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Ma che bel sindacato che è la UGL !

par InformationGuerrilla

Publie le lunedì 12 gennaio 2015 par InformationGuerrilla - Open-Publishing

Ugl: il 12 gennaio sarà giorno della verità?

10/01/2015 - Massimo Visconti

La crisi (ufficiale) interna dell’Ugl si trascina ormai da quel 15 aprile dello scorso anno, giorno in cui la guardia di Finanza operò una perquisizione sia nella sede confederale dell’Ugl sia nelle abitazioni dell’allora segretario generale Giovanni Centrella.

Le perquisizioni furono la conseguenza di un’indagine della Procura della Repubblica di Roma portata avanti dai sostituti procuratori Nello Rossi e Stefano Pesci che hanno ipotizzato, a carico di Giovanni Centrella, il reato di appropriazione indebita a seguito di una presunta distrazione di circa 500 mila euro dai conti correnti dell’Ugl verso conti personali intestati alla moglie dello stesso Centrella.

Inoltre, la perquisizione presso la sede confederale del sindacato e gli interrogatori del personale amministrativo, effettuati dai magistrati, portarono alla luce 37 carte di credito che venivano mensilmente finanziate con fondi dell’Ugl, ma nella disponibilità di persone che non ricoprivano più cariche confederali.

Nella fattispecie si trattava, tra gli altri, degli ex segretari generali Stefano Cetica e Renata Polverini. Dalle indagini è emerso che la carta di credito in uso alla Polverini doveva essere ricaricata con un bonifico mensile di 2 mila euro, mentre quella a disposizione di Cetica con un bonifico di 4 mila euro mensili. Ovviamente, le ricariche venivano addebitate sul conto corrente n° 8957.31 intestato all’Ugl.

Le indagini hanno poi fatto emergere che altre persone, che avevano in uso le suddette carte di credito, hanno effettuato spese “per finalità estranee all’attività sindacale”. Sulla carta della Polverini, per esempio, risulta anche addebitato l’acquisto di un volo per Dublino per un importo di 589,58 euro a favore del passeggero Fiore Rossella effettuato in data 26 febbraio 2014. La signora Fiore Rossella era la responsabile della segreteria del Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e quindi persona estranea all’Ugl e cessata dall’incarico, in Regione Lazio, con atto Regionale in data 29 marzo 2013.
Oltre questo sulla carte di credito di Renata Polverini risultano effettuate spese in “ristoranti, farmacie, gioiellerie, supermercati, profumerie, negozi di abbigliamento e boutique di marca” mentre sulla carta a disposizione di Stefano Cetica sono addebitate spese “prevalentemente in ristoranti, libreria ovvero per effettuare prelevamenti di contanti”.

Tutto questo portava, dopo un’iniziale inutile resistenza, Centrella a dimettersi da segretario generale e il Consiglio Nazionale nominava, quasi all’unanimità” Geremia Mancini segretario generale. Lo stesso Mancini dopo solo due mesi rassegnava le dimissioni non si capisce per quali reali motivi.

Durante lo svolgimento del Consiglio Nazionale, che si è svolto a Montesilvano e che doveva eleggere il nuovo segretario, a seguito di una presunta irregolarità non si capisce se risultava eletto o si autoproclamava segretario generale Paolo Capone. A seguito di questa (presunta?) irregolarità i componenti del Consiglio Nazionale venivano alle mani e dovette intervenire la Polizia e il 118 per sedare la rissa. Ancora, pochi giorni prima di Natale nella stessa sede confederale di via delle Botteghe Oscure avveniva di nuovo una rissa con relativo intervento del 118.

Sempre nel corso di un altro Consiglio Nazionale i contendenti delle due fazioni, pro e contro Capone, arrivavano ancora alle mani e, anche in questo caso, è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine e del 118.

L’epilogo di tutto questo caos dovrebbe aversi lunedì 12 gennaio quando inizierà il processo, di fronte al giudice civile, promosso dai sostenitori della mozione “Ripartire dal territorio” che ha presentato ricorso per far dichiarare nulla la nomina di Paolo Capone a segretario generale per palesi violazioni statutarie: infatti, lo statuto Ugl prevede che il Consiglio Nazionale, in caso di vacanza del segretario generale, debba eleggere il suo successore con il voto dei 2/3 dei componenti il Consiglio stesso. Dai numeri resi noti dai proponenti il ricorso sembrerebbe che quella maggioranza richiesta dallo statuto non vi sia stata.

In attesa della decisione del giudice girano voci di ritorsioni nei confronti degli oppositori di Capone che sarebbero state perpetrate attraverso provvedimenti disciplinari presi nei confronti degli antagonisti di Capone.

Insomma un bel caos, per non dire di peggio, in cui, forse, i protagonisti/burattinai rimangono nell’ombra e mandano al “massacro” tutta una dirigenza sindacale che, invece di pensare alla difesa degli interessi dei lavoratori, si sta dilaniando in lotte intestine mirate solo ad acquisire potere interno e/o difendere situazioni di privilegio.

Nessuno può e vuole sostituirsi alla Magistratura penale ma due domande sorgono spontanee. Primo: se l’ex segretario Giovani Centrella ha chiesto il (rifiutato) patteggiamento ovvero ammette la colpa, perché gli organi di giurisdizione interna dell’Ugl (leggi collegio dei Probiviri e collegio dei Revisori) non sono ancora intervenuti con provvedimenti di sospensione cautelativa così come prevede l’articolo 20 comma 2 dello Statuto Confederale? Secondo: se sia la Polverini che Cetica e/o altri dirigenti Confederali hanno utilizzato le carte di credito a loro disposizione, e pagate con i soldi degli associati all’Ugl, per “fini non riconducibili all’attività sindacale” perché il Collegio dei Revisori dei Conti, secondo quanto previsto dall’articolo 18 dello Statuto Confederale non ha mai fatto presente, nella sua relazione annuale, tale anomalia amministrativa?
Queste sono le domande che si pongono anche gli associati e non dell’Ugl e che soprattutto emergendo dalla rete e dai social come Facebook e Twitter.

A noi spetta solo il compito di descrivere la cronaca dei fatti e analizzare come ormai anche nel sindacato (di destra) la “questione morale” sia una triste realtà.Come nella politica, o meglio nei partiti, anche nel sindacato (di destra) la volontà (degli associati) di cambiare le cose si scontra con la forte resistenza di chi vuole a tutti i costi mantenere il controllo del famigerato “bidone” che di questo passo sarà un bidone vuoto.

Ma forse a qualche furbetto/a del quartiere questo non interessa, l’importante è che si possa adeguatamente vendere “il bidone” (vuoto), magari per avere una riconferma in lista e mantenere la calda e comoda poltrona in Parlamento.

http://www.lultimaribattuta.it/17486_ugl-verita


Precedenti di pratica ...

UGL: ancora schiaffi e pugni nel sindacato :

http://www.lultimaribattuta.it/16437_ugl-ancora-schiaffi-e-pugni-nel-sindacato

UGL senza pace: dal tribunale all’ospedale :

http://www.lultimaribattuta.it/15999_ugl-senza-pace

UGL: E’ successo di tutto ma è come se non fosse accaduto niente :

http://www.lultimaribattuta.it/15470_ugl-e-successo-di-tutto-ma-e-come-se-non-fosse-accaduto-niente

Rissa al Consiglio UGL, Capone si autoproclama segretario. Muscarella: Polverini sequestra immagini :

https://www.youtube.com/watch?v=JD9lzy54wGs

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