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CORRUZIONE E REGIME

par Autoconvocati per l’opposizione

Publie le sabato 28 marzo 2015 par Autoconvocati per l’opposizione - Open-Publishing

CORRUZIONE E REGIME: TRA SOTTOVALUTAZIONI E INDIFFERENZE MANCA L’OPPOSIZIONE DAL PUNTO DI VISTA DEI LAVORATORI E DEI CETI PIU’ DEBOLI di Franco Astengo

Tra poche ore sfilerà l’ennesima “passeggiata romana” indetta da Maurizio Landini e dalla FIOM all’interno del quadro incerto e mal definito della “coalizione sociale”.

Il quadro generale del Paese dal punto di vista politico-sociale appare del tutto drammatico.

In una cornice segnata dall’ulteriore crescita di profondissimi fenomeni di corruzione (si vedrà cosa verrà fuori dall’Expo..) e dalla completa sconfitta dei lavoratori ridotti ormai alla generalizzazione del “metodo Marchionne”, il Regime espone per intero tutta la sua arroganza ponendo all’ordine del giorno due temi di grandissimo spessore: la legge elettorale, attraverso la quale s’intende stravolgere l’intero sistema politico italiano trasformando la Repubblica parlamentare in un Cancellierato senza alcuna “balance of power” in un delirio di potere assoluto, e la modifica dell’assetto della RAI assegnando poteri di Capo assoluto a un dipendente del governo.

Nelle parole del Presidente del Consiglio, pronunciate ieri, sui temi del “potere” e della “responsabilità” emerge, com’era già accaduto nel recente passato, un vero e proprio grido di onnipotenza: un episodio pericoloso perché sempre in questi casi il Capo è accondisceso e accarezzato dai corifei del potere economico e politico, ansiosi di imporre la loro legge del profitto e del dominio, approfittando della situazione favorevole.

La manifestazione di oggi, indetta dalla FIOM, è stata definita “passeggiata” non per dispregio ma perché rappresenta, nelle sue modalità di convocazione e di svolgimento, nei suoi confusi intenti di incerta natura politico sindacale, tutta la sottovalutazione dello stato di cose in atto che la sinistra italiana sta dimostrando in queste ore.

Sottovalutazione e indifferenza che derivano dal fornire credito, ad esempio, a una presunta “sinistra del PD” che sta giocando, in maniera anche pesante, ai soli fini di una residuale affermazione interna nell’indifferenza – appunto – della reale condizioni materiale di milioni di cittadine e di cittadini e della precarietà – ormai giunta al limite – della democrazia.

Si discute di rapporto tra la politica e i movimenti, di unità della sinistra (basta guardare alla Liguria per capire cosa s’intende per questa ormai vera e propria frase fatta) e si fa finta di niente sulla questione principale.

Questione principale che è quella dell’opposizione: un’opposizione totale, sistemica, che metta di fronte a tutti i nodi che stanno emergendo sul piano morale, economico, politico, istituzionale.

Un’opposizione che esige la strutturazione di un adeguato soggetto capace di portarla avanti e di elaborare un’alternativa in connessione con le contraddizioni sociali e le idee di eguaglianza e di democrazia rappresentativa che appare indispensabile riportare in campo.

Non ci stancheremo di ripeterlo: la situazione è sottovalutata, circolano cinismo e indifferenza.

Intanto, in Europa e in Italia, i padroni del vapore allargano il loro potere portando le conseguenze della situazione in atto fino a provocare pericoli di guerra su vasta scala.

Non è possibile limitarci a fare da spettatori.