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“Roma fa schifo”, i Carminati e i palazzinari

par InformationGuerrilla

Publie le mercoledì 25 febbraio 2015 par InformationGuerrilla - Open-Publishing
2 commenti

Martedì 24 Febbraio 2015

Il fumettista Zerocalcare, esprimendosi contro la venuta a Roma di Salvini, ha citato il blog del piddino Tonelli, vedi :

http://www.romafaschifo.com/

come esempio della merda che c’è a Roma e lo ha fatto accostandolo a Carminati e ai palazzinari, ossia al malaffare e ai poteri economici che governano Roma. A qualcuno potrà sembrare un paragone forzato dettato più dall’antipatia per quel coacervo di razzismo e frustrazione che è "Roma fa schifo" che da una vera simmetria tra questi personaggi. Non è così, la storia di questa città ce lo insegna. Da sempre la rendita è cresciuta alleandosi con il malaffare, da sempre il discorso politico che ha retto questa alleanza è stato il razzismo e la battaglia contro il “degrado” delle classi subalterne.

Erano gli anni 50, gli anni del famoso sacco di Rebecchini, sindaco democristiano che sfruttando i fondi per la ricostruzione ha cementificato Roma dal mare alla campagna lasciando migliaia di romani nelle baracche e Tambroni dichiarava alla camera che nelle borgate abitavano “oziosi di mestiere”, “pregiudicati violenti per occupazione”, “spregevoli sfruttatori di donne” e “prostitute”.

I giornali dell’epoca raccontavano i nostri quartieri come oggi Tonelli racconta gli insediamenti rom: abusivi, prepotenti, illegali. Il messaggero scriveva della “disonorevole casbah che circonda Roma” con le stessa parole con cui Tonelli parla dei venditori ambulanti e proseguiva con “attorno alla Roma civile fatta di gente che vive e lavora onestamente, v’è una Roma Barbara, un anello di criminalità e anarchia sociale che desta preoccupazione”. Sembra di leggere "Roma fa schifo" sulle occupazioni abitative.

Allora si era clandestini da una regione all’altra, non c’erano i c.i.e. ma l’inclusione nel mercato del lavoro passava già per l’acquisizione della cittadinanza e già allora gran parte dei proletari venivano costretti da questo al lavoro nero e all’alloggio di fortuna per anni . Brutti, sporchi e cattivi sintetizzerà Ettore Scola. La continuità nella marginalizzazione del sottoproletariato è in alcuni casi addirittura geografica: casilino 900 passerà tra gli anni 80 e 90 dall’ospitare calabresi, abruzzesi e lucani ad ospitare migranti dall’est europa e rom. Nelle stesse baracche, sulle stesse strade sterrate.

Ma se negli anni 50 accanto alla stampa embedeed trovavano spazio le inchieste dell’Espresso e gli articoli di Cederna contro la speculazione, le visite nelle borgate degli scrittori e il neorealismo cinematografico. Oggi la sinistra è Tonelli, opinion maker di riferimento, interprete di un sentimento diffuso. Incensato da repubblica che lo definisce il “nuovo pasquino”. Candidato dal pd.

Accostarlo a Salvini, Carminati e ai palazzinari è per noi un fatto di memoria. Alemanno ha vinto quando la sinistra a Roma ha deciso di sdoganare il razzismo, quando Veltroni ha deciso di fare l’imprenditore della paura scagliandosi contro i rumeni.

Opporsi a Salvini vuol dire venire in piazza Vittorio il 28 e adoperarsi ogni giorno perchè il razzismo e la paura non abbiano cittadinanza nei nostri quartieri.

A un quarantenne che fa carriera sulla paura della povertà preferiremo sempre un trentenne che parla da sedicenne.

di Progetto Degage

http://casaxtutti.wordpress.com/2015/02/24/roma-fa-schifo-i-carminati-e-i-palazzinari/


Nota di redazione :

Tonelli difende l’allucinante complesso residenziale/uffici "La Città del Sole" costruito dal palazzinaro Parnasi, insieme a Bnp Paribas e all’istituto di previdenza dei giornalisti, in Via della lega Lombarda, tra il cimitero monumentale del Verano ed il più bel quartiere umbertino di Roma, il quartiere Italia, vedi :

http://www.residenzecittadelsole.it/

Per noi, per dare un giudizio su Tonelli, basta questo ...

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