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Manganelli e olio di ricino

Publie le venerdì 18 marzo 2005 par Open-Publishing
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Dazibao Partiti Governi

di Giancarlo Pacchioni

Calderoli ha presentato le dimissioni, cosa dire se non un bel sonoro chi se ne frega?

Ieri sera ho provato a guardare la trasmissione di non-informazione di Rai2 (Punto a capo), ma dopo qualche minuto ho gettato la spugna. Perché ho pagato il canone Rai?

Nel Lazio si parla di Storacegate, Laziomatica ha infatti violato i computer dell’Anagrafe, che un fascio di hacker abbia lasciato tracce di olio di ricino?

I dati Istat sul deficit pubblico sono sotto esame perché pare non attendibili, ma dai?

Berlusconi è stato frainteso nuovamente, ha detto ma no ha detto, intendeva dire ma non intendeva dire, avrebbe voluto tanto ma non gliene frega nulla, insomma le truppe italiane rimarranno in territorio di guerra fino a quando lo vorrà Bush. Quante volte lo deve spiegare Berlusconi che lui non conta proprio nulla?

Insomma che sia chiaro per tutti, l’Italia non è lo stivale dell’Europa, semmai siamo lo zerbino degli Usa.

Il prezzo del petrolio è alle stelle, la produzione italiana di cluster bomb va a gonfie vele, donne e bambini iracheni continuano a morire nel silenzio più totale dell’informazione, quasi quasi per dimenticare mi bevo una bella Coca Cola prodotta in Colombia, il suo aroma di mattanza aiuta ad assuefarsi ad ogni sterminio.

Pensieri tristi che mi fanno tornare in mente il Che, pensieri tristi che mi portano in Bolivia quando il comandante Guevara scrisse sul suo diario:

“Segno dei tempi: mi è finito l’inchiostro”

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