Home > L’orrore parlamentare

L’orrore parlamentare

Publie le sabato 22 maggio 2004 par Open-Publishing

Governi Viviana Vivarelli

Di Viviana Vivarelli

Su Sky ho seguito ’l’intera’ la discussione di Berlusconi e deputati alla Camera, e ne ho sentite di tutte.
Dignitosi Rutelli, Fassino e Bertinotti. Forte e brusco Pecoraro Scanio. Terrificante Adornato, una infilzata colossale di menzogne retoriche, il peggio viene sempre dai voltagabbani ex comunisti.
Il migliore e’ stato Diliberto, chiaro e deciso, l’unico che abbia ricordato lo scempio della tortura legalizzata dal nostro ordinamento, e l’unico, infine, che abbia detto con parole nette che il 4 giugno, se Bush verra’ a Roma, lui sara’ in piazza dalla parte dei pacifisti e manifestera’ contro Bush.Questo e’ il suo discorso. Lo prendo come paradigmatico di cio’ che avrei voluto sentir dire da tutti i parlamentari degni di questo nome.

"La mia generazione non ha vissuto la tragedia della guerra. E, credetemi, pensavo, ingenuamente, che l’Italia non la avrebbe più vissuta. Così volevano coloro che scrissero la Costituzione: “l’Italia ripudia la guerra”. Ripudia, non semplicemente rifiuta: ripudia. Parola che contiene una condanna politica, ma anche e soprattutto morale. L’Italia, la vostra Italia, ora apprezza la guerra. Sono le parole del presidente del consiglio, che ha apprezzato la decisione americana di entrare in guerra. Senza alcuna legittimazione internazionale, violando la Costituzione, distruggendo l’unità europea. In spregio alle parole del pontefice, che pure avete ipocritamente applaudito in quest’aula. Milioni di donne e uomini hanno manifestato contro la guerra. Li avete ignorati o derisi. L’onorevole Berlusconi apprezza la guerra. E’ terribile. E non so neppure se ve ne rendete conto sino in fondo. Il governo va avanti, indossa l’elmetto, obbedisce agli ordini.Dopo questa guerra, di evidente stampo colonialista, dopo altre centinaia di migliaia di morti innocenti, dopo altre distruzioni - queste sì, di massa -, dopo decine di migliaia di profughi che avremo il dovere di accogliere nel nostro Paese, nulla sarà più come prima. L’equilibrio mondiale è definitivamente in frantumi.

L’America non è mai stata così forte, ma al contempo non è mai stata così debole.Vive come in un fortino assediato. E’ contro l’Onu, contro i principali Stati europei, contro la Russia, contro la Cina, contro l’intero popolo islamico, sparso in tre continenti. Un fortino assediato che si prepara alla guerra preventiva, ma anche permanente. E l’Italia, con l’America, chiusa dentro a quel fortino. Assediati anche noi, ma ben più deboli, molto più esposti alle rappresaglie, alle vendette, al terrorismo.E’ la nuova guerra globale, contro cui esiste solo il terrorismo globale. Nemico mortale, certo. Ma che non si combatte con la guerra: perché il terrorismo è alimentato proprio dai morti, dagli embarghi, dalla disperazione, dall’odio, dalla paura. La tragedia palestinese lo insegna. Ma siete ciechi. O, meglio, non volete vedere. La guerra era già decisa. Una guerra intrapresa non già per rovesciare un tiranno - a suo tempo aiutato e finanziato dagli Usa, quando Saddam serviva contro un altro nemico. La guerra serve ad occupare un’area strategica del mondo e i suoi pozzi di petrolio. Avete già concesso, in spregio alla Costituzione - che prevede un voto del Parlamento che non c’è ancora stato - basi, sorvolo del territorio nazionale, piloti italiani, l’intero trasporto civile.

E i nostri alpini, in Afghanistan, sono impegnati in azioni di guerra, in sostituzione di truppe di altri Paesi che andranno in Irak. Noi comunisti italiani vi chiediamo che vengano ritirati: e bene abbiamo fatto, a suo tempo, a votare contro quella spedizione.Siamo già in guerra. Una guerra che non prevede confini o limiti temporali. Che non esclude - lo ha dichiarato il ministro della difesa americano - l’impiego dell’arma nucleare.Ma vi rendete conto? Vi rendete conto in quale tragedia immane state conducendo il nostro popolo? Decenni di politica di pace, di cooperazione, di confronto con il mondo arabo, tra culture e religioni diverse, decenni di positiva attività diplomatica sono andati in fumo. Ora l’Italia è priva di uno straccio di politica estera autonoma.Grazie a voi, l’Italia è considerata un paese di servi. E’ un’amara constatazione, ma è la verità.Dobbiamo continuare a batterci per la pace, anche dopo che saranno iniziati, ahimè, i bombardamenti. Saremo al fianco dei lavoratori che hanno indetto gli scioperi, saremo nelle manifestazioni, nelle assemblee, ovunque vi siano donne e uomini che intendono continuare a battersi contro la guerra. Perché tutti noi abbiamo un dovere. La mia generazione ha ricevuto un regalo grandissimo dai nostri genitori. Ed io me ne sono reso conto solo ora che è in pericolo. Il regalo di averci fatto nascere, crescere e diventare adulti in un’Italia amante della pace. Regalo che non ha prezzo. E che i nostri genitori hanno conquistato con la Resistenza e la Costituzione.

Oggi noi abbiamo il dovere di cercare di fare ai figli della nostra generazione un analogo regalo. Nascere, crescere e diventare adulti in una Italia altrettanto amante della pace. Sarà purtroppo difficilissimo nella nuova e tragica situazione che state determinando. Ma noi lo faremo con tutte le nostre forze. Dedicheremo alla causa della pace ogni nostra energia. E’ il tragico compito di fronte al quale ci troviamo, per colpa di una classe dirigente irresponsabile e criminale. A questo compito, state pur certi, noi non ci sottrarremo. Questa sporca guerra la farete non in nostro nome. E il 4 giugno, quando Bush, verrà a Roma, noi saremo con i pacifisti in piazza a manifestare contro di lui!"

L’incredibile Fini, imitato a ruota dal piu’ incredibile Nania, ha detto che il centro sinistra ha seguito ciecamente il pacifismo del ’pifferaio’ Bertinotti, non si accorgono che Bertinotti ha sempre suonato fuori del coro?
Per attaccare il pacifismo non sanno piu’ che inventare, dopo averlo equiparato ai black bloch, agli anarchici, agli sfasciavetrine, ai comunisti, ai terroristi di bin Laden, ora ne fanno un vezzo di Rifondazione.
Nania (il signore fascista dai bianchi capelli) ha aggredito Diliberto dicendogli che il suo partito ha attaccato il Kossovo, sorvolando sul fatto che al tempo Diliberto era dentro Rifondazione, che e’ sempre stata contro ogni guerra, anche quella del Kossovo, che ha contaminato i Balcani di tonnellate di uranio impoverito, bombardando e distruggendo i villaggi e dimenticando che quando bombardavano Belgrado Cossutta era li’ sotto le bombe.

La meglio contro i pacifisti e’ stata quella della Poli Bortone (AN) che ha detto che i pacifisti usano la parola pace in modo ’strumentale’, facendone una loro bandiera privata, quando invece e’ chiaro che ’tutti’ sono a favore della pace, non esiste persona che non voglia la pace, solo che i pacifisti ne fanno strumentalmente una proprieta’ loro manifestando nelle piazze, mentre c’e’ chi (come quelli del Polo) la pace cerca di costruirla concretamente (si immagina: con la guerra).

Con incredibile faccia tosta i personaggi del Polo, che fino a pochi giorni fa, hanno sputato addosso all’ONU in tutti i modi possibili, per avvallare la condotta degli Stati uniti che hanno calpestato l’ONU per fare quello che volevano, ora si dichiarano fautori dell’intervento dell’ONU, intervento ancora precluso dal No di Bush, che non intende lasciare agli altri la gestione dell’Irak, visto anche i capitali che ci ha investito. E finche’ questa opposizione recisa di Bush continuera’, e non si vede come e dove sia cambiato minimamente qualcosa, l’ONU non puo’ imporre una gestione diversa a Bush, non puo’ entrare in Irak contro di lui con le armi. Ma il Polo continua a ripetere l’assurdo ritornello che ’ora che l’ONU e’ gia’ in Irak’ e ’ora che la svolta ’e’ gia’ stata fatta’, proprio ’ora che tutto e’ stato messo’, proprio ora questa stupida opposizione ’paradossalmente’ chiede il ritiro delle truppe. ’Ora che l’ONU e’ gia’ in Irak’?!???!! Ma dove?!?

Bush e’ in Irak! L’ONU non ha preso nessuna decisione. In Irak non ci ha messo piede. Nulla e’ cambiato. La gestione dell’occupazione e’ saldamente in mano americana! Bush non ha fatto nessuna cessione e non ha cambiato di un mm la sua politica. Nessuna svolta e’ stata fatta! In Irak nulla e’ cambiato, salvo la recrudescenza del conflitto che fara’ ancora piu’ vittime.
Dopo le festa di nozze bombardata da aerei americani, con 41 morti, 200 feriti e un villaggio raso al suolo, dopo i filmati di torture che continuano a uscire e a stomacare il congresso americano, dopo la ridicola condanna a un anno (condonabile?) al primo torturatore processato, dopo che ancora nessun parlamentare italiano ha preso posizione contro le torture praticate su 700 persone da due anni a Guantanamo, dopo che questa incredibile maggioranza ha introdotto la tortura anche in Italia, ancora dobbiamo sentire dire da un esponente del Polo che "le torture americane sono l’eccezione che conferma la regola, mentre la testa mozzata e’ la regola che non conosce eccezione".

E Libero pubblica a piena pagina la foto della testa mozzata con una enorme scritta: "Questa e’ la civilta’ islamica!"
Ma questa e’ la civilta’ americana!!! E questo e’ lo scempio italiano!!
Si avrebbe anche compassione per coloro che, ancora oggi, ancora oggi, con tutto quello che si e’ conosciuto e scoperto, con tutto l’orrendo bagaglio di orrori che si e’ rovesciato dai nostri video, ancora oggi, restano attaccati al carro di Berlusconi, se non fosse che l’arroganza con cui urlano e applaudono e si compiacciono spengono ogni tentativo di umana comprensione, per cui restiamo attoniti come di fronte a dei folli.

Dopo un anno di pesantissima gestazione, i partiti del centro sinistra hanno partorito il topolino di tre righe di fronte unito per il ritiro dei nostri soldati. Se la situazione non fosse tragica, sarebbe grottesca. Di fronte a questo sublime atto di pochezza e di fronte agli sforzi mostruosi di questi politici per aderire a una mozione di pace, valore che evidentemente non riescono nemmeno a capire, il popolo dei pacifisti puo’ solo sperare che questi politici scompaiano quanto prima dalla faccia della politica italiana, lasciando il posto a persone meglio adattate allo sviluppo storico, tagliati fuori, come sono, da una legge di evoluzione etica che vuole che il mondo sia di coloro che sono costituiti geneticamente per creare futuro. E questi non mi sembrano i migliori. Non sono geneticamente costituiti nemmeno per tenere in vita loro stessi.

Osservo come la nostra incredibile polizia a Roma si sia molto innervosita perche’ alcuni pacifisti si erano infilati dei sacchetti neri in testa, teatralizzando i torturati iracheni e di Guantanamo. Ci si innervosisce per degli incappucciati neri che recitando un dramma, ma si resta indifferenti e sereni di fronte agli incapucciati veri nelle carceri americane o di fronte agli incapucciati neri della P2, che ci stanno riproponendo gli orrori del Ku Klux Clan.