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Generazioni comuniste

par Antonio Recanatini

Publie le venerdì 26 settembre 2014 par Antonio Recanatini - Open-Publishing
1 commento

"Comunista? comunista non basta, devi dire quale periodo storico senti tuo, chi è il tuo eroe, quale tradizione e costume porti dietro. La scelta è vasta, puoi essere Maoista ad esempio, ma avrebbe poco senso vivendo in Italia, il pensiero di Mao è cinese e anche troppo nazionalista"

 "Scusa, ma è proprio necessario che io abbia il mio mito?"

"Ma stai scherzando? non esiste comunista che non abbia letto il capitale di Marx, che non abbia un capo spirituale. Devi studiare la storia dei grandi, un comunista non può permettersi di non conoscere Marx, Lenin, Stalin, Engels, Che Guevara, Trotsky, Castro, Giap, Majakovskij, Chjavez, Mujica, Morales, Gramsci, Matteotti, Togliatti, Bordiga, Berlinguer, Ingrao, finanche Cossutta dovresti conoscere".

 "cazzo c’entra Cossutta?"

"si, anche lui, anche Bertinotti, Vendola, Ferrero, dovresti sapere di Pertini, odiare i fascisti, essere ateo. Vedi giovane, prima di dichiararti un compagno devi conoscere la storia della Russia, aver letto Tolstoj, odiare gli americani. Ognuno di noi ha il suo santo, non puoi esimerti dall’identificarti, non puoi dire soltanto che sei comunista. Ci sono correnti, tradimenti, rivoluzioni e tanto altro, devi scegliere".

 "non saprei dirti, ho vent’anni, non ho avuto neanche il tempo necessario per leggere tutto e documentarmi-.

"Male, molto male, anzi grave, gravissimo! quelli come te rendono il comunismo una fandonia, un’utopia ridicola. Voi non sapreste dimenarvi nella storia, nella cultura, nell’arte della rivoluzione. Siete praticamente dei fascisti in provetta!"

 "fascistello io? parli tu, anzi parlate voi quarantenni e cinquantenni che vi siete persi dietro le mode e cazzate. Cinquettate sui social network, comunicate con i poliziotti e sapete solo fare le manifestazioni del cazzo. Io ho ventiquattro anni e non ci tengo a conoscere tutte ste persone, io esco ogni mattina a cercar lavoro, quando posso vado tra i No Tav, loro non mi chiedono nulla, solo se sono pronto alla lotta. Io vado a far casini dove ci sono ragazzi come me, ho fatto i picchetti all’università , l’ho occupata per una settimana e sono stato 48 in gabbio. A Roma sono stato in mezzo agli scontri e non mi son tirato indietro, ci hanno caricato e noi abbiamo risposto. Non ho finito gli studi e sto imparando a fare il fabbro, ma saltuariamente, due giorni alla settimana. E’ un lavoro che mi piace".

"sei troppo scontato, ragazzo!"

 "tu sei, invece, sei vecchio e parli di altri vecchi, volete essere ricordati a tutti i costi... e che cazzo avete fatto per essere ricordati da noi? guarda in che merda ci avete lasciato!"

"Non capisci, non arriverai mai a capire bene il concetto di comunismo"

 "sai che ti dico, io me ne sbatto dei tuoi santarelli del cazzo, io guardo avanti e lotto per i miei diritti e se vale la pena sono capace di tutto. Io non devo chiedere il permesso a nessuno per lottare, tu fai il servo a qualcuno e devi dare spiegazioni. Mia nonna mi racconta sempre di suo padre e dice che non sapeva leggere e non sapeva scrivere, i fascisti l’hanno arrestato e, in carcere, un suo compagno di cella gli diede ripetizione. Quando uscì di prigione, tornò sulle montagne e ricominciò a sparare contro i fascisti. Lo uccisero a Roma, durante un assalto, non credo conoscesse tutti questi santi qui. Io voglio essere come il mio bisnonno e non come te!"

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