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SEMPRE PIÙ RICATTABILI!

par PCL Pavia

Publie le mercoledì 1 febbraio 2017 par PCL Pavia - Open-Publishing

Il confine tra il lavoro e la schiavitù oggi è un confine labile, molto labile.

Una volta lavorare significava staccarsi definitivamente dalla povertà, dalla miseria, lavorare per uscire da una “situazione”, migliorare le condizioni sociali.

Oggi la miseria, il lavoro, la povertà convivono con le stesse persone, le stesse famiglie e questo genera un circolo vizioso dentro il quale ci si sente sempre più ricattabili, perché perdere il lavoro, perdere quel poco che si ha, significa miseria e quindi si è disposti a lavorare anche per meno diritti e per meno garanzie.

In questo quadro desolante i giovani sono, sicuramente, i più esclusi, i più esposti dal mercato dal lavoro.

I pochi che entrano nel mercato del lavoro non solo non conoscono i pochi diritti, ma non hanno praticamente nessuna informazione, pur di avere pochi soldi, subiscono e accettano qualsiasi cosa.

I diritti, dunque, sono negati ma, soprattutto, appare una sorta di disperazione rassegnata in loro, e dei lavoratori in generale, che non li rivendicano più.
Fa da cornice a questo quadro il voucher mezzo che ha fatto aumentare in maniera esponenziale la precarietà.

Occorre ricostruire l’opposizione di classe e la sua rappresentanza, sull’unico terreno possibile: quello della lotta contro il capitalismo. Per un governo dei lavoratori e delle lavoratrici che liberi la società dalla dittatura dei capitalisti e di tutti i loro ciarlatani. Quelli di governo e quelli di opposizione.

Il Partito Comunista dei Lavoratori è impegnato ogni giorno in questa impresa.