicativa del momento politico attuale, uno sgombero che se da un lato è del tutto politico, dall’altro ha chiare intenzioni punitive, dopo la manifestazione di sabato scorso a cui hanno partecipato migliaia di persone.

E mò veniteci a raccontare che se ci fosse stata maggiore consapevolezza sul "no euro" oppure maggiore sventolio di rosse bandiere, la cosa sarebbe andata diversamente ...

Questa è lotta di classe allo stato puro ... che ideologismo e politicismo ... e meno che mai certi bloggers e commentatori individualisti ed autoreferenziali ... sanno nemmeno interpretare e riconoscere ...

Aggiornamento ore 13.00:

Gli e le occupanti resistono ancora sul tetto effettuando una battitura sulle inferriate delle balconate, mentre la polizia sta salendo all’interno dell’edificio. Altre forze dell’ordine in arrivo sul luogo già ampiamente militarizzato sin da questa mattina. All’esterno i solidali caricati ripetutamente continuano anche loro a resistere. Barricate e cassonetti in fiamme.

ore 14.00: La polizia sembra essere arrivata all’ultimo piano; all’esterno è arrivato un pullman della polizia, probabilmente per caricare gli e le occupanti che resistono sul tetto.

ore 14.15: Le famiglie sono state fatte scendere con i soliti atteggiamenti di minaccia da parte della polizia che sta identificando tutte le persone rimaste all’interno. Sull’ultimo piano non c’è più nessuno per il momento, le famiglie cominciano a uscire dall’edificio. Il presidio di solidali continua a rimanere all’esterno dove ci sono due cordoni di polizia a protezione dell’entrata principale.

Foto :

http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/04/16/foto/montagnola_tafferugli_durante_lo_sgombero_del_palazzo_occupato-83760577/1/#1

Continuiamo a discettare sul "no euro" o meno o sulla corretta "composizione di classe" o sulla necessità di un maggiore "impianto ideologico" ?

C’è chi blatera, chi abbaia alla luna, chi spacca il capello in 4 ... chi parla di cose esotiche e lontane .... chi si preoccupa delle elezioni europee .... e chi le cose le fa ... ed è pure disposto a rischiare le mazzate per farle ...

Vedi pure :

Firenze - Barricate contro un pignoramento :

http://bellaciao.org/it/spip.php?article34236

Messaggi

  • da corriere.it

    Tensioni durante lo sgombero di uno stabile alla Montagnola: sei feriti e cinque contusi.

    Bombe carta a Regina Coeli durante gli interrogatori dei ragazzi fermati

    ROMA - Dopo la manifestazione di sabato salgono le tensioni tra i movimenti per la casa e le forze dell’ordine. Lo sgombero di un immobile occupato, mercoledì mattina alla Montagnola, ha provocato contrasti tra polizia e carabinieri da una parte e occupanti dall’altra. Sei i feriti e cinque i contusi, mentre altri otto si sono fatti medicare.

    Lancio di sassi, rami e cassonetti bruciati

    Le forze dell’ordine stavano cercando di «circondare» l’edificio dopo avere chiuso le vie di accesso tra via Ravà e via Baldassarre Castiglione, dove si trova lo stabile occupato, in zona Montagnola all’Eur. Ma quando i poliziotti hanno cercato di forzare l’entrata sono stati contrapposti da un gruppo di occupanti e giovani della zona che gli hanno tirato addosso sassi, bottiglie e vari oggetti contundenti tra i quali anche rami di alberi staccati apposta per colpire. Gli occupanti hanno tirato giù anche alcuni cassonetti per fare barricate, incendiandone uno. La situazione verso le 13 è tornata alla normalità, alcuni occupanti sono attorno all’edificio e sul posto si è recato anche il consigliere comunale di Sel Gianluca Peciola.

    Bombe carta a Regina Coeli

    Due bombe carta sono state lanciate di fronte a Regina Coeli, dove sono in corso gli interrogatori di garanzia dei quattro giovani arrestati durante il corteo di sabato. Al grido «tutti liberi» una cinquantina di esponenti dei movimenti per la casa si sono radunati per chiedere la liberazione di Lorenzo Marabino, 36 anni, Antonio Pompea, 19, Ugo Esposito, 25, Simon Canca, 18. Per i primi due il pm Eugenio Albamonte ha chiesto al gip Massimo Lauro la detenzione in carcere. Mentre per gli altri due il sostituto ha sollecitato i domiciliari. A tutti è stato contestato di aver partecipato agli scontri con le forze dell’ordine lanciando oggetti. A Marabino e Pompea, in particolare, anche la resistenza e le lesioni a pubblico ufficiale. Già lunedì sera i movimenti avevano tirato petardi dal Gianicolo verso il carcere.