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Bnp Paribas – C’è un giudice da qualche parte ?

par InformationGuerrilla

Publie le lunedì 28 luglio 2014 par InformationGuerrilla - Open-Publishing

Bnp Paribas – C’è un giudice da qualche parte ?

Veniamo sommariamente informati con modalità anonime, ma così circostanziate pur nella loro parzialità da farci escludere ipotesi di mitomania o anche di “provocazione”, di un fatto potenzialmente gravissimo.

Cioè che, nella documentazione allegata ad un ricorso pendente presso il Tribunale del Lavoro di Milano e relativo al licenziamento individuale di un lavoratore da parte di Bnp Paribas Italia ( uno degli ormai tanti avvenuti in questo gruppo bancario negli ultimi anni ), sarebbero contenute pesantissime “notizie di reato”.

“Notizie di reato” relative ad una complessa vicenda che ha avuto in tempi recenti e meno recenti qualche eco sul web contro-informativo ma che non è mai riuscita a sfondare il “muro” della informazione ufficiale e mainstreem.

E che comporterebbero, oltre ad un grave pregiudizio economico irreparabile per questo gruppo bancario multinazionale ( già coinvolto recentissimamente nella pesantissima multa comminatagli dal governo Usa per gli affari col Sudan sotto embargo), una serie di gravissime responsabilità di suoi dirigenti, in solido con ambienti autorevoli della politica italiana ( un ex ministro ed ex coordinatore di partito già implicato recentemente in altri fattacci) ma anche con un ruolo inquietante nella vicenda di ambienti della criminalità organizzata di almeno due delle principali tre “mafie regionali” operanti in Italia.

Non siamo in grado di controllare la piena veridicità della cosa, la documentazione in questione sarebbe parte di quella riguardante un procedimento giudiziario in corso e non è quindi pubblica nè consultabile.

Ed ovviamente ignoriamo se il Tribunale del Lavoro di Milano, come sarebbe buona prassi in casi simili, abbia ritenuto di trasmettere queste “notizie di reato” alla Procura della Repubblica penale competente, che comunque sarebbe diversa da quella di Milano.

Altrettanto ovviamente, come nostra impostazione, certo non abbiamo il “giustizialismo” nel nostro DNA né abbiamo mai pensato ad una “via giudiziaria” come soluzione non solo dei problemi sindacali nel settore del credito ma ancora meno come “leva” decisiva rispetto al contrasto al ruolo più generale delle banche nella crisi economica globale in essere e nella sua gestione ai danni della stragrande maggioranza delle popolazioni.

Però, nel nostro DNA e nei nostri valori, non c’è nemmeno l’”omertà”.

Per cui, nei limiti delle nostre scarse capacità e possibilità, continueremo ad occuparci di questa ed altre vicende, in tutti i modi possibili e materialmente praticabili.

Sperando di “svegliare” anche quella minima parte dei media ufficiali non completamente asservita ai poteri forti italiani e internazionali.

E poi, pur senza illusioni e scorciatoie appunto “giustizialiste”, ricordiamo il famoso detto “ c’è un giudice a Berlino” … ce ne fossero anche a Milano, Genova, Imperia o persino a Parigi ?

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