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Il resto è cronaca

par Antonio Recanatini

Publie le martedì 9 dicembre 2014 par Antonio Recanatini - Open-Publishing
2 commenti

Il fascismo non è mai scomparso, è come una malattia ereditaria e di facile contagio su soggetti idonei a partecipare ai concorsi sulla stupidità umana. Il fascismo è la via diretta del compromesso con i privilegiati, gli agiati, con l’alta borghesia, con i feudi monarchi e massoni di questo tempo infame.
Il fascismo vede il padrone come un dio e il pezzente come un essere crudele, da isolare o da ammazzare, magari senza cena.
I partigiani erano troppo stanchi per stanarli e ammazzarli tutti, uscivano da una guerra bastarda e volevano tornare a casa, nelle loro campagne. in poco tempo i fascisti si riciclarono nelle alte sfere e, dopo aver bruciato i panni sporchi di sangue, indossarono le camicie bianche borghesi e democristiane.
Il potere rimase ai pochi intimi rimasti, cambiò poco, infatti quelle nuove camicie bianche strinsero patti con gli States, i quali assicurarono un sostegno a interessi molto più alti di quelli praticati dagli strozzini di tutto il mondo.
I borghesi cattolici diventarono l’emblema del dopoguerra, proprio loro, con le stesse camicie bianche, stirate avidamente e indossate con l’orgoglio di vecchi baroni. Nelle domeniche da santificare in chiesa, la religione unì il marcio con il pulito. Alla fine di ogni funzione uscivano tutti con la stessa camicia bianca, immacolata quanto colpevole, sostituirono le aquile per adottare le colombe.
Un vecchio della mia terra ripeteva spesso "bianca o nera che sia, le camicie fanno schifo. Io non avrei scelto la colomba, avrei preferito il pettirosso e la gazza ladra"; lui indossava maglie di lana e non andava mai in chiesa.
Il presunto antifascismo e il bigottismo avanzarono prepotentemente, con la croce sul petto, le mani giunte e sempre con le stesse e identiche camicie bianche.
Parevano tutti destinati alla santità in quell’Italia del dopoguerra, invece firmammo un suicidio di massa. Nacquero i perbenisti affiancati dai santi, gli ultimi rivoltosi morirono in solitudine e senza funerali di stato.
Tutto il resto è conseguenza, è cronaca!

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Messaggi

  • Il fascismo non è mai scomparso e chi negli anni "70 e "80 si illudeva era ed è un povero sciocco. L’errore fu all’inizio, subito dopo la guerra quando l’Italia "decise" ( ma non decisero gli italiani ma i furbi) che non si doveva fare i conti col passato e quindi i giudici fascisti non furono cacciati dalle aule dei Tribunali, i professori universitari (anche quelli che giuravano, scrivevano ed insegnavano che gli ebrei erano una "razza" inferiore) non furono cacciati dalle aule universitarie, i generali di polizia e carabinieri che arrestavano gli ebrei perchè ebrei non furono licenziati, e così direttori di banca, di assicurazioni, servizi segreti ecc ed, a parte qualcuno più in vista, i politici fascisti si riciclarono tutti nelle nuove formazioni politiche liberali ( in particolare nella nascente DC). Poi venne l’amnistia per tutti reati di cui giovarono in massima parte i fascisti ( ma anche comunisti non scordiamolo) e tutti felici e contenti ed addirittura si inventò un passato inesistente di italiani " fascisti buoni" all’acqua di rose. I fascisti non solo non pagarono per i loro crimini ma restarono ai loro posti di comando. Negli anni " 70 la nascita delle Brigate Rosse col loro carico di violenza indiscriminata non solo non indebolirono il fascismo ed i fascisti ma li rafforzarono. E così si arriva ad oggi col controllo dei media che hanno abbassato il livello culturale medio degli italiani e presentano il fascismo come nuovo che avanza irrestitibilmente ma essi non sono il nuovo ma il vecchio fascismo puzzolente di razzismo ed ignoranza fatto dai nuovi furbetti del quartierino che, come i vecchi fascisti del loro adorato " ventennio", si spartiscono cariche ed appalti senza la minima vergogna.
    michele