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Un "samizdat" che gira tra i lavoratori Bnl ...

par a cura bancariomat

Publie le lunedì 9 febbraio 2015 par a cura bancariomat - Open-Publishing

InfoAut Bnl - La madre dell’odio ...


Pochi bancari, e certamente nessuno dei nostri dirigenti, sanno che
Bnl/BnpParibas ha avuto l’ "onore" - si fa per dire - della citazione in
una canzone di discreto successo sulla scena musicale
rap/underground/antagonista ed intitolata nientemeno che "La madre
dell’odio".

Vedi testo :

http://www.raptxt.it/testi/raige/la_madre_dellodio_18093.html

e vedi video ( quello di cui parliamo è il secondo pezzo cantato nel
filmato dal rapper Raige) :

https://www.youtube.com/watch?v=UZ5d9qpC5EI

Una cosa impensabile solo qualche anno fa, quando, persino in occasione
di sanguinose rapine, le cronache dei quotidiani evitavano spesso
accuratamente di citare il nome della banca rapinata.

E quando, con l’eccezione del grande Freack Antoni - "brucia le banche,
bruciane tante" cantava nel tumultuoso 1977 - pure i cantautori
impegnati, da Venditti a Paoli ed ai Gufi, preferivano ironizzare più
sulla figura del bancario che non sul ruolo, anche sociale, delle
banche.

Ora, invece, con la crisi, con i mancati prestiti e mutui, con gli
interessi passivi "da usura"(come ritengono, soprattutto riguardo alla
Bnl, molti Pubblici Ministeri ed ormai anche svariate sentenze) e con i
protesti e le segnalazioni in Crif facili è cambiato tutto e le banche
sono oggettivamente "odiate" da gran parte della popolazione. Ed un
motivo oggettivo ci sarà, anzi certamente c’è.

Anche sulla vicenda del nostro CCNL disdettato è ormai la seconda volta
 la prima fu nell’ottobre 2013 - che il tentativo "criminalizzante" dei
banchieri e di qualche media compiacente di dipingere i bancari ancora
come "privilegiati" da additare al pubblico ludibrio è miseramente
fallito.

Dobbiamo riconoscere in questo senso la oggettiva capacità mediatica di
qualche dirigente sindacale nazionale, primo fra tutti il segretario
della Fabi Sileoni ( speriamo che la stessa "grinta" la usi pure nelle
trattative, nel 2012 non andò propriamente così), ma crediamo pure che,
molto più semplicemente, i tempi siano cambiati e sia cambiata in
negativo la percezione che la gente comune, ed anche i pochi giornalisti
ancora degni di questo nome, hanno delle banche.

Basti dire che, solo un paio di settimane fa, a Cremona ed alla fine di
un durissimo corteo seguito ad una aggressione fascista in cui era stato
ridotto in coma un esponente cinquantenne di un centro sociale locale,
lo sfascio sistematico di alcune agenzie bancarie ( tra cui quella
locale della Bnl, pareva passata una ruspa) ha finito per "nobilitare" e
per suscitare, agli occhi della popolazione locale, maggiori simpatie
che non quella che, nella percezione comune, appariva la classica
"guerra privata" tra fascisti ed antifascisti.

E che ancora sabato 31 gennaio, il giorno successivo al grande sciopero
dei bancari, ad alcuni di noi insieme ad altri del servizio d’ordine di
quel corteo per la casa, è toccato difendere a fatica l’agenzia Bnl
romana del quartiere Testaccio da alcuni manifestanti che la volevano
assaltare. Per quel giorno si era deciso che gli obiettivi erano altri e
le banche e la Bnl non erano fra questi, ma vallo a dire a gente
incazzata e magari pure individualmente disperata.

Ed allora, ci domandiamo ... ma i banchieri, ed in particolare per
quanto ci riguarda i nostri dirigenti, si rendono conto di tutto questo?

E si rendono conto che sono riusciti spesso a reclutare tra i propri
"odiatori" persino i propri dipendenti ?

Disdette di CCNL, scorpori ed esternalizzazioni varie, papetici divieti
anche di assemblee comuni tra dipendenti ancora Bnl e "scorporati",
clientelismo bieco praticato da dirigentucoli o funzionarietti incapaci
e supponenti, spesso importati da Accenture o dalla fallita Banca di
Roma, continue riorganizzazioni sempre a scapito dei carichi e della
qualità del lavoro e financo una serie di licenziamenti più o meno
"politici" e comunque del tutto gratuiti ed infami, oltre alla gravosa
quotidianità di un lavoro per cui si è ormai oggettivamente persa ogni
passione, hanno pesantemente cambiato anche la percezione del bancario
rispetto alla propria azienda.

Il "colpirne uno per educarne cento", quando si esagera, può a volte
funzionare anche all’incontrario, cioè a far prendere coscienza agli
altri lavoratori bancari di che razza di carogne sia composta la
controparte. E lo si è visto con le percentuali-record dello sciopero
del 30 Gennaio ( nemmeno nei settanta del secolo scorso !) e con la
estrema partecipazione e combattività dei cortei di quel giorno in varie
città.

Ma è questo il vostro ruolo, la vostra vocazione, quella di farvi odiare
da tutti ? Siete ormai come i fascisti del "molti nemici molto onore" ?

Quelli, si sa, finirono molto male. Spesso anche fisicamente. E voi ?
Volete fare una vita ritirata, regolarmente "protetti" da celerini in
assetto antisommossa o da guardie del corpo private ? E così, quando mai
ve li godete i vostri super-stipendi ed i benefits ?

Pensateci ... anzi ri-pensateci ... conviene soprattutto a voi ...

7 Febbraio 2015

InfoAut BNL _ Redazione


"Perchè qui sta succedendo qualcosa ma tu non sai cos’è, vero mister
Jones? "

Bob Dylan, "Ballad of a Thin Man", 1965

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