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Quando si dice "son promesse di marinaio"

par zag(c)

Publie le mercoledì 18 giugno 2014 par zag(c) - Open-Publishing

Come tutte le altre, anche la riforma della Pubblica Amministrazione promossa da Renzi consiste di grandi annunci e di pochi provvedimenti immediati,rimandando la "ciccia" al dopo. Naturalmente la fraseologia che accompagnano gli annunci sono botti pirotecnici in cui si proietta tutto quello che colpisce l’immaginario collettivo per poi scoprire, arrivando alla “ciccia”, che il lampo è il contrario del botto! Per restare alla “riforma” della PA si dimezzano i permessi sindacali; si impone una mobilità anche territoriale (fino a 50 km,) e si allarga l’area delle nomine governative nelle alte cariche burocratiche.
Il leit motiv è sempre lo stesso di quello di Brunetta E’ il dipendente statale ad essere “fannullone” ed “assenteista”, e son questi a dover essere colpiti e soffrire per le loro colpe, mentre i capi uffici e burocrati , figli e protetti dei ministri di turno dovranno lavorare affinché le riforme facciano il loro corso. Oh! Non voglio fare l’avvocato sempre e comunque del dipendente statale, ma applicando la logica a questo ragionamento è evidente una contraddizione in termini.
Se è il dipendente “assenteista” che marca il cartellino e va a fare la spesa in orario di lavoro, lascia la sua scrivania vuota e le pratiche a lui affidate inevase. Allora benedettoiddio , ma il capoufficio dov’è? Il suo compito e la sua responsabilità non è anche ( soprattutto) quello di far funzionare, secondo i suoi compiti, l’ufficio di cui è responsabile e quindi fare in modo che il lavoro venga svolto con diligenza efficacia ed efficienza? E il suo capo del capo ufficio non si accorge che quell’ufficio non funziona e non produce?

Oppure le pratiche a lui (dipendente) affidate sono inesistenti quindi l’ufficio non ha ragione di sussistere o quantomeno andrebbe ridimensionato in termini di numeri di addetti.
Giusto!
Infatti, ribattono le ragazze pon pon renziane ; è previsto la mobilità nella “nostra” riforma. Ma benedetta ragazzotta è dal ’92 che esiste la norma (art. 21 e 33 della legge 104/92) che consente la mobilità interna e non è stata mai applicata.
Seguito dall’art. 30 del Decreto Legislativo 165/2001; poi l’art. 5, comma 1 - quater della Legge n. 43 del 31 marzo 2005 ;articolo 1, comma 47, della legge n. 311/2004 (legge finanziaria 2005), la circolare del Dipartimento Funzione Pubblica n. 4/2008;la legge 244/2007 (legge finanziaria 2008). Decreto Legislativo 27 ottobre 2009 n. 150 (Riforma Brunetta).Tutte norme che a vario titolo e per varie circostanze e situazioni consentono la mobilità e la riorganizzazione degli uffici della PA
.
Perché non sono state mai applicate e si ripresenta un nuovo provvedimento?
Ma perché chi dovrebbe dichiarare gli esuberi? E il ridimensionamento dell’ufficio , in termini di organico chi penalizzerebbe? E come mai ciò che non ha prodotto nulla finora dovrebbe funzionare ora sol perché si inaspriscono le sofferenze e i disagi per chi è colpito e trasferito?
Ma poi è veramente quello annunciato lo scopo del provvedimento o dietro la fraseologia si nasconde il vero scopo? Dietro l’effetto scenografico la "ciccia" è altra?

In tutte le inchieste televisive e le riprese che vedevano gli impiegati “assenteisti” le risposte dei vari capi uffici è sempre stata. “A mia insaputa”, “verificheremo e se risulterà vero prenderemo provvedimenti disciplinari” E poi uno dice come mai i politici presi con le mani nel sacco ricorrono alle stesse giustificazioni. E nato prima l’uovo o la gallina? Sono i politici che hanno imparato o i funzionari e burocrati che hanno imparato la lezione dai loro superiori?
Ma questo solo per fare un esempio di come si utilizza , una disfunzione vera, reale che grida vendetta per far passare il “contenitore” il cui “contenuto” non è lo stesso di quello che è appare. Di esempi se ne possono fare a migliaia, Dalla legge sul Jobs Act, alla “flessibilità” del lavoro , alla “riforma “ delle pensioni, all’eliminazione di Senato e Provincie e dal Debito Pubblico che dipende da ciò che si spreca, o da quello che spendono i lavoratori. Con Renzi questa tecnica pervasiva e persuasiva e di distrazione di massa ha raggiunto il suo apice.
Sono esagerato?
Bene ho ripreso dalla voce.info(http://www.lavoce.info/scadenzario-governo/ ) una tabellina in cui sono riportate tutte le promesse del governo Renzi , la data da lui annunciata come improrogabile di attuazione e lo stato in cui versa. Sullo stesso sito sono presenti i link su www.governo.it dove reperire , nero su bianco, tutti gli annunci in modo da poter fare il raffronto fra quello annunciato come finalità del provvedimento e gli effetti del provvedimento. Questo anche perché gli italiani hanno i ricordi labili , mign li scurdarill=(letterale)mangi gli ’scordarelli’=tendi a dimenticare ( dicono gli uomini del Sud) Ricordate il milione di nuovi occupati di berlusconiana memoria? Bene ricordatevi i 15 mila nuovi assunti nelle PA! Tanto per citarne una!

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