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Questo tempo

par Antonio Recanatini

Publie le martedì 17 febbraio 2015 par Antonio Recanatini - Open-Publishing
29 commenti

Questo tempo

Nato in Grecia, passaporto australiano, professore in Texas, figlio dei figli, consulente della Valve Corporation e revisionista del pensiero di Marx, questo è il curriculum di un noto rivoluzionario di questo tempo.
Prima o poi usciranno tutte le ambiguità del soggetto, tempo al tempo e vedrete: chi oggi lo esalta, domani sarà pronto a sostenere di non avergli mai dato credito, siamo italiani anche per questo!
Non capirò mai cosa spinge la sinistra di questo tempo a cercare tra i borghesi l’uomo giusto o forse è solo colpa mia, sono troppo diffidente. Mi scuso per il gioco di parole e il clamore suscitato intorno al tempo, sia come suffisso del periodo che come clessidra a forma di ghigliottina. L’entusiasmo esagerato mi disorienta, penso sempre "ammale", vacillano perfino gli ideali, ormai sconsacrati dal perbenismo e dalla riverenza chiara verso il capitale.
Noi, dicevo noi, noi dovremmo essere comunisti, il comunista ha sentimento, ragione, senso della cooperazione, senso della ribellione; una volta non bastavano i proclami, servivano i fatti e quando i sindacalisti scendevano a patti col padrone, il comunista era pronto a mostrare tutte le prove dell’inganno. Oggi chi siamo? Me lo chiedo di fronte allo scenario che si prospetta, di fronte alla confusione creata ad arte, di fronte a giovani che escono dai partito per seguire un Civati di turno. Chi saremo di fronte a un possibile attacco in Libia? Chi saremo di fronte a una definitiva aggressione in Siria? Chi saremo di fronte all’eccidio prolungato dei Palestinesi? Quale radicalismo seguirà la sponda italiana? l’Ucraina, la Russia, l’Eurogendfort, l’Europa e la Bce?
No, io non vedo un volo che parte dal basso per salire verso l’alto, ma l’alto che spinge il basso a scavare, vedo una sinistra che cerca un referente, poco importa chi sia, l’importante che abbia stile, non rabbia. No, perché la rabbia è prerogativa del proletario in difficoltà, sarà per questo che non viene rappresentata; menomale che ci sono i poeti, tanto per elogiare un detto Palestinese. Non esiste politica anticapitalistica, quella l’abbiamo inventata, coinvolgendo le menti migliori, esiste la politica del proletariato, anzi quella della dittatura del proletariato. Certo, quelli come me sono antiquati e fuori dal mondo, viviamo ancora nel sogno; forse questo è verissimo, ma voi siete degli illusi, su questo non ho dubbi. Se vi basta così poco per gioire e disprezzare chi è titubante, allora non avete coscienza storica, il che è molto peggio di essere diffidente.

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Messaggi

  • menomale che qualcuno riesce ancora a ragionare

    • Che si tenda per forza a cercare "esempi" ... spesso sbagliando clamorosamente ... è senz’altro vero ...

      E che intorno alla vicenda greca ci sia qui in Italia un chiaro agitarsi di "ceto politico" in cerca di improbabile riciclaggio ... è di una evidenza estrema ...

      Questo "esempio" specifico qui, però, mi sembra proprio che prometta bene ...

      Del resto, Marx e Lenin erano "proletari" di origine ? Non mi sembra proprio ...

    • vero Compagno, ma se metti Lenin ricordati di parlare della Rivoluzione d’Ottobre, di Marx devi parlare di filosofia, con un economista, difficilmente, parlerai di proletariato, se non nei termini dovuti

  • Non confondiamo chi cerca l’uomo forte di sinistra (l’infantilismo e la strumentalità sono tratti distintivi di una sinistra eterogenea ama non ancora matura nella sua pluralità di voci e azioni) e chi anche guarda ai passaggi concreti per la dignità del popolo greco, e propositivi per l’intera Europa, a prescindere dal curriculum "professore in Texas, figlio dei figli, consulente della Valve Corporation e revisionista del pensiero di Marx". Ciao Antonio

    • (Commento corretto) Non confondiamo chi cerca l’uomo forte di sinistra (l’infantilismo e la strumentalità sono tratti distintivi di una sinistra eterogenea ma non ancora matura nella sua pluralità di voci e azioni) e chi a sinistra guarda ai passaggi concreti per la dignità del popolo greco, e propositivi per l’intera Europa, a prescindere dal curriculum "professore in Texas, figlio dei figli, consulente della Valve Corporation e revisionista del pensiero di Marx". Ciao Antonio

    • Premesso che i "sinistri" di casa nostra non fanno testo per quanto squalificati, mi preme contestare il tutto.
      Non riesco quindi a capire se questo è un pour parler o l’esternazione di pensieri compiuti, il che lo troverei estremamente grave, vista la situazione.
      Comincerei col dire che la personalizzazione della politica, con la conseguente creazione del mito di turno, è lo strumento che mette sul piatto il sistema per isolare un’idea o un progetto, in modo che alla fine rimanga debole e indifeso, per farne ciò che se ne vuole anche se apparentemente gli si aggiudichino tutti i poteri... esempio lampante i vari leader in tutti i campi, facendo dimenticare che dietro c’è un sistema che li eleva o li affonda, mi piacerebbe sapere dove dovremmo mandare un proletariato senza nemmeno non dico una guida, ma un portavoce, soprattutto oggi con l’analfabetismo di massa, viviamo il momento più alto di insipienza filosofico politica, inutile starcela a tirare!
      Il puntare i fari su Varoufakis a mo’ di cabaret in questo caso diventa emblematico, non a caso già hanno assodato ceffi come Vladimir Luxuria, toccherà alla De Filippi prima o poi: farne un pupazzetto con chissà quali recondite idee reazionarie equivale praticamente nascondere non solo cosa sta succedendo oggi in Grecia, ma precludere uno sbocco per le altre comunità sull’orlo del baratro economico.
      Lasciamo fare questo al sistema, un professionista in tema, e vediamo di cogliere il pragmatismo di Varoufakis e Tsipras come occasione per mettere i piedi in terra e guardare negli occhi la realtà: è la "nostra" assenza che sta permettendo tutto quel che succede, dall’Ucraina al Nord Africa al Medioriente.
      Non è la prima volta che lo dico: la sete di movimentismo, dove ciascuno si eleva a portatore di soluzioni inoppugnabili, sta distruggendo quel po’ di comunista che rimane nel tessuto sociale, non è bastata la disattenzione-innamoramento riguardo il m5s, oggi è chiaro o no che Grillo è uno strumento di questo sistema?
      Un sistema che ringrazia commosso.

    • il sistema ringrazia quando vai a rinegoziare il debito, siete troppo creduloni e non credo sia una questione di inconsapevolezza, ma incapacità congenita a creare i presupposti per abbracciare il dissenso sociale. Spiegateci, komunisti del 2015, perché Tsipras si e Gheddafi no. Io mi associo al compagno Recanatini, perché sicuramente lo è

    • Se per Gheddafi intendi il fatto che era da "salvare" allora vatti a rileggere quel che scrivevo all’epoca, e che cioè che andava appunto difeso a dispetto dei compagni che, loro sì creduloni, ancora sognavano primavere arabe, e visti i risultati non dimentico neanche cosa scrivevano su Assad.
      Da comunista per prima cosa dovresti preoccupare il perché si attacchino regimi laici, poi dopo puoi parlare.
      Per la rinegoziazione a sei mesi, senza comunque cedere su privatizzazioni e stato sociale, non vedo quale alternativa ci sia, tranne un bagno di sangue.
      Mi sa che la lezione Ucraina ancora non è bastata, e quelli manco volevano entrarci dentro l’euro, figuriamoci se dovevano uscirne. Ma noi non possiamo pronunciarci, dall’altra parte c’è Putin, lo zar... ma i comunisti massacrati in Ucraina sono falsi, o peggio, servi di Putin?
      Ma come minchia ragionate!
      Ti piace una Grecia in macerie? Dillo chiaro e tondo, sennò significa che a te la storia t’è assai indigesta!
      E’ pacifico che come i greci cercano tempo per avere risposte dal futuro voto spagnolo (amministrative a maggio) il sistema vuole bruciarlo per la stessa ragione, per ora sta facendo i conti di quanti potranno aiutarlo contro la Grecia... ecco, mettiamoci pure noi a dargli una spinta nel baratro, poi urleremo quant’è cattivo il capitalismo. Non bastano gli euroscettici duri e puri, linfa vitale per la Troika: in un anno al parlamento europeo hanno fatto pippe, e se ancora continuano a blaterare al vento è segno che sono perfettamente allineati al sistema.
      E sai che cazzo di soddisfazione!!!

    • Senza cedere alle privatizzazioni? Ma stai farneticando o lo dici per sentito dire? Complimenti, va a finire che sei anche un politico di sinistra... complimenti, questa è la sinistra che meritiamo.

    • Farnetico, l’ho sentito dire, ci sto provando, sei bravo tu... scegline una va, poi ne parliamo.

      Casomai fammi sapere dove l’hai letto che si rimangia TUTTO sulle privatizzazioni e stato sociale... così vedo pure qual’è il tuo sentito dire.
      Ops, dimenticavo... le voci di corridoio o meglio ancora, i media di regime.
      Mi viene da fare il berlusconiano: lasciatelo lavorare prima di sentenziare;)
      E ci fosse una volta poi che tiraste fuori una soluzione o un’alternativa, mai, o tutto o niente.
      Piace il niente a quanto pare, al niente si risponde col niente in effetti se non hai niente da dare in cambio!

    • non devi far molto, sappi soltanto che le più grandi privatizzazione degli ultimi anni sono fatti in Grecia

    • Una lettura intelligente e soprattutto non isterica della situazione che significativamente viene da Contropiano, tuttaltro che tifosi acritici di Tsipras, anzi ...

      Prendere tempo e fiato, con la pistola alla tempia :

      http://contropiano.org/economia/item/29234-prendere-tempo-e-fiato-con-la-psitola-alla-tempia

    • "non devi far molto, sappi soltanto che le più grandi privatizzazione degli ultimi anni sono fatti in Grecia"
      Non devi far molto, sappi soltanto che in Grecia è cambiato il governo, che niente ha a che fare coi precedenti.

      Grazie per la puntualizzazione di 93.**.25.** sulla pistola puntata alla tempia, da contropiano. Aggiungerei che la pistola l’ha puntata la Troika, i governi e gli euroscettici con il loro "la Grecia è in debito con noi" l’hanno caricata a pallettoni, ma di questo passo da sinistra si farà a gara per premere il grilletto.
      Complimenti!
      P.S. Urge una regolamentazione della libertà di parola, qui si comincia a esagerare.

    • sei giovane, un giorno capirai tante cose, come diceva Saramago £sei un discepolo solo perch* hai gli occhi chiusi", io non credo all’Europa, del resto è stata Ida Magli a dire che l’Europa è un’invenzione dei massoni. Io non faccio lezioni sulla libertà di stampa, su quella avete l’ebbdddio da difendere. Tu credi che trattare con il capitalismo sia un buon inizio, io credo sia la rovina completa, siamo differenti sicuramente, ma quelli me sanno cosa significa un cancello e un portone che si chiude dietro le spalle. Tu avrai l’età che meriti, so che da fastidio sentirsi ripresi, ma non ti preoccupare mi succede spesso sia dal vivo che in differita. Passo e chiudo, quando io scrivevo Francisco, tu avevi i pantaloncini corti e non sapevi se dovevi nascere o meno. Quindi parla di te e di come vergognosamente scrivi. Io a te toglierei il diritto di scrivere, non solo perché dici cazzate e sei un credulone, ma anche perché non sai scrivere. Passo e chiudo

    • Cos’è la gioventù, un discrimine?
      Non credere all’Europa significa conoscere molto della storia, infatti non ci credo neanch’io, non doveva arrivare Ida Magli per illuminarmi sui massoni, né tu, ovviamente.
      Al tempo stesso, oltre non credere all’Europa, so che non è "sano" neanche trattare col capitalismo, ma è realistico non sottovalutarlo a mo’ di bullismo, oltretutto siamo neanche all’inizio di un altro inizio, a volte la storia si ripete.
      Vedo molta incoscienza, molto approssimativismo e zero realismo.
      Abbiamo perso non per fallimenti ma per sconfitte, causa la sproporzione delle forze in campo, ferite ancora sanguinolente.

      Constato solo che delle mie osservazioni non ne è stata contestata nemmeno una... ma pazienza, è una prassi ormai consolidata parlare d’altro, non a caso passi e chiudi. Io invece non passo né chiudo, sia mai lasci la patente per l’ultima stronzata a uno come te!

      Glisso sul tuo miserevole "vergognosamente scrivi", invece a te toglierei quella spocchia da saputone cui piace fare il gay col culo degli altri. Credo altresì che questo tuo astio sia frutto di antichi rancori per mancate poltrone presso i sinistroidi di casa nostra... te la prendi troppo evidentemente. Prova a ingrillirti, capace che salvi la tua coerenza.

      Manca ripeto, qualsiasi contestazione alle mie osservazioni... l’unica è quella tua su "le più grandi privatizzazione degli ultimi anni sono fatti in Grecia" paragonandola subdolamente a quella attuale, diciamo che ti sei superato.
      T’informo che li portavo alla zuava, troppo osè i pantaloncini all’epoca ;)

    • Francisco io credo che dici le stesse cose di Antonio, solo che vuoi contraddirlo...

    • Francisci sei un presuntoso che fa paura fossi in te glisserei e chiederei a Bella Ciao di cancellare i tuoi commenti

    • Ah vabbé, ho solo chiesto di puntualizzare le mie "cazzate", quali sarebbero e perché farebbero paura... in fin dei conti di questo si tratta.
      Sarebbe corretto prima contestarle una per una, e poi casomai chiedere l’abiura, non agire per antipatie, siamo alle crociate?
      Bellaciao è uno spazio prezioso e potrà fare anche a meno delle mie "cazzate".

      Per Diego, non parlo per contestare e comunque non diciamo le stesse cose, basta rileggere attentamente il tutto, ma solo capire se qualcuno che sminuisce il ruolo di Syriza attualmente ha alternative, oltre quelle della semplice critica... aggiungo, ma già lo scrissi, che neanche lo votai Tsipras alle europee.

    • Franco tu sai, a me non piacciono i facili entusiasmi

  • Revisionista del pensiero di marx? Cos’è diventato il Capitale, la bibbia? Ho letto su contropiano il pensiero di Varoufakis sul Capitale e non me la sentirei di parlare di revisionismo e liquidare così l’eventuale discussione sul filosofo e sui suoi scritti. Non sono certo io quella che può farlo, ma non mi sembra corretto liquidare con delle sentenze un discorso articolato e argomentato.
    Parli di giovani che seguono Civati e escono dal partito: a quale partito comunista dei tanti ti riferisci? Non lo chiedo per Civati, soggetto quanto mai criticabile, ma per sottolineare l’atomizzazione dei comunisti che si vive oggi in Italia, dovuta anche a "sentenziatori" come lei. Non so dire se Varoufakis abbia o no ragione su Marx, perché non ho STUDIATO il Capitale, lei? Noi piccoli e mediocri spappolatori dell’unità comunista, dovremmo almeno riconoscere a Tsipras il merito di aver riunito in un partito movimentisti, socialisti e comunisti. Mi chiedo: possiamo continuare nell’ortodossia "religiosa" ad ergerci giudici di tutto ciò che ci circonda a sinistra e non vedere come ci siamo ridotti, senza voce, potere politico, possibilità di incidere sulla realtà? Forse un po’ di umiltà servirebbe ad aprire un confronto costruttivo su che tipo di cambiamento sia oggi attuabile. La rivoluzione non è né un pranzo di gala né un gioco di società che basta aprire su un tavolo e oggi non mi sembra di vedere nella società individualista e superficiale in cui viviamo neanche uno sprazzo di possibilità rivoluzionaria... perché la rivoluzione non la fanno 4 gatti, giusto?
    Giulia, comunista... sempre se me ne consentite la patente...

    • {{}} Menomale... menomale, che il futuro vedrà chi ha ragione, fino a oggi i comunisti si sono affidati a cavalli rivelatisi brocchi, l’entusiamo è fuori luogo, io la penso come Recanatini, per questo... abbiamo contestato Gheddafi e adesso ci inchianiamo a Varoufakis, qui qualcosa non va... questo è certo.

    • Partendo dal presupposto che personalmente non mi sono mai gasata per le cosidette "primavere arabe"... per quanto riguarda la Libia ho sempre avuto ben chiaro quale fosse il piano dietro l’aver armato la rivolta contro Gheddafi... avrei delle domande: Varoufakis dice di voler salvare il capitalismo da se stesso (e partire da questo per guadagnare tempo) per evitare guerre sanguinarie; ammettendo che si tratta di un’ipotesi audace, quali sono le proposte che oggi vengono offerte dai comunisti per uscire da questa situazione di sudditanza e subalternità totale al capitale? Si può cambiare qualcosa senza che questo voglia significare milioni di morti? e qualora si riuscisse ad organizzare una rivoluzione continentale (perché sarai d’accordo con me che un piccolo paese come la Grecia che osasse tanto sarebbe semplicemente spazzato via) con quali risorse si combatterebbe l’imperialismo statunitense e la potenza russa? ma soprattutto, da dove si comincia PRATICAMENTE, non solo a belle (e non sempre) parole?

    • Giulia datti pace, il segreto a sinistra per alcuni è nel NON cominciare...

    • io sono convinto che sia Giulia che Francisco non abbiano letto bene l’articolo, si vede da quel che scrivono, quindi non mi preoccupo. Quando si attaccherà di nuovo la Libia o la Siria vedremo le posizioni dei vostri rivoluzionari, ma sono certo che non vi presenterete all’appello. Ho già visto questo film, ne ho visti migliaia e tutti dicevano quel che dite voi. Ripeto, tempo al tempo

    • Avevo scritto quel che serviva per capire come la pensano quelli come me su Libia e Siria, in ogni modo basterebbe andarsi a leggere l’archivio dell’epoca, è più facile troverai tue contraddizioni e di molti compagni duri e puri, quindi non vedo a quali posizioni e a quali rivoluzionari ti riferisci.
      Le tue robe che dici non abbia letto sono piene di punti interrogativi, ma nessuna reale considerazione di quel che accade e soprattutto nessuna proposta... e sai che sforzo! In fin dei conti se ti esibisci con una sequela di domande una qualche risposta te la devi pure aspettare... e parlo di risposta, non di standing ovation per robette da bar quali avevi scritto.
      Ora per il fatto che qualche sciamannone di casa nostra s’entusiasmi per Tsipras o Varoufakis dovremmo essere ciechi al punto di non vedere quanto siano collegate e concomitanti le escalations in Ucraina e Libia e l’accanimento anti russo?
      E lasciamola affogare la Grecia va, tanto so’ tutti revisionisti borghesi.

      Il mio scritto verteva su tutt’altra roba, lì vedo che continui a girovagare. Stai sul pezzo invece di pontificare, perché non sei il solo ad andare al cinema, oltre andarci l’ha pure fatti i film e disegnato robe come te, con decenni d’anticipo. Invece di fare il sarcastico scrivi cos’è che non t’andava bene, come ho fatto io, e dove oltretutto avresti letto "entusiasmi".

      E ti vedo pure preoccupato invece, da come t’è partita la brocca.

    • Sarà Antonio... ma risposte nada de nada... solo sentenze... qundi io non ho letto o meglio non ho capito quello che hai scritto? questo è ciò che intendi per confronto? Siamo tutti venuti al mondo l’altroieri tranne te? contento tu!

    • Ti rispondo sorridendo; in primis dovrei spiegarti il senso delle domande, puoi trovarmi e possiamo discutere tranquillamente, senza drammi. Capisco che le questioni poste non sono semplici, ma proprio su questo verte il discorso, l’impossibilità di confrontarsi, avere un punto comune. Vedi, io non voglio un partito, un’associazione, un comitato o quello che ti pare, incapace di fondersi, incapace di analizzare insieme. Siamo spersi, lo leggo da quel che raccontano i compagni e forse lo siamo anche io e te, ma credo sia difficile non sentirsi spersi quando la realtà è così difficile e, permettimi il termine, antisocialista. Se mi conoscessi capiresti che non m’interessa dare lezioni, io sono già contento che uno scritto crei una discussione, perché, ultimamente, oltre alle sterili manifestazioni, vedo molto "piattume".

    • {{}}uscire dalla Nato e uscire dall’Euro, voglio che si punti in alto e non a un patto che avrebbero stipulato comunque; pochi paesi posso permettersi di sanare il debito. Voglio coraggio, ambizione e non essere rivoluzionario per conto della presunta rivoluzione degli altri. Non voglio saltare di gioia per nulla e dovermi pentire, in seguito, per aver pensato poco. Qui stiamo trattando questioni importanti, vita o morte. La storia dovrebbe metterci in guardia e invece pare tutto preordinato, logicamente parliamo di opinioni, non di proclami.

    • Tutti pronti a dare consigli alla Grecia ed al mondo ...

      Da che pulpito ... qui da noi una sinistra degna di questo nome nemmeno esiste più ... e non parlo solo del parlamento ... ma invece siamo tutti bravissimi a spaccare il capello in quattro sulle questioni degli altri popoli ...

      E poi, quale "primavera araba" c’è mai stata in Libia ? Lì sin da subito si è trattato di un golpe da parte delle milizie, islamiche e no, assoldate dalla Francia .... e comunque, visto che si fanno le analisi nel sangue di marxismo agli esponenti di Syriza o di Podemos ... forse che Gheddafi era un marxista ?